ANTONIO VOLTOLINI, LA PORTA SUL MARE, # STIAMO CON GRETA ::: UNA TRADUZIONE DI LUCREZIO DI PIERGIORGIO ODIFREDDI (RIZZOLI, 2013)——godiamocela insieme !

 

 Come stanno le cose (2013)
Rizzoli 2013

 

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ANTONIO VOLTOLINI… credo sia del 1940 da un’annotazione della figlia…guardate com’è giovane!

 

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LA PORTA SUL MARE

1 h · 

NOSTRA MADRE TERRA”
(#siamoconGreta)
*
LUCREZIO
– De rerum natura (vv. 195-246)
°Versione di Piergiorgio ODIFREDDI 
(La Natura, ovvero ‘Come stanno le cose’)

 

‘…ogni cosa cresce gradualmente,
generata da semi specifici, e si sviluppa in maniera regolare e riconoscibile.
Se non piove nella stagione giusta, la terra non produce i suoi frutti. Se gli animali non si nutrono, non sopravvivono e non si riproducono. Dunque, è sensato credere che esseri simili abbiano semi simili. Ed è insensato credereche esistano cose senza semi, e parole senza lettere.
Come mai la Natura non ha potuto generare uomini tanto grandi da poter guadare i mari a piedi, spostare le montagne a mano, e vivere una vita millenaria ? Non è forse perché i semi delle cose contengono le specifiche che stabiliscono le loro proprietà ?
Abbiamo dunque capito che nulla si crea dal nulla, e che ogni cosa ha bisogno di un seme che le permetta di sbocciare alla vita.
Infine, alcune terre sono più fertili di altre, e se coltivate danno frutti migliori. E’ chiaro che quelle terre contengono elementi più produttivi, che noi mettiamo a frutto dissodando, vangando e arando. Se così non fosse, infatti, la fatica nei campi sarebbe vana, ed essi produrrebbero tutto da sé, senza bisogno di contadini.
°
(vv. 215-247)
Quando le cose create si dissolvono, la Natura le riduce agli elementi di cui sono costituite, ma non le distrugge. Altrimenti esse sparirebbero di colpo dalla nostra vista, e non ci sarebbe bisogno di romperle con forza per sciogliere i legami fra i loro atomi. E’ proprio perché le cose sono costituite di atomi eterni e indistruttibili, che esse permangono come sono, fino a quando non intervenga una forza che le disgreghi, penetrando nei vuoti tra gli atomi per separarli.
Se il tempo causasse l’ invecchiamento e la dissoluzione delle cose, consumando la materia di cui esse sono costituite, la Natura da dove trarrebbe
nuova materia per generare le specie animali ? E da dove la terra la prenderebbe, per produrre il cibo di cui gli animali si nutrono ? Da dove attingerebbero l’ acqua, le sorgenti da cui nascono i fiumi che alimentano il mare ? Da dove radunerebbe il cielo, il materiale per formare le stelle ?
Nell’ infinità del tempo passato, giorno dopo giorno, tutta la materia si sarebbe ormai consumata. Se, invece, ci sono ancora le cose, dev’ essere perché gli atomi, che le compongono e le ricompongono, sono indistruttibili e non svaniscono nel nulla.
Inoltre, se a tenere unita le cose, nei loro molteplici intrecci, non fosse una materia eterna, la loro distruzione deriverebbe da un’ unica causa. Non sarebbero dei legami specifici e differenziati a mantenerle aggregate in maniera più o meno stabile, e basterebbe sfiorarle per distruggerle.
Invece, proprio perché gli atomi sono indistruttibili e si legano diversamente fra loro, le cose permangono fino a quando interviene una forza abbastanza potente da disgregare i legami degli atomi di ciascuna.
°
Dunque nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. …

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