883 –come mai –dedicata a Roberto Rododendro ::: ” come mai, ma chi sarai… “, abita da anni e anni a roma, ha studiato a Urbino, ha un’innamorata quasi nella ex jugoslavia, si ricorda delle lotte di Torino…
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…e mi ricordo ti tante altre cose , forse perchè ho vissuto. 🙂
” Confesso que eu vivi “, come il titolo dell’autobiografia di Neruda…ciao, un abbraccio–Ma certo che hai vissuto, come molti arrivati alla politica intorno al’68 o prima, che hanno capito che ” primo bisognava vivere ” e poi studiare, poi lavorare, poi amare… ma il primo era sempre il comandamento di fondo, ciao ancora…farei come Giulietta, senza balcone, passerei la sera a dirti ciao…
forse più come Rossana ….
“Solo l’intensità del corpo riesce a far sparire la sensazione di fugacità della vita,l’angoscia della morte. La sola cosa che vince la morte è vivere qualche minuto senza nessuna filosofia, senza nessuna morale, non più animali nobilitati dal soffio divino, ma solo e semplicemente animali.”
Alicia Gimenez Bartlett
Disperazione
Questa notte non ci sei
ci sono tutte le puttane del mondo
Sta zitta!
Con occhi di vetro
guardami
trasparenti e lucidi
Apri le gambe
e sappimi amare
come fanno gli animali
fino a perdersi.
1986
p.s. nel ’64 inteso come 1964 ero militare a Cuneo ( dove, dopo Toto. imparai le lingue e, credo, dato inizio al primo sciopero della storia nelle forze armare italiane – fatto storicamente sconosciuto perchè altrimenti, sarei uscito ieri dal carcere di Gaeta 🙂 )
Nel 1965 ero a studiare ( per un anno) a Torino e abitavo in via Vittorio Emanuele, se non sbaglio…
E ti chiederai: ma come, prima a Urbino e poi a Torino?
Magari prima o poi saprai anche questo !
Nel ’66 a Roma.
Ma forse sbaglio un po’ le date, bah?
Il grande privilegio delle donne, in quel periodo, era di essere escluse dalla leva militare. Non so se sarei sopravvissuta.
e poi avete fortemente voluto quel “privilegio” 🙂