la nostra cara Donatella…
IL REGISTA ROMAN POLANSKI AL FESTIVAL DI VENEZIA– è nato a Parigi il 18 agosto 1933
Non c’entra niente. ma…
Ieri abbiamo visto il film ” L’ufficiale e la spia”, di Roman Polanski, che riprende e approfondisce il famoso caso Dreyfus. Inizia con la terribile “degradazione ” dell’ufficiale, accusato di essere una spia dei tedeschi. Alla fine dell’Ottocento in Francia, come in molta parte d’Europa, si sviluppa un forte sentimento antisemita, che fornisce l’esca per la rovina dell’ufficiale di origine ebrea, condannato all’ergastolo sull’isola del Diavolo, uno scoglio in mezzo all’oceano. A quella cerimonia di umiliazione è presente il maggiore Georges Picquart, che viene promosso a capo della stessa unità di controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Picquar è uno che ama l’esercito, ma ama egualmente la verità. Mano a mano scoprirà le falsità che sono state imbastite contro l’ufficiale di origine ebraica e subirà a sua volta una terribile persecuzione, per tenere nascosta la vera e propria falsificazione di documenti che dovevano rimanere segreti. Picquart arriverà ad essere imprigionato con false accuse, ma alla fine il suo coraggio e la sua fermezza faranno sì, con l’aiuto della stampa, che la verità venga fuori.
SIAMO NEL 1898–
” Il giorno dopo, sempre su «L’Aurore», appare la celebre «Petizione degli intellettuali», che reca tra i firmatari metà dei professori della Sorbona e numerosi artisti, come Gallè, l’artista del vetro, Manet, Jules Renard, André Gide, Anatole France. Molti giovani brillanti della Parigi di fine secolo – tra i quali Marcel Proust e il fratello Robert, con gli amici Jacques Bizet, Robert des Flers – si impegnano a far firmare il manifesto, nel quale si dichiarano pubblicamente dalla parte di Zola e quindi di Dreyfus ” ( WIKIPEDIA )
EMILE ZOLA NEL 1875