qui c’è qualcosa di molto vecchio se non antico.
Te le lascio, fanne quel che vuoi. alcune son del tempo del don Ablondi … credo
Dettaglio da ” Giochi per bambini ” di Bruegel il Vecchio
frammenti
Da una terrazza
due suore bianche
guardano il mare
Da una terrazza
raccolte a pregare
due suore bianche
Da una terrazza
sul mare
due suore bianche
*****
Vivo alla sera
quando gli alberi non hanno ombre
e le pietre sono nere come il mare
sento trascorrere il tempo
frusciare piano
come un’onda costante.
*****
E’un tramonto immoto
trascorso a mezzo
del sole e la luna
ci guardiamo
in un alone latteo
come sembianze morte
*
Una strada lunga
finisce a punta
lontano inalberata
da una bara
sul ciglio abbandonata
spunta un volto
sbiancato e morto
ed è il nostro
******
Fermarsi come per caso
alla stazione d’un piccolo paese
mai nominato
fra campi forse coltivati
dove la nebbia lascia
del corpo solo l’ombra
Ci sediamo sull’unica panchina
in attesa di un treno
che non arriverà.
*****
disperazione
Questa notte non ci sei
ci sono tutte le puttane del mondo
Stà zitta!
Con occhi di vetro
guardami
trasparenti e lucidi
Apri le gambe
e sappimi amare
come fanno gli animali
fino a perdersi.
Le ultime due sono, diciamo, più recenti, solo di 20 anni fa …
ciao
Bella la poesia e belle le immagini, che suggeriscono un momento di gioco totale tra bambini con la faccia da adulti. Oppure non c’è distinzione, perché il gioco appartiene gioiosamente a grandi e piccini.
Il gioco come la speranza deve appartenere a tutti.
Il giorno in cui non sapremo più giocare né sperare
….saremo comunque morti.
” giochi per bambini” mi pare perfetto …. la tua solita sensibilità, Ch. 🙂
” solita ” ? —ma la cosa più bella dell’amore totale non è forse il gioco?
insolita? allora.
Ma certo che si: è abbandonarsi all’altro è la totale fiducia, il gioco.
è parlare senza ascoltarsi.
1959
Vagabondo vado
la cassetta dei sogni
sulle spalle aspettando
qualcuno che l’apra.
veramente : ” è ascoltarsi senza parlare “, hai fatto un lapsus che la dice lunga sulla tua vita amorosa… ciao caro, ch.
no, volevo proprio dire “parlare senza ascoltarsi”, ovvero (visto che ti serve una spiegazione) : ti parlo senza pensare – e quindi, poco m’ascolto – perchè quel che viene dal profondo ed anche se a volte esce un po’ “patetico” vien perdonato. Un po’ come le lettere d’amore ( Vecchioni, se vuoi, ma verissimo) che sono affascinanti quasi esclusivamente per chi le scrive e per chi le riceve e poi, finito l’innamoramento, capita ..ahimè, capita, che anche i due interessati ci ridano sopra.
Io gli permetterei di “sorriderci” sopra, riderci è triste.
p.s. ci ho pensato sopra un po’ prima di scrivere “parlare senza ascoltarsi”: esclude la premeditazione!
d’accordo…parlare senza stare a controllarsi, vuoi dire in fondo…d’accordo, ciao caro
pare che mi sia impossibile contattarti e poi dici che non ti scrivo mai.
Vabbè.
Domani mi ricovero a Gemelli : ricerche sul cuore, il mio che non si trova più, che batte troppo forte? Che si spezza?
Insomma è un cuore e ne ho uno solo ed è già fin troppo,.
Se va bene sto via qualche giorno
ciao 🙂