QUALCHE — magra – INFORMAZIONE SULLE ELEZIONI REGIONALI IN BASILICATA — DA VARIE FONTI ( LINK SOTTO)

 

ANSA.IT — 21  MARZO 2019

http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2019/03/21/basilicata-al-voto-573.970-elettori_d2482c73-1ac9-4508-be3d-02b8042e0f32.html

 

Basilicata: al voto 573.970 elettori

Due comuni, uno per provincia, con meno di 400 aventi diritto

(ANSA) – POTENZA, 21 MAR – Sono 573.970 gli elettori che domenica prossima, 24 marzo, voteranno in Basilicata – in 681 sezioni, dalle ore 7 alle 23 – per eleggere il presidente della Regione e i 20 componenti del consiglio regionale. E’ quanto emerge dai dati forniti dalle prefetture di Potenza e Matera. Il comune della provincia di Potenza dove vi sono meno elettori è San Paolo Albanese (310); in provincia di Matera il comune con meno elettori è Cirigliano (387).

 

 

REPUBBLICA DEL 18 MARZO 2019

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/03/18/

news/potenza_elezioni_regionali_zingaretti_pd_

difendete_la_basilicata_da_chi_vuole_prenderla_

in_giro_-221945019/?SSID=8C4AF593A14636CA

124137712921C627F1D5

BA10331B87A94A6C90035DB15C3ED7BBBAC2EA5A754

EDB3138DD9610A1DF67F57819739C4CF01BC0A312D3013

A220C0FE92FAFAD851DC3A7650510C213C464047CCC79393A9A

 

Potenza, elezioni regionali. Zingaretti (Pd): “Difendete la Basilicata da chi vuole prenderla in giro”

Potenza, elezioni regionali. Zingaretti (Pd): “Difendete la Basilicata da chi vuole prenderla in giro”Zingaretti a Potenza

L’annuncio di un incontro con Roberto Speranza di Articolo1 per stringere nuove alleanze e contrastare Salvini e Di Maio

di ANNA MARTINO

 

“Se c’è differenza tra noi e la Lega, tra noi e i Cinque stelle, è che noi siamo quelli che i problemi vogliono risolverli, loro quelli che i problemi li vogliono cavalcare e sfruttare, prendendo voti ma mai dando una risposta seria. Tanti selfie, tanti sorrisi, tante parate, tante pacche sulle spalle, tante parole ma poi niente fatti”. Così Nicola Zingaretti, neo segretario del Pd, a Potenza in occasione della campagna elettorale a sostegno del candidato della presidenza della coalizione di centrosinistra Carlo Trerotola, per tornare in chiusura venerdì.

“Dopo nove mesi di governo giallo verde –  accusa Zingaretti – quali sono i risultati veri entrati nelle famiglie italiane? Li nascondono. Il Paese ha visto all’improvviso crollare la curva della produzione industriale, del lavoro, della fiducia dei consumatori, dei commercianti, degli  artigiani. All’improvviso sono scomparse le politiche per le infrastrutture. Non c’è più un cantiere in Italia. Ma perché non apriamo un grande dibattito sulle infrastrutture di cui ha bisogno il Mezzogiorno per rimettersi in piedi? Vengono qui solo a chiedere voti ma su cosa, se in nove mesi non hanno fatto niente. Vogliono ancora una volta un sud con il cappello in mano che chiede l’elemosina. Ma noi non lo permetteremo mai. Non esistono cittadini di “serie a” e cittadini di “serie b” – insiste – la dignità della persona in questa Repubblica italiana è difesa dalla Costituzione e se qualcuno non la rispetta andrà fatta rispettare”.

Secondo Zingaretti dalla Basilicata si può ripartire per lanciare un messaggio politico al governo nazionale. “Qui bisogna fare una grande battaglia – dice – per il riscatto della Basilicata, perché non cada nell’errore delle illusioni, delle parole, degli slogan, delle parate, delle parole vuote, delle promesse. Altro che prima gli italiani. Quello che io vedo se guardo questi risultati è che gli italiani sono i primi a pagare i disastri del governo della Lega, questa è la verità che dobbiamo denunciare. C’è la campagna elettorale in Abruzzo, ci sono 300 comizi e scompaiono. C’è la campagna elettorale in Sardegna, ci sono 300 comizi e  scompaiono. Ora, siccome in Basilicata si vota, ci sono le parate ministeriali a fare promesse  e poi scompaiono.

Il messaggio che voglio dare da qui, con tutta la passione possibile, è di unirci non intorno a una persona o a una colazione: unitivi – afferma dal palco di piazza don Bosco – e difendete la Basilicata, la vostra terra da chi vuole prenderla in giro. In Basilicata deve vincere questa alleanza per mandare un messaggio al governo di questa Repubblica: i cittadini italiani non sono polli d’allevamento, che qualsiasi cosa dici ci credono”.

Zingaretti non nega il momento difficile che il Pd ha attraversato in Basilicata, con riferimento non esplicito sulla rottura prima con l’uscita di Roberto Speranza tramite Articolo Uno, poi con la vicenda giudiziaria del governatore uscente Marcello Pittella, che ha visto le varie correnti divise sulla nomina del candidato alla presidenza alle regionali. “C’è stato un momento difficile e non dobbiamo negarlo –  afferma – Ora bisogna rientrare nelle case, tra le persone  e dire che è vero ma che abbiamo capito. Abbiamo ricostruito le condizioni di una alleanza larga, bella, unita e solidale. Messo in campo una persona straordinaria, una persona normale ed è questa ciò di cui c’è bisogno”.

A proposito di alleanze, a margine del comizio, Zingaretti annuncia: “In tutta Italia ci sono alleanze larghe fatte da esperienze civiche, e questo è il modo giusto per non regalare i comuni e le regioni a Salvini e Di Maio. Quindi incontrerò Roberto Speranza, per vedere come queste alleanze possono essere un elemento comune. Perché non bisogna essere ipocriti. Se vogliamo salvare l’Italia, dobbiamo costruire queste alleanze”. Ma precisa: “Nessuno vuole rientrare nel Pd. Non creiamo mostri che non esistono, non è nelle mie intenzioni né negli obiettivi di Speranza. Alle europee so che Articolo 1 e i socialisti di Nencini si stanno preparando per una loro lista. C’è un’altra lista fatta credo da Pizzarotti e i Verdi. Ci incontreremo anche per discutere di questo. La questione non è rientrare nello stesso partito, ma rendere le liste competitive e non perdere nessun voto. Ad Articolo 1 chiederò di essere uniti nelle alleanze in tutta Italia anche in comuni molto importanti come Firenze, Prato, Livorno”.

Fa appello alla ritrovata forza dell’unità in Basilicata per “riuscire a mettere in campo un altro programma per l’Italia” che si fondi su quattro infrastrutture: materiali (opere pubbliche), immateriali (reti digitali), sociali (sanità, asili nido), della conoscenza (scuola, università ricerca, trasferimento tecnologico).

Infine, un ultimo riferimento al leader leghista: “Salvini è stato bravo per il suo partito. Ha trasformato un partito regionalista del nord in partito nazionale che prende voti ovunque, al nord  e al sud del Paese. Ma questo progetto nazionale di mutazione di identità della Lega di Salvini non si fonda sull’idea di sviluppo, crescita, speranza, di aiuto alle persone. Unico elemento identitario è l’odio, la rabbia, la ricerca del capro espiatorio. E l’unico che vi guadagnerà sarà colui che gira l’Italia a chiedere voti, lucrando sulla speranza”.

In chiusura, un vero e proprio appello al voto: “Ho seguito la vicenda Basilicata passo passo. So che ci sono altre candidature in competizione a quella di Carlo. C’è solo un voto , però, che può fermare la destra di Salvini ed è votare lui, Carlo. Il resto sono voti buttati”.

 

Carlo Trerotola

CARLO TREROTOLA

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 7 MARZO 2019–VIDEO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/07/basilicata-il-candidato-del-centrosinistra-andavo-solo-ai-comizi-di-almirante-lo-ascolto-anche-adesso-poi-precisa/5020824/

 

Basilicata, il candidato del centrosinistra: “Andavo solo ai comizi di Almirante, lo ascolto anche adesso”. Poi precisa:

 

  “Io sono antifascista. Mi sono sempre ispirato ai valori cattolici e l’accoglienza è un mio stile di vita. Le mie parole sono state estrapolate dal contesto e sono state utilizzate per scopi propagandistici”.

 ANSA.IT 21 MARZO 2019

 http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2019/03/21/basilicata-salvini-a-muro-lucano_fd3016f1-816e-4763-8f76-3f1a5531a396.html

 ANSA) – MURO LUCANO (POTENZA), 21 MAR – “Se noi non rappresentiamo il cambiamento saranno i cittadini lucani a deciderlo domenica al voto. Noi lavoriamo per far finire la stirpe Pittella dopo trent’anni di governo della sinistra. E credo che la Lega può guidare questo cambiamento”. Così, a Muro Lucano (Potenza) il leader della Lega, Matteo Salvini, replica a Luigi Di Maio, secondo cui qui in Basilicata “la Lega non rappresenta il cambiamento”.
   

 

 

 

 

 

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *