ansa.it — 12 dicembre 2019 – 15,32 :: Piazza Fontana, Mattarella incontra parenti vittime: ‘Fu strappo lacerante’ ” “L’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole”. Secondo il capo dello Stato, fu “un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.

 

ansa.it — 12 dicembre 2019 – 15,32

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Piazza Fontana, Mattarella incontra parenti vittime: ‘Fu strappo lacerante’

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato a Palazzo Marino le vedove dell’anarchico Giuseppe Pinelli, Licia, e del commissario Luigi Calabresi, Gemma – VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato a Palazzo Marino le vedove dell’anarchico Giuseppe Pinelli, Licia, e del commissario Luigi Calabresi, Gemma. Mattarella partecipa alle commemorazioni per il 50/o anniversario della strage di Piazza Fontana. Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole“. Secondo il capo dello Stato, fu “un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.

 

 

video pubblicato dal Comune di Milano::  VIDEO DELLA CERIMONIA — 1 h circa

https://www.facebook.com/comunemilano/videos/515896952383501/?t=6

 

 

La strage di Piazza Fontana fu “uno strappo lacerante recato alla pacifica vita di una comunità e di una Nazione, orgogliose di essersi lasciate alle spalle le mostruosità della guerra, gli orrori del regime fascista, prolungatisi fino alla repubblica di Salò, le difficoltà della ricostruzione morale e materiale del Paese”.

“L’identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell’Agricoltura“, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Milano. “Ci troviamo a Palazzo Marino, luogo della democrazia della comunità milanese, contro il quale la ferocia di terroristi neofascisti tentò di replicare, undici anni dopo, la strage di Piazza Fontana”, ha aggiunto.

Ad accoglierlo fuori dal palazzo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana. Alcuni cittadini che erano dietro le transenne hanno applaudito e lui li ha salutati con la mano. Nella seduta straordinaria in aula interverranno il presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolé, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente Associazione Familiari Vittime piazza piazza Fontana, Carlo Arnoldi.

 

 

 

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7 risposte a ansa.it — 12 dicembre 2019 – 15,32 :: Piazza Fontana, Mattarella incontra parenti vittime: ‘Fu strappo lacerante’ ” “L’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole”. Secondo il capo dello Stato, fu “un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.

  1. Donatella scrive:

    Per la prima volta da parte delle autorità, in questo caso il Presidente Mattarella e il Sindaco di Milano, parlano della strage ideata e perseguita da una parte dello Stato ancora fascista in collegamento con organizzazioni internazionali. Anche la lapide messa dal Comune in Piazza Fontana indica gli esecutori della strage. Pinelli è stato dichiarato ufficialmente la diciottesima vittima.

  2. ROBERTO RODODENDRO scrive:

    Appunto. Pinelli, la 18° vittima. Se è una vittima è stato ammazzato da qualcuno. No, è “caduto” dalla finestra della questura di Milano di via Fatebenefratelli , dove lavorava il commissario Calabresi che di quel caso si occupo’ infilando in galera anche Pietro Valpreda, altro anarchico…

    Per me qualcosa non quadra.
    Vorrei un chiarimento ,ancora ora, dopo 50 anni: se Pinelli è una vittima, chi è il carnefice?

    • Chiara Salvini scrive:

      Questo non si saprà mai a meno che non parli, ma non parlerà dopo 50 anni sempre che sia vivo, qualcuno che era lì nella stanza…Comunque sia, il ” responsabile morale ” credo non possa essere che Calabresi visto che era al comando, pare che quando Pinelli è caduto il commissario fosse uscito dalla stanza per parlare con i superiori…Ma comunque sia…

  3. ROBERTO RODODENDRO scrive:

    escono sempre in quei momenti. Non si può venir coinvolti.
    Ho parlato una volta col commissario Calabresi, penso in quella stessa stanza. Una persona a modo …
    Avevo 26 anni, se non sbaglio, ero andato a tirar fuori mia sorella che dava un po’ di numeri, ma come darle torto?
    A Roma, pochi giorni prima i questurini erano entrati in un appartamento nel centro storico, zona via dei Giubbonari : stavamo chiacchierando. Non si sono neppure scusati.
    p.s. “entrati” : eufemismo 🙂

  4. Domenico Mattia Testa scrive:

    Sarebbe ora,a distanza di 50 anni,che si arrivasse a rendere pubblica la verità.Non basta parlare di depistaggio,ormai nella memoria e nella coscienza di ogni vero democratico.Non mi pare giusto accusare i singoli,se non si hanno le prove provate. La strage di Piazza Fontana rientra nella strategia della tensione,portata avanti dal 1948, per fermare l’avanzata del movimento operaio,della Sinistra.Per scelta politica degli Stati Uniti,della Destra neofascista,della Democrazia cristiana e dei Servizi segreti è invalso e praticato dal secondo dopoguerra il principio della “Conventio ad excludendum,altrimenti,conosciuto come Fattore K,ossia il PCI non doveva mai arrivare al potere in Italia. Sarebbe ora che tutti i documenti venissero desecretati.Il presidente della Camera Fico,come riconosce L.Castellina sul Manifesto,potrebbe dare concreti segnali
    in questa direzione. E’ tutto un sistema,confermato dal lungo elenco di stragi che va messo sotto accusa…

  5. ROBERTO RODODENDRO scrive:

    Esatto. Di fatto eravamo vassalli degli Stati Uniti. Loro avevano vinto la guerra e noi l’avevamo persa, loro ci avevano liberati dai fascisti che poi hanno un po’ ripulito e rimesso al loro posto. Poi l’Italia paese di confine tra ovest e est . Forse non ne siamo fuori (del tutto) neppure ora.

  6. ROBERTO RODODENDRO scrive:

    Mentre leggevo e scrivevo. Mentre in questi giorni vedevo immagini in Tv su fatti di 50 anni fa m’è venuta in mente una poesia ( o quel che è) scritta nella prima metà degli anni ’80 ( non so darle collocazione più precisa) su un fatto di cronaca che m’è rimasto fisso nel cuore o tra le costole. Il fatto era questo: un ragazzo si presenta alla porta di casa di un amico, gli aper la madre, lui chiede se c’è l’amico. La madre lo conosce bene, gli sorride e gli dice che è in camera sua. Il ragazzo entra nella stanza e ammazza l’amico con un colpo di pistola perchè l’amico risultava essere un traditore e , processato, era stato condannato.
    Un fatto terribile che non credo di essere riuscito a trasferire in questi versi che a me, però, rimangono nel cuore comunque:

    1982

    Avevi vent’anni
    e la paura della morte
    che scende dal cielo
    che cresce dalla terra

    che ti porta un amico
    col sorriso sulle labbra
    che ti porta un nemico
    con lo stesso sorriso

    Avevi vent’anni
    e sentivi la morte
    correrti a lato
    vedevi la vita
    fuggire col fiato

    Avevi vent’anni
    e non capivi perchè
    morire per sempre
    se poco hai vissuto.

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