NEMONEMO. IO BLOGGO.COM –10 MAGGIO 2019 ::: Paolo Rumiz: “… Un’Europa migliore per i figli …”

Listener

 

 

CINELIBRI.IOBLOGGO.COM –10 MAGGIO 2019

http://cinelibri.iobloggo.com/1747/paolo-rumiz–un-europa-migliore-per-i-figli-

 

 

Paolo Rumiz: “… Un’Europa migliore per i figli …”

10

MAG

2019

21:38 – NEMONEMO – SOCIETÀ

 

“””… < […] Esiste un’Europa di cui poco si parla. Un’Europa giovane e appassionata, che sogna, viaggia, lavora, resiste, combatte. Un’Europa che si fa carico del proprio destino e non scarica sugli Ultimi le colpe della crisi. È venuto il tempo di darle voce e farla suonare con tutti i suoi strumenti per costruire una rete fra lingue e culture. Dai mari del Nord al Mediterraneo, dalle steppe all’Atlantico, che squilli una musica nuova. Una musica che dica davvero chi siamo, che esprima la forza di una storia comune e l’appartenenza a uno spazio unico al mondo, fertile e misurabile, ricco di storia, lingue, piazze, culture, paesaggi. Coraggio e cuore, dunque. Come i monaci che rifondarono l’Europa sotto l’urto delle invasioni barbariche. Come i padri fondatori dell’Unione che dopo due guerre mondiali ridiedero dignità e ricchezza a un continente in ginocchio. Essi sapevano che l’ Europa non è un dono gratuito, ma una conquista, e spesso un sogno che nasce dalla disperazione per la sua mancanza. Osarono sognarla nel momento in cui  tutto sembrava perduto. Essi stesero dei fili. Tesserono trame e relazioni. Imitiamoli. Costruiamo una rete di città in città con i fratelli degli altri Paesi per far sentire meno solo chi non si rassegna a un ritorno dei muri e al linguaggio della violenza. […] È tempo di dire forte che l’ Europa è un’anomalia democratica  che intralcia assolutismi, mafie, fondamentalismi e le economie di rapina che saccheggiano il Pianeta. Si dica che, di fronte a tutto questo, dividersi è follia, che smantellare le nostre conquiste farebbe il gioco di chi non ci ama. Non possiamo permettere che il nostro mondo si sottometta ancora al delirio nazionalista, in nome del quale milioni di giovani furono mandati al fronte a spararsi tra loro. […] >. …”””

 

da l’appello di Paolo Rumiz, la Repubblica di Giovedì 9 Maggio 2019

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *