DOPO DE LUCA, PRESIDENTE DELLA CAMPANIA, ADESSO ANCHE DE MAGISTRIS PENSA AD UN REFERENDUM SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA ENTRO L’ANNO–ICONA NEWS, 18 FEBBRAIO 2019

 

 

Autonomia, De Magistris promette un referendum per Napoli entro l’anno

“Successivamente – aggiunge – proveremo a realizzare, se lo vorranno anche le altre popolazioni del Sud, un referendum per l’autonomia differenziata dell’intero Mezzogiorno d’Italia“.

“Altro che zavorra del Paese, dimostreremo con orgoglio e passione – sottolinea de Magistris – che siamo e saremo, con le nostre risorse umane e territoriali, il motore per un’Italia più coesa, più giusta e con minori disuguaglianze. Noi non siamo contro i popoli della Lombardia e del Veneto che hanno votato per l’autonomia. Siamo anche noi per l’autonomia. Noi siamo per sconfiggere quei politici che hanno fondato la loro fortuna personale sull’odio e sul razzismo”

 

 

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1 risposta a DOPO DE LUCA, PRESIDENTE DELLA CAMPANIA, ADESSO ANCHE DE MAGISTRIS PENSA AD UN REFERENDUM SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA ENTRO L’ANNO–ICONA NEWS, 18 FEBBRAIO 2019

  1. Domenico Mattia Testa scrive:

    L’autonomia differenziata non promette nulla di buono:rischiamo di creare tante piccole repubbliche dal momento che ogni regione potrebbe legiferare in piena autonomia su ben 23 materie.A guadagnarci sono le regioni più ricche,a rimetterci quelle più povere.Viene meno il principio di solidarietà a fondamento della nostra Costituzione.Alla distanza diversi sistemi di norme( Sanità,scuola,ambiente…) tra le varie regioni potranno mettere a dura prova l’unità dell’Italia,come insegnano tante realtà dell’Europa.Hanno iniziato la Lombardia ed il Veneto con il referendum,seguite dall’Emilia Romagna, a reclamare l’autonomia del Ssn,della scuola.I governatori della Puglia e della Campania invocano anch’essi l’autonomia,illudendosi che anche il Meridione possa trarne vantaggio.Invocarla da parte loro è solo un modo propagandistico di fare politica:Il sud ha bisogno di investimenti pubblici: deve imparare a gestirli in modo legale ed efficiente.Non bastano le risorse umane e territoriali.Il progetto dei tre governatori del Nord è una prova di secessione,solo apparentemente abbandonata dall’attuale leader della Lega,contrastarlo da subito deve essere impegno delle forze democratiche,di quanti vogliono difendere i principi egalitari della nostra Costituzione ed hanno a cuore l’unità del Paese,faticosamente e miracolosamente raggiunta nel 1861.

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