FRANZ SCHUBERT — FANTASIA A QUATTRO MANI — LANG LANG E BAREMBOIM — I. allegro moderato in fa minore

 

 

 

 

Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani, op. 103, D. 940

Musica: Franz Schubert (1797 – 1828)

  1. Allegro molto moderato (fa minore)
  2. Largo (fa diesis minore)
  3. Allegro vivace (fa diesis minore)
  4. Con delicatezza (re maggiore)

Organico: pianoforte
Composizione: gennaio – aprile 1828
Edizione: Diabelli, Vienna, 1829
Dedica: Caroline Esterhàzy de Galantha

 

 

ORCHESTRA VIRTUALE DEL FLAMINIO, un sito per avvicinare alla musica classica — link sotto

Guida all’ascolto 1 (nota 1)

All’interno del repertorio pianistico schubertiano un posto di rilievo occupa il genere della Fantasia che interessò il compositore dai primi esordi sino alla piena maturità. Scorrendone il catalogo troviamo infatti un lavoro scritto a soli 13 anni, la Fantasia in sol maggiore D1 del 1810, cui seguì nel 1811 la Fantasia in sol minore D9 e, due anni più tardi, la Fantasia in do minore (Grande. Sonate) D48, anch’essa, come le precedenti, destinata al quattro mani pianistico. Ma Schubert ne scrisse anche per pianoforte solo, come la celeberrima Wanderer in do maggiore D760 del 1822 e la Fantasia per pianoforte, e violino in do maggiore D934 del 1827.

La propensione di Schubert per la Fantasia intesa in senso romantico come poesia dell’immaginario, naturale espressione della libertà creatrice, trova ulteriore conferma nella Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani op. 103 D940, risalente agli ultimi mesi di vita nel 1828 e pubblicata postuma da Diabelli nel 1829. E davvero musica sognante, poesia sonora, potrebbe essere definito questo vibrante componimento, per la cifra stilistica che esprime, per il carattere trepido e affettuoso che comunica, per il sentimento che la ispira e poiché, come è noto, la dedicataria era l’amata ex allieva Carolina, figlia del conte Esterhàzy, per la quale più di un biografo ricorda come Franz provasse un’attrazione sentimentale: un amore irrealizzabile, ma l’ultimo, tenero ricordo della vacanza di Zseliz del 1824.

 

A CHI INTERESSA, CONTINUA IN QUESTO LINK SOTTO: 

https://www.flaminioonline.it/Guide/Schubert/Schubert-Fantasia940.html

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *