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IL FATTO QUOTIDIANO DEL 9 GIUGNO 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/09/magistrati-indagati-area-unicost-e-ai-sfiduciano-la-giunta-dellanm-non-si-puo-proseguire-con-presidenza-di-mi/5242887/

 

 

Csm, tutte le correnti dell’Anm contro MI e la difesa dei consiglieri autosospesi: “Incidente istituzionale senza precedenti”

Csm, tutte le correnti dell’Anm contro MI e la difesa dei consiglieri autosospesi: “Incidente istituzionale senza precedenti”

I tre gruppi dell’Associazione nazionale magistrati compatti contro la corrente di destra delle toghe chiedono il rinnovo della Giunta e lanciano l’allarme per il “rischio di alterare” l’assetto dell’Organo di autogoverno: “Magistratura Indipendente si assume la grave responsabilità di quanto sta accadendo”. Il caos dopo che sabato al termine dell’assemblea i consiglieri autosospesi per lo scandalo nomine sono stati invitai a rientrare nel Csm, smentendo la precedente posizioni dell’Anm.

Tutte le correnti contro Magistratura Indipendente. Le mancate dimissioni dei consiglieri del Csm, ma soprattutto il documento con cui ieri Magistratura Indipendente ha chiesto ai togati autosospesi di riprendere l’esercizio delle loro funzioni, “crea un incidente istituzionale senza precedenti“, scrivono in una nota congiunta i gruppi di AreaDGUnicost e Autonomia e Indipendenza.

Non solo, questa decisione “potrebbe condurre all’adozione di riforme dell’Organo di autogoverno dal carattere ‘emergenziale’ con il rischio di alterarne il delicato assetto voluto dalla Costituzione” e quindi MI “si assume di fronte alla magistratura ed al Paese la grave responsabilità di quanto sta accadendo”. Al centro ci sono equilibri futuri tra le correnti all’interno del Consiglio superiore della magistratura.

Intanto i tre gruppi centristi e di sinistra chiedono al comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati la convocazione urgente con il seguente ordine del giorno: rinnovo della Giunta esecutiva centrale.

Ritengono impossibile “proseguire l’esperienza dell’attuale Giunta che vede la presenza e la presidenza di Magistratura Indipendente”, attualmente in mano a Pasquale Grasso.

“Il documento adottato all’unanimità dall’Assemblea nazionale di Magistratura Indipendente, tenuta ieri a Roma, si pone in netta contrapposizione con il documento deliberato dal Comitato Direttivo Centrale dell’Anm ed esclude la possibilità di proseguire l’esperienza dell’attuale Giunta”, si legge nel documento. “La richiesta dei Consiglieri del Csm di MI autosospesi di riprendere la loro attività crea un incidente istituzionale senza precedenti“, denunciano Area, Unicost e A&I.

Appena qualche giorno fa l’intero parlamentino dell’Anm aveva approvato all’unanimità un documento di segno diametralmente opposto a quello di Magistratura Indipendente: si parlava di “gravissime violazioni di natura etica e deontologica” e si chiedeva ai consiglieri di lasciare il loro incarico di cui “non appaiono degni“.

E ancora prima che cominciasse la riunione, Pasquale Grasso, esponente di Mi ma soprattutto presidente dellAssociazione nazionale magistrati, aveva detto che “se confermate le notizie di stampa, si tratta di una cosa gravissima” e “serve un passo indietro nella misura in cui abbiano attuato le condotte inappropriate che gli vengono attribuite”.

Invece alla fine non è arrivato alcun passo indietro, anzi.

Magistratura Indipendente ha blindato i suoi tre consiglieri del Csm autosospesi, Corrado Cartoni, Antonio Criscuoli e Paolo Lepre.

Sono finiti al centro delle polemiche per via di un incontro avvenuto di notte in un hotel al quale hanno partecipato anche Luca Palamara, ex presidente dell’Anm, pm a Roma e principale indagato a Perugia, e soprattutto due deputati del Pd, l’ex ministro dello Sport Luca Lotti e Cosimo Maria Ferri, ex sottosegretario alla Giustizia per 5 anni e a lungo leader proprio di Magistratura Indipendente.

“Unicost sta valutando con grande attenzione e preoccupazione il nuovo scenario che si è aperto con l’assemblea di Magistratura Indipendente”, ha detto il segretario corrente Mariano Sciacca.

Ancora più netto il pm Eugenio Albamonte (Area): “Il deliberato di MI è sicuramente una violazione dell’accordo associativo alla base della giunta”. Albamonte definisce “tartufesca” la posizione di Magistratura Indipendente.

“Sia pure a ranghi ridotti, Magistratura Indipendente aveva contribuito alla redazione del testo del Comitato direttivo centrale dell’Anm, che è stato poi votato da due suoi esponenti, uno dei quali è il presidente dell’Anm. Poi ieri ha votato un testo opposto all’unanimità. E’ una posizione quantomeno equivoca, anche perché non sconfessano nemmeno Grasso”.

Anche Sciacca evidenzia il “contrasto” tra i due deliberati e rimarca che “la posizione di Unicost resta quella espressa nel documento approvato dal Comitato direttivo centrale dell’Anm e votato anche da Magistratura Indipendente”.

Si pone dunque “un problema oggettivo di valutazione della situazione politica interna all’Anm”, anche alla luce delle assemblee dei magistrati che ci sono state nei vari distretti dalle quali sono emersi “la rabbia e il turbamento dei colleghi, a cui bisogna rispondere in modo lucido”.

 

 

 

 

 

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