GIUSEPPE CALICETI ( notizie in fondo ), I BAMBINI CI PARLANO : SULLA FELICITA’ –IL MANIFESTO DEL 10 OTTOBRE 2019 — +++ LE IMMAGINI SONO TRATTE DAL BLOG DELL’AUTORE, link sotto

 

 

BLOG DI GIUSEPPE CALICETI:

 

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IL MANIFESTO DEL 10 OTTOBRE 2019

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Sulla felicità

I bambini ci parlano. «Felice è uno che non ha paura, che è allegro», «Per me invece è come un lago che ci puoi nuotare dentro e non hai paura di sporcarti, di bagnarti, di prendere freddo, perché l’acqua è calda»

Oggi vorrei che parlassimo insieme della felicità. Sapete cosa è? Me lo dite con parole vostre?

 

 

 

«Quando uno è felice, quando è contento». «Quando ha dei pensieri felici». «Quando una persona si sente bene. È sorridente. Non ha delle malattie. Neppure un raffreddore». «La felicità è il contrario dell’infelicità, cioè di quando uno sta male, piange. Però se non piange…. Se non piange non vuol dire che lui è felice. Potrebbe essere anche annoiato. Invece se è felice…. Se è felice ha voglia di muoversi, di fare tante cose». «Quando si trova bene con i suoi amici, allora un bambino è felice. Mentre gioca. Anche se perde la partita con la sua squadra, può essere ugualmente molto felice». «Se invece non ti fanno giocare con loro, sei infelice». «La felicità è quando prendi un bel voto e dopo anche la mamma e il papà sono felici per te». «Per me la felicità è fare delle cose tutti quanti insieme, però divertendosi». «Vuol dire essere in forma». «Felice è uno che non ha paura, che è allegro».

 

 

 

 

Mi raccontate voi se siete felici spesso o raramente? E soprattutto, mi dite quando siete felici?

«Io sono sempre felice perché mi piace tutto quello che faccio qui a scuola, però fuori dalla scuola mi sento un po’ timoroso e anche infelice». «Io quasi mai. Perché è difficile. Certe volte mi sembra di essere felice, ma poi ci penso bene e mi rendo conto che non è vero, mi ero sbagliato». «Io mi sento felice quando mi fanno dei regali». «Io quando vinco. Per esempio una partita di calcio. Sono felicissimo. Sono felice da urlare dalla felicità». «Anche se la mia squadra del calcio vince, sono felice». «Se mi regalano qualcosa, sono felice. Se invece me la rubano, sono infelice. Se invece non mi regalano e non mi rubano niente, non sono niente». «A me dispiace perché io sono felice ma ci sono tanti bambini al mondo che non hanno da mangiare e neppure da bere e perciò…. Perciò non sono certamente felici. Anzi, stanno male, malissimo. Allora io, anche se potevo essere felice, non lo sono». «Io sono felice quando qualcuno viene a casa mia a trovarmi e noi giochiamo insieme e non bisticciamo: sono felicissimo». «Io sono felice quando io, i miei genitori e mio fratello facciamo delle cose insieme, per esempio una gita o una visita a un castello o a una città. Questo perché a me piace molto fare le cose insieme alla mia famiglia perché siamo tutti insieme, perché mi sento protetto». «Per me la felicità è come un risveglio che prima dormivi e dopo ti accorgi che sei felice». «Io mi sento felice quando racconto una cosa che ho fatto e tutti mi ascoltano». «Io sono felice quando faccio sport perché ho bisogno di muovermi». «Se io non sono arrabbiato, di solito, io sono abbastanza felice, mi sembra…». «A me sembra che non sono mai felice, altrimenti lo saprei…», «Per me la felicità è quando posso fare quello che voglio». «Io sono felice quando mi innamoro». «Io sono felice quando gli altri sono gentili con me».

 

 

 

Mi fate una metafora? Mi dite secondo voi la felicità a cosa assomiglia?

«A una vacanza». «A un viaggio avventuroso». «Per me la felicità è come un cartone animato bellissimo». «Per me… Per me è la tua pizza preferita». «È come un giardino fiorito». «Secondo me la felicità assomiglia a un sogno bellissimo». «È come una spiaggia con il sole, in estate». «Per me invece è come un lago che ci puoi nuotare dentro e non hai paura di sporcarti, di bagnarti, di prendere freddo, perché l’acqua è calda». «Non lo so. Io ci penso, ci ho pensato, ma non lo so a cosa assomiglia. Forse… Forse a una coperta? A una palla? Non lo so». «Per me la felicità assomiglia a tutto quello che ti piace». «È come una canzone allegra che ti viene voglia di cantare».

 

Giuseppe Caliceti

Giuseppe Caliceti è un maestro elementare che insegna a Reggio Emilia da oltre trent’anni. È autore di numerosi libri per bambini, ragazzi e adulti. Nel 2003 ha vinto il premio di narrativa Elsa Morante L’Isola di Arturo. È l’inventore e il responsabile del servizio comunale Baobab/Casa della letteratura italiana per ragazzi di Reggio Emilia, che da oltre quindici anni fa incontrare i più importanti autori italiani con classi di studenti delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado e dell’università. E’ il papà di Gioia Sofia.

 

 

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