LA GALLERIA BORGHESE A ROMA
LUIGI VALADIER ( ROMA, 1726- 1785 )—87 PEZZI ALLA GALLERIA BORGHESE–DAL 30 OTTOBRE 2019 AL
2 FEBBRAIO 2020
Valadier. Splendore nella Roma del Settecento
FONTE BATTESIMALE, SANTA MARIA MAGGIORE, ROMA–Opera propria
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DETTAGLIO DEL FONTE BATTESIMALE, SULLO SFONDO L’ ” ASSUNZIONE ” DEL BERNINI
Biografia
Figlio di Andrea Valadier, argentiere provenzale trasferitosi a Roma nel 1714, Luigi Valadier fu padre degli argentieri Filippo, Tommaso e Luigi nonché del celebre architetto Giuseppe Valadier. Egli iniziò la propria carriera nella bottega paterna sita in via del Babuino a Roma, sostituendo poi il padre nella direzione dei lavori nel 1759. Orafo di fiducia di diversi papi dal 1769, lavorò anche per diversi committenti altolocati italiani e stranieri, come l’Elettore Carlo Teodoro di Baviera (per cui eseguì un centrotavola con la riproduzione in argento della Colonna Traiana) e Enrico Benedetto Stuart, duca di York e cardinale.
FAUNO DEL – http://hdl.handle.net/10934/RM0001.COLLECT.25306
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Oltre a queste opere, Pio VI gli commissionò un prezioso calice di lapislazzuli che donò al re Stanislao II Augusto Poniatowski o ancora una grande specchiera in argento per Palazzo Chigi a Roma. Nel 1770 eseguì il grandioso altare maggiore del Duomo di Monreale, nei pressi di Palermo, con un ricco e raffinatissimo corredo liturgico.
Sala delle Nozze Aldobrandini (Musei della biblioteca Apostolica Vaticana), esposizione temporanea (dicembre 2013) e collezione permanente–Cammeo della caccia al cinghiale, età imperiale, con integrazioni di luigi valadier del 1779, da Louvre, collez. card carpegna.JPG
Nel 1785 la sua esistenza si chiuse tragicamente: durante la lavorazione dell’attuale campanone della Basilica di San Pietro, del diametro di mt. 2.30 in peso di 10 tonnellate. Luigi, che non era un fonditore di campane, la vigilia della fusione si suicidò gettandosi nel Tevere. Studi compiuti sui libri dei conti suggeriscono che il movente fosse una situazione economica disastrosa, derivante dal fatto che Valadier pareva essersi unito in affari con un socio che pretendeva il 24% degli incassi annui.
DISEGNO PER UN PORTA RELIQUIE IN ORO E ARGENTO PER UN VESCOVO-Creator:Anonymous, Italian, first half of the 18th centuryCreator:Luigi Valadier – Questo file è stato donato a Wikimedia Commons come parte di un progetto del Metropolitan Museum of Art di New York
È facile, quindi, pensare allo stato di indigenza nel quale doveva trovarsi l’artista, tenuto conto, inoltre, dei costi elevati dei materiali impiegati e del fatto che ” i personaggi potenti che commissionavano le opere non avevano fretta di saldare i propri conti ” (Gonzales-Palacios).
DISEGNO-PROGETTO PER UN PICCOLO PUGNALE–Creator:Luigi Valadier –DAL MET
La colata venne poi portata a termine da suo figlio Giuseppe.
ANSA.IT — 28 OTTOBRE 2019–15,56
TESTA DI DIONISIO — Creator:Luigi Valadie–FILE DAL MET
Valadier, sfarzo e meraviglia nel ‘700
Courtesy of Alberto di Castro, Piazza di Spagna, Rome (n. 181)
Alla Galleria Borghese 87 opere del grande artista innovatore
European sculpture in the Art Institute of Chicago
Sala delle Nozze Aldobrandini (Musei della biblioteca Apostolica Vaticana), esposizione temporanea (dicembre 2013) e collezione permanente
Cathedral of Monreale
Table by Luigi Valadier, Rome, 1773, porphyry, marble, alabaster, gilt bronze – Galleria Borghese – Rome, Italy.
Italian, Rome; Candelabra; Metalwork-Gilt Bronze–UNA COPPIA DI CANDELABRI A CINQUE LUCI
Creator:Luigi Valadier Creator:Lorenzo Cardelli -IL FILE DONATO DAL MET
LO STESSO RAVVICINATO
(ANSA) – ROMA, OCT 28 – E’ un percorso di sfarzo e meraviglia, ma anche la testimonianza della nascita e dell’affermarsi del neoclassicismo, quello offerto da “Valadier.
Sala delle Nozze Aldobrandini (Musei della biblioteca Apostolica Vaticana), esposizione temporanea (dicembre 2013) e collezione permanente—Gruppo del trionfo di bacco, età giulio claudia con altri cammei di età imperiale e montature di l. valadier del 1780, da Louvre
VISTO PIU’ DA VICINO
DETTAGLIO
Splendore nella Roma del Settecento”, la monografica dedicata dalla Galleria Borghese a Luigi Valadier, orafo, argentiere e bronzista, uno dei più grandi artisti che proprio nel museo capitolino diedero prova di talento e creatività. Curata dalla direttrice Anna Coliva e in programma dal 30 ottobre al 2 febbraio, la mostra presenta 87 opere di Valadier (concesse da importanti istituzioni internazionali e da collezioni private), tra sculture sacre e arredi liturgici, argenti profani, bronzi, arredi da tavola, metalli dorati con marmi e pietre dure e una selezione di disegni per documentare la vastissima produzione dell’artista, il successo anche internazionale della sua carriera e, insieme, la sua maestria nell’utilizzare tecniche e materiali diversi.
Sala delle Nozze Aldobrandini (Musei della biblioteca Apostolica Vaticana), esposizione temporanea (dicembre 2013) e collezione permanente
LO STESSO PEZZO RAVVICINATO –STESSO FOTOGRAFO
Park of Château de la Malmaison in Rueil-Malmaison, Hauts-de-Seine department in France.
Difficile immaginare un luogo più adatto della Galleria Borghese per celebrare una figura come quella di Valadier: l’artista infatti fu di fondamentale importanza per realizzare quel rinnovamento della Villa voluto nella seconda metà del ‘700 dal principe Marcantonio Borghese e affidato all’architetto Antonio Asprucci. (ANSA).
Museo di Roma a Palazzo Braschi. Ritratto di Caterina Valadier (moglie di Luigi Valadier) con i figli; a sinistra Giuseppe, il futuro architetto, a destra la femmina, Maria Clementina. La falce di luna nei capelli della bambina e la cetra nelle mani del maschietto rinviano al modello mitologico classico di Latona con i figli Apollo e Diana (Giuseppe Bottani, circa 1766)