BERNARDO Parenzano (Parentino). – Lorenzo da Parenzo, in religione Bemardo, nacque intorno al 1437.
Fu monaco agostiniano. Nella sua opera di pittore è evidente una notevole molteplicità d’interessi che abbracciano il mondo mantegnesco e quello nordico, nonché gli ambienti pittorici veronese e ferrarese, lombardo e senese.
Tra le opere di B. è importante, in quanto firmato con la scritta “Bernardin(us) Parencan(us) Pi(n)sit”, il dipinto della Gall. Estense di Modena rappresentante Cristo portacroce tra i santi Gerolamo e Agostino: l’artista qui è memore dei vigore plastico mantegnesco, ma ne attenua la severità e la forza riducendo i volumi a una dimensione quasi gotica, mentre una curiosità e una minuzia da fiammingo lo fanno indugiare nella descrizione del paesaggio.
LE TENTAZIONI DI SAN ANTONIO –INCISIONE DI MARTIN SCHONGAUER
SANTA MARGARETE
IL GRIFONE
UNA VERGINE PAZZERELLA
IL CALVARIO DI CRISTO
Un momento molto importante nel curriculum di B. è costituito dagli episodi della Vita di s. Antonio abate alla Galleria Doria di Roma; assieme ai richiami di Ercole de’ Roberti si nota qui la suggestione del mondo nordico, pervenuta probabilmente attraverso le incisioni di M. Schongauer, presente in particolare nel dipinto con le Tentazioni di s. Antonio, che ha motivi lugubri e raccapriccianti, inconsueti al sereno mondo classico dell’arte italiana.
La critica più recente sta cercando di chiarire l’attività miniaturistica di B.
B. morì a Vicenza il 28 ott. 1531.
Le tentazioni di s. Antonio abate
46,4 x 58,2 cm; olio su tavola (FC 419)–alla Galleria Dora Pamphilj
La tavola rappresenta, con altre due (FC 587 e FC 588), episodi salienti della vita di sant’Antonio Abate, pioniere del monachesimo. Nella prima scena egli dona i suoi beni ai poveri; poi, vestito da monaco e col bastone a forma di τ, viene tentato da demoni col denaro. Infine, in questa qui presentata, ritiratosi nel deserto viene tormentato dai diavoli, con inconsueti motivi lugubri e raccapriccianti. Il trittico si colloca nella fase matura del maestro, verso il nono decennio del Quattrocento, quando si trovava alla corte di Mantova. La straordinaria serie fu acquistata dal principe Camillo Pamphilj, che dovette ammirarne il vigore plastico vicino al gotico e la minuzia da fiammingo nella descrizione del paesaggio. Le tavole, perfettamente conservate, hanno un forte rapporto con Andrea Mantegna di cui Bernardo fu seguace, benché nella sua opera sia evidente una notevole molteplicità d’interessi che abbracciano il mondo classicheggiante e quello nordico, nonché gli ambienti pittorici veronese e ferrarese, lombardo e senese.
Panorama di Parenzo, Croazia.
Opera propria
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BASILICA EUFRASIANA ( da Sant’Eufrasio, che mai fu proclamato ” santo “…)
La Basilica Eufrasiana (croato: Eufrazijeva bazilika) è una basilica paleocristiana nella città di Parenzo in Istria (in croato Poreč).
Il complesso episcopale, inclusa parte della basilica stessa, una sacrestia, un battistero e la torre campanaria del vicino palazzo vescovile, è uno dei migliori esempi di arte bizantina della regione. A causa del suo eccezionale valore è stata inserita tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1997. Ha dignità di Basilica minore.
L’attuale basilica, intitolata alla Vergine Maria, venne eretta nel VI secolo durante la reggenza del vescovo Eufrasio (che viene definito “santo” sebbene non sia mai stato canonizzato). Venne costruita nel 553 sul sito dell’antica basilica che, per l’occasione, venne rasa al suolo. Per la costruzione vennero usate parti del precedente edificio, mentre i blocchi di marmo vennero importati dalla costa del Mar di Marmara. I mosaici sui muri vennero eseguiti da maestri bizantini, mentre quelli sul pavimento da artisti locali. La costruzione richiese circa 10 anni.
Il tesoro più prezioso della basilica consiste nei suoi mosaici, databili al VI secolo, considerati tra i migliori esemplari di arte bizantina del mondo (Unesco).
https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_Eufrasiana
L’ingresso alla basilica eufrasiana di Parenzo
Mosaici del catino absidale
Cristo ed i dodici apostoli
l’Altare centrale
Il cortile porticato
abside maggiore
Dettaglio
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pianta del complesso
Encyclopædia Britannica, 1911
Mosaici dell’abside
Il Ciborio.
Croatia, Poreč, Euphrasian Basilica, nave
Battistero ottagonale con vasca battesimale esagonale del VI secolo
Atrio della Basilica Eufrasiana a Porec, Istria. Croazia
UNA STRADA DI PARENZO (POREC)
CENTRO STORICO
VIA DECUMANA
Magnifica la chiesa, inserita in un luogo bellissimo. Nel catino dell’abside le nuvole del cielo fanno da contrasto con l’immobile serenità delle sante figure.