SALVATORE CANNAVO’, Tutti in sciopero per il clima: il mondo salvato dai ragazzini::: Global Strike – Un milione in Italia, manifestazioni in oltre 100 paesi. A Milano il corteo più grande, IL FATTO QUOTIDIANO DEL 16 MARZO 2019

 

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LINGUAGLOSSA–VICINO A TAORMINA — PROVINCIA DI CATANIA

 

 

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SALVATORE CANNAVO’ ( LINGUAGLOSSA, CATANIA, 1964)

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 16 MARZO 2019

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Tutti in sciopero per il clima: il mondo salvato dai ragazzini

Global Strike – Un milione in Italia, manifestazioni in oltre 100 paesi. A Milano il corteo più grande

 

 

di  | 16 Marzo 2019

 

 

 Greta Thunberg, 16 anni
Greta Thunberg, 16 anni

La favola del “re è nudo” può sembrare desueta e retorica, però funziona. Decine e decine di migliaia di ragazzi ieri, forse un milione in tutta Italia e poi in un centinaio di Paesi, sono scesi d’istinto e di prepotenza in strada per gridare che non c’è più tempo per salvare il pianeta. E lo hanno fatto, in larga parte, condizionati dal messaggio, straniante ma di sicuro impatto, della sedicenne svedese Greta Thunberg che ogni venerdì si siede davanti al Parlamento invece di andare a scuola.

Ce lo spiega Riccardo Nanni, 19 anni, uno degli organizzatori della manifestazione di ieri a Roma: “In giro c’è tanto menefreghismo e pochissima attenzione che è bastato che una ragazzina lanciasse un messaggio semplice e chiaro per far aprire gli occhi a tutti”. Il poliedrico filosofo Slavoj Zizek la dice in altri termini: “Di Greta quello che funziona è che non ammette mediazioni o repliche, va giù dura e determinata. È come Antigone, irremovibile. E mi piace per questo”.

Il re è nudo, dunque, ma è difficile da spiegare a Rita Pavone che, al pari del pensiero di basso conio, preferisce ricamare sul viso da “film horror” o sulle treccine di Greta. Così come è difficile da spiegare a tutti coloro che non vedono l’ora di mettere le mani sui giovani manifestanti per fini politici. Il primo è stato il neo-segretario Pd, Nicola Zingaretti, che ha dedicato la vittoria delle primarie a Greta per poi andare a omaggiare gli anti-ecologici cantieri del Tav. Ieri, oltre alle dichiarazioni istituzionali del presidente Sergio Mattarella o al gesto della sindaca di Roma, Virginia Raggi che si è fermata in piazza Venezia a dialogare, si sono letti i commenti di improbabili ambientalisti come Carlo Calenda Mariastella Gelmini o del presidente Eni Claudio De Scalzi felice della coincidenza tra il “Global Strike for Climate” e il varo del piano industriale del colosso energetico.

 

 

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GIANFRANCO MASCIA–VERDI, EX POPOLO VIOLA

 

 

A “bucare il video”, invece, è proprio il messaggio ruvido e sgarbato di Greta che dà voce all’ansia di una generazione spaventata. Ieri, ovviamente, in strada c’erano tutte le varianti dei cortei studenteschi. Collettivi impegnati e con slogan duri – “Tutti insieme famo paura” – ragazzi con i cartelli della prima volta: “Scegli prodotti con poco imballaggio, ricorda che il mondo l’hai avuto in omaggio” – e quelli ripetuti in tutte le città: “Avete rotto i polmoni”. Le modalità classiche di sempre. Però stavolta è diverso. Stavolta ci si muove su un tema specifico, l’ambiente, che fa rima con il proprio futuro. Non a caso c’è l’intenzione di proseguire: venerdì prossimo a Roma ci si ritrova in piazza del Popolo. E stavolta non c’è la politica organizzata di partiti e gruppetti. Non c’è perché proprio non esiste più. A Roma si nota solo l’attivismo del sorridente Gianfranco Mascia, ex Popolo Viola, oggi nei Verdi, a garantire il rispetto della scaletta degli interventi filtrati da un amplficatore così “sgarrupato” da sentirsi solo fino a dieci metri di distanza. Il movimento ha preso le mosse l’11 gennaio quando sei ambientalisti, non giovani, tra cui Sarah Testerini, architetto, una militanza in Possibile, hanno deciso di indire i venerdì davanti a Montecitorio – il primo si è svolto il 18 gennaio – sull’esempio di Greta.

 

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MASSIMO WERTMULLER, ATTORE

 

 

Poi si sono uniti i ragazzi. “Io l’ho scoperto a una riunione sull’ambiente – spiega ancora Riccardo – e poi ho iniziato a partecipare. Negli appuntamenti settimanali davanti a Montecitorio o a piazza del Popolo a Roma, oltre a Mascia l’unico altro volto noto è quello dell’attore Massimo Wertmuller.

 

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MARIO TOZZI, GEOLOGO

 

A Roma, ieri, ha parlato per pochi minuti il geologo Mario Tozzi che ha chiesto “scusa” per non aver fatto abbastanza finora. Poi solo giovani. Le riunioni si tengono in una sala messa a disposizione di Legambiente, Greenpeace tifa a favore, ci sono le organizzazioni studentesche, Uds, Udu, Rete degli studenti e altre. “Io però sono un attivista al pari degli altri” ci tiene a specificare Riccardo, capendo già i rischi che movimenti di questa ampiezza possono correre. In un’intervista al Fatto di qualche giorno fa Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, li ha immaginati come un “nuovo ’68”. I paragoni non portano mai bene e non è il caso di farli. Eppure ieri non è sembrato “qu’un debut”.

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