repubblica dell’ 8 ottobre 2019, pag. 4
Il movimento Extinction Rebellion ( = Ribellione all’Estinzione )
Centinaia di arresti per la protesta globale dei “gilet verdi”
dalla nostra corrispondente Anais Ginori
LONDRA
BOLOGNA
I RIBELLI DEL CLIMA OCCUPANO LONDRA
MANIFESTANTI A NEW YORK
LONDRA
LONDRA
” NON POSSIAMO MANGIARE MONETA ” –LONDRA
PARIGI — «Scusate se blocchiamo la strada, ma è un’emergenza». Sono i “gilet verdi”, i nuovi attivisti ecologisti che predicano la disobbedienza civile. Da Sydney a New York passando per Londra o Parigi, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno iniziato ieri due settimane di mobilitazione per denunciare in tutto il mondo l’inazione “criminale” dei governi di fronte alla crisi climatica. A Londra la prima giornata di manifestazioni si è terminata con l’arresto di 217 attivisti che avevano iniziato a organizzare blocchi stradali intorno a Westminster, dove sono concentrati i centri di potere. È stata una giornata d’azione anche a Parigi dove i militanti hanno scelto la piazza di Chatelet, nel cuore della capitale, per improvvisare concerti e seminari in un’atmosfera bonaria.
PLACE DU CHATELET, PARIS
Già sabato il gruppo ecologista radicale aveva occupato il centro commerciale di Place d’Italie, opponendosi per ore allo sgombro chiesto dalle autorità e suscitando critiche da parte di alcuni esponenti ambientalisti, come l’ex ministra dell’Ambiente Ségolène Royal. «La violenza non fa bene alla causa ambientalista. L’ecologia è pace », aveva commentato Royal. Extinction Rebellion è nato nel Regno Unito l’anno scorso, ispirandosi alla lotta per i diritti civili negli Usa degli Anni ’60. Il movimento vanta ora 500 gruppi in 72 Paesi. Il gruppo ecologista radicale si affianca al movimento lanciato dall’attivista Greta Thunberg. All’appello di ieri hanno risposto, per esempio, gli attivisti tedeschi — tra cui Carola Rackete — che hanno condotto diversi blocchi
BERLINO, COLONNA DELLA VITTORIA
POSTDAMER PLATZ
a Berlino, intorno alla rotonda della Colonna della Vittoria e poi verso Potsdamer Platz intonando canzoni e discorsi sull’emergenza climatica. A New York 200 militanti vestiti di nero hanno organizzato una “marcia funebre”, portando bare di cartone che simboleggiavano le vittime dei cambiamenti climatici, alcuni di loro avevano il volto coperto di sangue finto. Ad Amsterdam la polizia olandese ha arrestato più di 100 attivisti climatici che avevano interrotto una strada di fronte al museo nazionale e anche a Vienna sono stati fermati 75 militanti di Extinction Rebellion che organizzavano blocchi stradali. Altre azioni di disobbedienza si sono svolte in Canada, in Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda. Fino a metà ottobre Extinction Rebellion promette nuove azioni in una sessantina di città per chiedere ai governi di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2025.
RIPRODUCE (L’espresso, 9/06/19)
Ribellarsi, o estinguersi. Intervista con Roger Hallam di Extinction Rebellion
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