BERNARDO BELLOTTO ( 1722-1780 ) CI PORTA A CONOSCERE VIENNA…

 

 

 

File:Bernardo Bellotto, il Canaletto - View of Vienna from the Belvedere.jpg

BERNARDO BELLOTTO, IL CANALETTO (COME LO ZIO)– VISTA DI VIENNA DAL BELVEDERE

 

 

Bernardo Bellotto-Castello Imperiale di Vienna Bernardo Bellotto – Kunsthistorisches Museum

 

Il castello di Schönbrunn
Kunsthistorisches Museum Wien

 

Bernardo Bellotto, nipote del famoso Antonio Canal, detto Canaletto, nacque nel 1722 a Venezia. Nel 1738 si iscrisse alla corporazione dei pittori veneziani e al seguito dello zio, fece diversi viaggi formativi nel Veneto, a Roma, Firenze e Torino.

Nei primi tempi della propria formazione professionale, Bellotto si appoggiò al più famoso nome dello zio, chiamandosi anche lui “Canaletto”.

Nel 1747, a soli ventisei anni, venne invitato dall’Elettore di Sassonia Augusto III a trasferirsi a Dresda. Qui ottenne subito fama e successo, anche a livello europeo, oltre che il ruolo di pittore di corte. Nel 1758 l’imperatrice Maria Teresa d’Austria lo chiamò a Vienna. Tre anni dopo fu a Monaco di Baviera, poi, dopo cinque anni tornò a Dresda, dove nel 1764 entrò a far parte dell’Accademia. Infine l’artista si trasferì a Varsavia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Morì a Varsavia nel 1780.

 

Bernardo Bellotto-Vienna vista dal Belvedere

 

Nel ‘700 non esistevano le cartoline illustrate, per non parlare delle macchine fotografiche con cui oggi documentiamo i nostri viaggi. Ma anche i viaggiatori dell’epoca – di solito persone ricche – volevano avere dei ricordi visivi dei luoghi visitati e ai regnanti delle capitali europei piaceva decorare i loro castelli con le vedute delle loro città.

 

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Liechtenstein Garden Palace di Vienna Visto da est, 1759 di Bernardo Bellotto (1721-1780)

 

Così nacque il genere pittorico delle vedute di cui Antonio Canal, detto Canaletto (1697-1768) fu il maestro indiscusso. Per il realismo quasi fotografico dei suoi quadri e la ricchezza dei dettagli raffigurati, ci dà un’idea abbastanza precisa non solo dell’architettura delle città dipinte, ma anche degli usi e costumi dei loro abitanti.

 

IL CASTELLO E IL GIARDINO

 

 

 

Mentre Antonio Canal è conosciuto soprattutto per le sue vedute di Venezia, suo nipote Bernardo Bellotto che ebbe un talento pittorico non inferiore al famoso zio, passò la maggior parte della sua vita all’estero e lasciò numerosi quadri con vedute di molte parti dell’Europa.

Nelle seguenti pagine si vedono le sue più note vedute di Vienna dove visse tra il 1758 e il 1761. Molti dei palazzi raffigurati nelle vedute di Bellotto sono perfettamente riconoscibili per l’osservatore di oggi, il che testimonia la particolare cura con cui l’Austria ha mantenuto e restaurato il suo vasto patrimonio architettonico.

 

 

La piazza “Mehlmarkt” (anche “Neuer Markt”) nel centro storico,
vicino alla Kärntnerstraße, in fondo il duomo di Santo Stefano
Kunsthistorisches Museum Wien

 

 

 

 

La chiesa “Karlskirche”
Kunstmuseum Düsseldorf

 

 

La piazza “Lobkovitzplatz”, in secondo piano il duomo di Santo Stefano
Kunsthistorisches Museum Wien

 

 

 

 

La piazza davanti all’università, con l’aula magna
(oggi sede dell’Accademia Austriaca delle Scienze) e la chiesa dei Gesuiti
Kunsthistorisches Museum Wien

 

 

 

 

 

La piazza “Freyung” nel centro storico di Vienna
Kunsthistorisches Museum Wien

 

 

 

Immagine correlata

The Freyung in Vienna, from the North-West

 

 

 

 

La chiesa dei Dominicani (St. Maria Rotunda, a sinistra) nella Postgasse–1758
Kunsthistorisches Museum Wien

 

 

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MOZART SUONA A VIENNA

 

 

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RESIDENZA D’ESTATE DELL’IMPERATORE

 

 

 

Il palazzo Liechtenstein- lato del giardino
Collezione del conte Liechtenstein

 

 

Immagine correlata

CHIESA DEL SANTO SACRAMENTO E IL MERCATO

 

 

Il castello imperiale Schlosshof, vicino a Vienna – lato del cortile d’onore
Kunsthistorisches Museum Wien

 

 

LE IMMAGINI SOPRA DA QUESTO LINK:: 

http://www.viaggio-in-austria.it/bernardo-bellotto-vedute-vienna.html

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1 risposta a BERNARDO BELLOTTO ( 1722-1780 ) CI PORTA A CONOSCERE VIENNA…

  1. Donatella scrive:

    Che belle queste vedute. Pur essendo quasi delle fotografie, non sono per niente fredde. Comunicano la gioia di essere in mezzo a queste splendide città.

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