Il decreto Sicurezza bis approvato dal governo giallo-verde riduce in modo considerevole gli spazi di movimento dei cittadini: siamo di fronte ad una sorta di scambio tra libertà individuali e protezioni: vero combinato disposto tipico dei regimi fascisti, ma, data la diversità dell’attuale contesto, l’operazione sicurezza sortirà effetti contrari a quelli voluti.
Il bersaglio privilegiato sono gli immigrati,visti come gli untori postmoderni, soggetti pericolosi, personificazioni del Male del terzo Millennio per cui guai a chi, dopo traversie inenarrabili li fa sbarcare sui sacri porti italiani e multe alle navi, colpevoli di salvare vite umane. Questo degli stranieri è un copione troppo noto.
C’è del nuovo che va denunciato con forza: Salvini e Di Maio, politici arroganti e di corta vista, vogliono limitare, se non abolire il diritto di manifestazione e di dissenso, perché tutti devono cantare “le magnifiche sorti e progressive” di questo governo che rappresenta a chi ben legge i risultati anche di queste ultime elezioni solo un un terzo della volontà popolare. Un vero abuso di potere.
Brutale e inspiegabile il pestaggio di Stefano Origone: “Ho pensato di morire, non mi vergogno di dirlo. Mai vista tanta rabbia in trent’anni di professione, sempre sulla strada”
Le nuove norme sulla Sicurezza e quelle relative alla legittima difesa chiariscono al meglio il progetto di Nuova Società della maggioranza-minoranza pentastellata.
20.000 METALMECCANICI SFILANO A NAPOLI
Non bastano gli appelli.
Qui occorre un sussulto della coscienza civile, uno scatto di dignità di quanti non si rassegnano allo status quo e vogliono contrastare il disegno autoritario dei due ministri-demagoghi.
si.
ci vuole una manifestazione silenziosa ma continua come quando esponemmo le bandiere della pace alle finestre prima e durante l’invasione dell’Iraq.
Ovviamente l’Iraq è stato invaso ugualmente e le conseguenze si vedono ancora adesso.
Potrebbero essere magliette con una semplice scritta appena appena provocatoria ma evidente o un drappo alla finestra.
Dimostrare che ci siamo e ci saremo.