OTTO DIX — I GIOCATORI DI CARTE — 1920 ++ NUOVA GALLERIA NAZIONALE DI BERLINO — link al fondo

dix, giocatori di skat, 1920

Otto DixInvalidi di guerra giocano a carte, 1920, olio su tela con collage, cm 110 X 87. Berlino, Neue Nationalgalerie

Uno dei primi dipinti di Dix del dopoguerra, che mostra la dura realtà della Germania di Weimar nello stile del movimento New Objectivity , è The Skat Players dipinto nel 1920.

Dopo la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale, giorno per giorno la vita si trasformò in un’esibizione grottesca di membri mutilati, scioccati dalle bombe e depravati della società.

L’artista ha voluto fare una chiara dichiarazione riguardo al danno e alla distruzione che la guerra può fare alla società, trattando la questione in modo distaccato, mostrando sia un atteggiamento satirico che un lato serio delle cose.

In questo dipinto, Dix presenta la guerra come una scommessa, un gioco di carte tra i soldati storpi e deformi, esprimendo la nuova realtà scioccante di quel tempo. Tre soldati sfigurati rappresentano il nuovo stereotipo della Repubblica di Weimar: i veterani di guerra disoccupati e miserabili che vengono eliminati dalla società della classe lavoratrice dopo aver prestato servizio per il loro paese. Senza uno scopo o un posto nella vita, visto solo come un segno della sconfitta tedesca, l’unica cosa rimasta per i veterani è giocare a carte e passare il tempo con i compagni soldati. Oltre a dare forma al terrore, Dix ha dipinto questo quadro per illustrare gli effetti disumanizzanti che una guerra ha sulle persone, spogliandole di tutti i loro sensi, mentre i personaggi sono ritratti sordi, ciechi, bruciati e paralizzati.

Il fatto che i soldati abbiano delle toppe e numerosi dispositivi ausiliari manda lo spettatore nell’era della guerra industrializzata. Le protesi, gli apparecchi acustici e gli occhi di vetro raffigurano l’uso improprio della tecnologia e del progresso industriale per i soldati disabili nella guerra.

Per aggiungere un tocco personale all’opera d’arte e mostrare una visione personale della questione, Dix ha lasciato un piccolo autoritratto all’interno del dipinto accanto a una lista di carta ( cartiglio ) che dice che unterkiefer prothese marke Dix che significa “marchio di protesi per la mascella inferiore Dix”.

Il fatto interessante è che Dix ha lasciato questo segno sul soldato che aveva una decorazione di croce di ferro, una medaglia che è stata assegnata all’artista stesso durante la guerra, mostrando quindi empatia con i suoi soggetti e identificandosi con loro.

Invalidi di guerra giocano a carte di Otto Dix

il quadro ingrandito

Berlino, Neue Nationalgalerie

La Neue Nationalgalerie (Nuova galleria Nazionale) di Berlino è dedicata all’arte moderna e contemporanea. Si trova nell’area del Kulturforum, vicino a Potsdamer Platz.

Storia ed architettura La decisione di costruire la Neue Nationalgalerie venne presa dalle autorità di Berlino Ovest negli anni ’50. In seguito alla separazione delle due Germanie dopo la seconda guerra mondiale, le collezioni della Nationalgalerie erano infatti andate in gran parte disperse, la città decise quindi di ricreare un museo dedicato all’arte del 20° secolo che sarebbe poi diventato l’attuale Neue Nationalgalerie. Il museo è ospitato in un celebre edificio, completato nel 1968 su progetto di Ludwig Mies Van Der Rohe.

L’architettura del museo è ispirata a quella di un progetto, mai realizzato, che Mies Van der Rohe concepì per il quartier generale del produttore di rum Bacardi a Cuba, ed è anche molto simile ad un altro edificio non realizzato disegnato da Mies per il museo Schäfer a Schweinfurt, in Germania.

L’edificio è formato da grande padiglione vetrato di 2600 metri quadrati coperto da un imponente tetto piano a pianta quadrata supportato da 8 pilastri cruciformi. Il padiglione è “appoggiato” su un piano inferiore più grande che contiene gli spazi per la collezione permanente, uffici, depositi per le opere e un piccolo giardino.

Benché aspramente criticato all’epoca della sua realizzazione da chi lo vedeva come un “tempio eretto dall’architetto a se stesso” più che un vero museo, l’edificio della Neue Nationalgalerie è ancora oggi considerato un capolavoro dell’architettura moderna, e uno dei progetti più significativi della filosofia progettuale di Mies van der Rohe.

L’incarico del restauro dell’edificio è stato affidato all’architetto britannico David Chipperfield, ed è attualmente in corso. Il suo completamento è previsto per il 2018.

 

 

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La Neue Nationalgalerie e, sullo sfondo, la chiesa della St.-Matthäus-Kirche. Foto: Fabio Candido

 

 

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La Neue Nationalgalerie poco dopo la sua inaugurazione. Foto © Archiv Neue Nationalgalerie

 

 

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Dettaglio del tetto in acciaio della Neue Nationalgalerie. Foto: Andreas Levers

 

 

La collezione di arte moderna e contemporanea della Neue Nationalgalerie include, fra gli altri, opere di Pablo Picasso, Edvard Munch, Ernst Ludwig Kirchner, Otto Dix, Paul Klee, Max Ernst, Salvador Dalí, Francis Bacon, Gerhard Richter, Andy Warhol, Richard Serra, e Thomas Schütte, ma il patrimonio museale è arricchito costantemente con nuove acquisizioni anche di artisti contemporanei. L’edificio, nonostante le notevoli dimensioni della principale sala espositiva situata al piano rialzato, non è sufficientemente grande per esporre completamente una così rilevante collezione, di conseguenza le opere vengono presentate al pubblico a rotazione attraverso mostre temporanee. Grandi sculture di Henry Moore, Alexander Calder e Richard Serra sono esposte sulla terrazza allo stesso livello della sala espositiva mentre altre più piccole sono state collocate in modo permanente nello sculpture garden a piano terra.

 

 

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Foto: Andreas Levers

 

 

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Vista del piano terra verso il giardino di sculture. Foto: stephane333

 

 

Paul Klee Architektur painting 1923 Neue Nationalgalerie Berlin

Paul Klee: Architektur, 1923 (dettaglio), oilo su tela, © Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie / Jörg P. Anders

 

 

Immagine di copertina: Neue Nationalgalerie. Kulturforum. Berlino-Tiergarten, Potsdamer Straße 50. © Staatliche Museen zu Berlin / Maximilian Meisse

Neue Nationalgalerie Berlino Mies van der Rohe 1

Inexhibit

By RICCARDO BIANCHINI – 2019-04-19

 

https://www.inexhibit.com/it/mymuseum/neue-nationalgalerie-berlino-museo-di-arte-moderna/

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1 risposta a OTTO DIX — I GIOCATORI DI CARTE — 1920 ++ NUOVA GALLERIA NAZIONALE DI BERLINO — link al fondo

  1. Donatella scrive:

    Che bella questa architettura piena di luce.

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