Cnosso (in greco antico: Κνωσός, Knōsós, greco miceneo ko-no-so, minoico ku-ni-su?) è il più importante sito archeologico dell’età del bronzo di Creta. Sorge nella parte centrale dell’isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Heraklion, sul fiume Katsaba (antico Kairatos).
Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell’età del bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e il Minotauro.
Storia del palazzo
Abitato già nel neolitico, divenne un florido centro della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della costruzione del grande palazzo che, privo di mura difensive, era sintomo dell’egemonia cretese sul mar Egeo.
Civiltà minoica è il nome dato alla cultura cretese dell’età del bronzo fiorita approssimativamente dal 2000 a.C. al 1450 a.C. (successivamente, la cultura micenea greca divenne dominante nei siti minoici dell’isola di Creta), questa civiltà, chiamata minoica in riferimento al mitologico re cretese Minosse, fu riscoperta tra il 1901 e il 1905, principalmente attraverso il lavoro dell’archeologo britannico Arthur Evans. La Creta minoica prese il suo posto storico, come disse Will Durant nel 1939, come “il primo collegamento nella catena europea”.[1] La vantaggiosa posizione geografica dell’isola favorì il sorgere della prima civiltà mediterranea e di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l’Egitto, la Fenicia (Libano), le regioni a nord del Mar Nero e l’Occidente tanto da esercitare una vera e propria talassocrazia.
DA QUI IN SOTTO:
Affreschi minoici – Cnosso
The Minoan frescoes – Knossos
Tutti gli affreschi presenti a Cnosso sono delle copie degli originali, ma è comunque di grande arricchimento poterle ammirare nel contesto d’origine. Dal Principe dei Gigli, che Evans collocò nella parte restaurata del corridoio della Processione, ai Dorophoroi ( portatori di offerte, nel muro restaurato dei propilei meridionali, ai grifoni della Sala del Trono, alla Stanza delle copie degli affreschi, nel Piano Nobile, ornata dalle riproduzioni di affreschi rinvenuti in varie parti del Palazzo.
www. impressionijazz.com —GeoPhotoGalleries
http://www.impressionijazz.com/pages/GeoPhotoGalleries/CRETA.KNOSSOS/page/image3.html
Il principe dei Gigli ( dettaglio). Il più importante affresco rinvenuto a Cnosso. La figura di un giovane, con copricapo elaborato decorato con gigli e piume di pavone. Presumibilmente un re-sacerdote, reso in bassorilievo, che con la mano sinistra si ipotizza stia tirando una creatura mitica ( sfinge, grifone, ecc.). Tarda età del Bronzo ( ca. 1550 a.C.). Corridoio della processione – Propilei meridionali – Ala Occidentale.
Dorophoroi. Portatori di doni rituali, nella copia di parte dell’affresco della Processione. Propilei Meridionali. Ala Occidentale.
Portatori di vasi rituali ( Cup-bearers). Dettaglio di copia di una pittura facente parte del grande affresco della Processione. I frammenti del Rhytophoros (da rhytòn – vaso conico ), noto anche come Il Coppiere, furono i primi ad essere scoperti da Evans. Propilei meridionali – Ala Occidentale
Veduta ( dall’interno ), della Stanza delle copie di affreschi. Alle pareti sono esposte copie di affreschi rinvenuti in varie aree del Palazzo. Piano Nobile. Ala Occidentale.
Octopus. Affresco con Polipo, in esposizione nella Stanza delle copie. Piano Nobile del Palazzo di Cnosso. Ala Occidentale
Scimmia blu raffigurata in un paesaggio roccioso e floreale, con iris, edera, papiri e crocus. Il raffinato affresco ritrovato in una modesta casa, fece supporre ad Evans l’esistenza di un’alta qualità del livello di vita della classe media nella Creta minoica. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Piano Nobile. Ala occidentale. Palazzo di Cnosso.
Bosco sacro della danza. Affresco miniaturistico con donne che assistono a cerimonie ( ca. 1700 – 1525). Stanza delle copie degli affreschi.
Signore in blu ( Ladies in blue). Tre figure femminili, a seno nudo e ornate con grazia. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Piano nobile. Ala Occidentale.
Bull leapers ( Toreador ). Affresco con scena delle taurocatapsie di Cnosso: le gare atletiche più popolari dei Minoici. Vengono illustrate in successione le fasi della gara: presa del toro per le corna, il salto e l’atterraggio. le due figure femminili (bianche), indossano elaborati perizomi e stivali alti. la scena è ornata da fasce di ornamenti astratti ( motivi di roccia), in bianco, blu e rosso su sfondo blu chiaro ( ca. 1425 – 1300 Tardo minoico ). Stanza delle copie degli affreschi. Piano Nobile. Ala Occidentale.
Blue bird. Uccello azzurro ( dettaglio). Affresco con uccello raffigurato in paesaggio con rocce, rose selvatiche e iris. Una composizione a colori vivaci, libertà di contorni e pronunciato realismo. Di grande vitalità e al tempo stesso di tranquillità ed armonia. Stanza delle copie degli affreschi ( ca. 1550 A.c. Tarda età del Bronzo ). Piano Nobile. Ala occidentale.
L’affresco che Evans chiamò The Captain of the Blacks ( Il capo dei Mori). Un capitano minoico con un gonnellino giallo, ornato di copricapo e con delle frecce in mano, guida forse un gruppo ( se ne intravedono solo due) di uomini che vestono in modo simile ma sono di pelle scura ( elemento che darà adito a varie interpretazioni ). Ca. 1550 – 1550 a.C. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Ala Occidentale.
Dettaglio dell’affresco miniaturistico del Santuario Tripartito. L’affresco servì da riferimento ad Evans per la ricomposizione del corrispondente santuario nel Cortile Centrale. Stanza delle copie degli affreschi. Piano Nobile. Ala Occidentale.
Dettaglio dell’affresco con scimmia blu raffigurata in un paesaggio a sfondo bianco, con gigli marini. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Knossos.
Una veduta della sala che contiene copie di alcuni affreschi rinvenuti nel Palazzo di Cnosso. Piano Nobile. Palazzo di Cnosso. Creta. Grecia.
Uno dei due Grifoni, nell’affresco della Sala del Trono (dettaglio). Elegante e misteriosa creatura mitica, con corpo di leone e testa d’aquila, che simboleggia determinazione e avvedutezza. Tarda Età del Bronzo ( 1450 – 1300 a.C.). Cortile Centrale – Ala Occidentale.
Photo di Silvana Matozza
Affresco di un grifone::: UNA FOTO DIVERSA DI Karl432
Affresco del palazzo di Cnosso – particolare di un corridoio, la scena del toro e i ginnasti
Toro in un paesaggio con ulivi. L’affresco che, secondo Evans, rimase visibile per secoli dopo la distruzione del Palazzo e che contribuì ad originare il mito del Labirinto. Balcone del Bastione Occidentale restaurato – Ala orientale.
DA QUI IN GIU’ DAL LINK:::
NEL LINK TROVATE MOLTE FOTO CHE NON ABBIAMO PUBBLICATO
http://www.impressionijazz.com/pages/GeoPhotoGalleries/CRETA_PALAZZO-DI-CNOSSO/Il-Palazzo-di-Cnosso.Creta.Grecia.html
Knossos – Κνωσός
Cnosso
Photo: Silvana Matozza, Guido Bonacci
Bastione occidentale. Evans decorò l’interno del balcone con una copia dell’affresco in rilievo del Toro, rinvenuta a terra sul pavimento. Settore settentrionale. Ala Orientale.
Bacino Lustrale Settentrionale. Fu interamente restaurato da Evans.
Sala del Trono (Cortile Centrale. Ala Occidentale). Il trono (visibile in parte al bordo della foto), probabilmente era quello del re Minosse, che il mito riporta come legislatore e saggio giudice. Grifoni stilizzati, negli affreschi parietali. Knossos. Κνωσός
Veranda degli Scudi. Detta anche Veranda delle Guardie Reali. per gli affreschi con gli scudi a forma di otto (Copie). Nella Grande rampa del Palazzo, considerata uno dei capolavori dell’architettura minoica. Nell’Ala Orientale.
Il cosiddetto Teatro. L’ampia area lastricata, su più livelli e con bassi gradini ( cunei). Probabilmente vi si svolgevano rappresentazioni e, più propriamente, forse, rituali religiosi.
Turisti si riparano dal sole sotto un’area alberata del sito archeologico.
La strada Reale. Un ampio lastricato, con la parte centrale sopraelevata e con ai bordi i condotti coperti per il deflusso dell’acqua piovana. Una monumentale e imponente opera per le dimensioni dell’epoca. Si tratta della strada più antica d’Europa.
Corna di Consacrazione ( Evans). Le corna di toro sacro furono ricostruite dall’archeologo inglese. Un forte simbolo della civiltà Minoica.
IL DIPINTO DEI DELFINI
DA QUI IN GIU’ DAL LINK:::
http://www.luckyjor.org/egeasito/minoica/pagpittura.html
I magnifici affreschi del Palazzo di Cnosso, sono stati realizzati con la tecnica a “umido”, a differenza di quelli egizi che venivano dipinti a “secco”; questa tecnica, del tutto minoica, consentiva ai pigmenti minerali, di legarsi più tenacemente al muro ancora umido e in fase di asciugatura, ma imponeva agli artisti cretese, evidentemente molto abili, di operare in tempi stretti, il che ha conferito alle opere la spontaneità di tratto leggiadra e fluida che si nota quando si osservano le splendide pitture murali. Evans, durante le opere di restauro del Palazzo, fece riprodurre tutti gli affreschi rinvenuti collocandoli al posto degli originali, che oggi si possono ammirare solo al Museo Archeologico di Iraklion a Creta. I soggetti rappresentati, tutti vistosamente policromi, sono immagini floreali, di giardini, di fauna spesso ittica, di giochi taurini in uso a Creta, di danza e di personaggi comuni ma anche, evidentemente, di alto rango,a giudicare dall’ abbigliamento. Dopo il 1400 a.C., compaiono anche scene di tipo miceneo o, comunque, minoico-miceneo, come quella rappresentata sul celebre sarcofago di Aghia Triada, a Creta.
MUSEO ARCHEOLOGICO DI IRAKLION A CRETA
I magnifici affreschi del Palazzo di Cnosso, sono stati realizzati con la tecnica a “umido”, a differenza di quelli egizi che venivano dipinti a “secco”; questa tecnica, del tutto minoica, consentiva ai pigmenti minerali, di legarsi più tenacemente al muro ancora umido e in fase di asciugatura, ma imponeva agli artisti cretese, evidentemente molto abili, di operare in tempi stretti, il che ha conferito alle opere la spontaneità di tratto leggiadra e fluida che si nota quando si osservano le splendide pitture murali. Evans, durante le opere di restauro del Palazzo, fece riprodurre tutti gli affreschi rinvenuti collocandoli al posto degli originali, che oggi si possono ammirare solo al Museo Archeologico di Iraklion a Creta. I soggetti rappresentati, tutti vistosamente policromi, sono immagini floreali, di giardini, di fauna spesso ittica, di giochi taurini in uso a Creta, di danza e di personaggi comuni ma anche, evidentemente, di alto rango,a giudicare dall’ abbigliamento. Dopo il 1400 a.C., compaiono anche scene di tipo miceneo o, comunque, minoico-miceneo, come quella rappresentata sul celebre sarcofago di Aghia Triada, a Creta. Fig.1 Fig.2 Fig.3 Fig.4
Metropolitan Museum
Riprodutions, watercolor on paper (1, 2, 4) or painted plaster, attributed to Emile Gillieron
Fig.1: Affresco del Saltatori del Toro dal Palazzo di Cnosso, Late Minoan III, 1425-1300 a.C.
Cultura Minoica, 166,4x96,5 cm., Rogers Fund, 1907. AN. 07.99.17
Fig.2: Affresco "Cupbearer" dal Palazzo di nosso, Late Minoan II, 1450-1300 a.C.; 209,6x69,9 cm.
Dodge Fund, 1909. 09.135.1
Fig.3: Affresco "Ladies in Blue", dal Palazzo di Cnosso, Late Minoan IB, 1525-1450 a.C.,
156,2x101,6 cm. Dodge Fund, 1927. AN. 27.521
Fig.4: Affresco "Blue Bird", dal Palazzo di Cnosso, Late Minoan IIIB-Late Minoan IA, 1700-1525 a.C.
96,5x73,7 cm. Fletcher Fund, 1925. AN 25.56.3
Fig.5
Fig.6
Fig.7
Wikipedia
Fig.5: Affresco "La Parigina" Dal palazzo di Cnosso a Creta
Herakleion Archaeological Museum- Neopalatial Period, 1400 a.C.. 21-12-2008
en.wikipedia, Tkoletsis-PD-US;PD-ART
Fig.6: Affresco " frammento esposto al Museo Archeologico Nazionale di Atene
XVI Sec. a.C. Akrotiri, Santorini,library.thinkquest.org
Fig.7: Affresco "Blue Monkeys" Età del Bronzo. scavi di Akrotiri, Santorini.
Cultura Minoica; 28-1-2006 -H-stt
Fig.8
Hellenic Ministry of Culture and Tourism - Portale of National Archive of Monuments
Affresco "I Pugili" XVI Sec. a.C., Akrotiri (Thera-Santorini);
NAM - Museo Archeologico Nazionale di Atene
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Le pitture di Creta hanno sempre rappresentato una pausa vivace e colorata rispetto alle severe statue ed architetture pervenuteci dall’antichità greca.
Purtroppo fu proprio Evans e il suo team di artisti falsari ,padre e figlio Guielleron a realizzare molte degli affreschi divenuti iconici. Le Ladies in blu sono ad esempio una invenzione artistica di Emile Guielleron che utilizzò un frammento di pochi centimetri ritrovato durante gli scavi. Anche le rosse colonne sono una ricostruzione arbitraria che Evans fece realizzare in cemento. Anche il celebre Principe dei gigli è una invenzione dei Guilleron che utilizzarono frammenti ritrovati in sale differenti. Le incredibili falsificazioni realizzate hanno per sempre cancellato tracce importanti della stupenda civiltà del Bronzo del terzo millennio.
Ci dispiace molto, caro Gianpaolo, di non poterti contattare come ” esperto d’arte ” del nostro blog che farebbe così un vero salto di qualità ! Grazie e mille delle preziose informazioni che ci hai regalato, speriamo che molti ne approfittino— speriamo di ri – sentirci, chiara per il blog