REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO, BOLOGNA 19 GENNAIO 2020 :: Sardine a Bologna, “40mila in piazza: è svolta, si può cambiare l’esito del voto. In due mesi il clima politico è cambiato”

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 19 GENNAIO 2020

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POLITICA

Sardine a Bologna, “40mila in piazza: è svolta, si può cambiare l’esito del voto. In due mesi il clima politico è cambiato”

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Pienone al maxi evento ‘Benvenuti in mare aperto’. Mattia Santori, uno dei fondatori: “La nostra speranza è che queste piazze si traducano in partecipazione elettorale, in una presa di coscienza. Salvini in Emilia Romagna si gioca una grossa fetta del suo futuro politico. La vera domanda è che cosa succede se la Lega, data per favorita due mesi fa, dovesse perdere fra una settimana”. Poi annuncia: “Se alle regionali andrà bene ci daremo una struttura”

 

 

Le sardine, a una settimana dalle elezioni regionali in Emilia-Romagna, raggiungono e superano ampiamente l’obiettivo di portare in piazza a Bologna almeno 30mila persone.

E adesso la speranza diventa quella di stimolare una forte partecipazione al voto ma anche, dichiaratamente, di veder sconfitto il sovranismo di Matteo Salvini. “Si può arrivare da una piccola piazza a cambiare l’esito delle elezioni.

Il punto di svolta non è oggi ma tra una settimana, se saremo nello squadrismo digitale o se invece c’è un segnale di speranza“, avverte Mattia Santori, tra i fondatori del movimento, a margine del maxi evento ‘Benvenuti in mare aperto’. “Se il sovranismo che era dato per strafavorito, e che ha speso soldi e persone per questa elezione, fosse sconfitto, sarebbe un segnale importante.

Salvini si gioca una grossa fetta del suo futuro politico. La vera domanda è che cosa succede se la Lega, data per favorita due mesi fa, dovesse perdere fra una settimana. Diventerà un esempio in Italia e non solo”. Ma “un maggiore afflusso alle urne, una maggiore partecipazione al voto sarebbe già un gran risultato: la partecipazione è l’elemento cardine”.

Per ora si festeggia il successo della manifestazione, con “35mila-40mila persone” in piazza a “partita del Bologna è ancora in corso”, che aumentano ancora dopo la fine del match.

“E’ la dimostrazione del fatto che il buon senso, il parlar calmi può funzionare”.

No, però, alla trasformazione in partito: “Non è la direzione giusta. Purtroppo il dato di fatto è che se vuoi avvicinare gente alla politica il partito non aiuta. In ogni caso “quello che avverrà dopo dipenderà intanto dal voto alle Regionali. Se andrà bene ci daremo una struttura“.

Il concertone è stato aperto sulle note del nuovo inno, “Siamo sardine e siamo tante, siamo formiche col passo di elefante, siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce, il vento sta cambiando”.

Tante le sardine multicolor, il simbolo del movimento nato appena due mesi fa, sempre nel capoluogo emiliano-romagnolo, in piena campagna elettorale, e i cartelli contro l’odio, per l’ambiente o in difesa della democrazia.

“Riportare la gente nelle piazze è la prima vittoria“, ha detto Mattia Santori, tra i fondatori e portavoce delle sardine. “Non dobbiamo dimenticarci che fino a qualche mese fa il clima politico e sociale che c’era in Italia era completamente opposto a quello che c’è adesso. In qualche modo si è già ottenuto qualcosa”.

 

Il programma dell’evento è ricco di nomi e volti dello spettacolo e della musica, della cultura e della società civile, da Marracash ai Subsonica, da Pif agli Afterhours, da Makkox ai Modena City Ramblers.

“L’apparizione delle sardine è stata come un raggio di sole dopo che piove per un mese: uno respira”, ha detto Francesco Guccini in un video proiettato in piazza nel quale incontra i ragazzi fondatori del movimento. “Le sardine hanno dato voce a un mucchio di gente con cui la sinistra aveva perso contatto. Altro che ‘prima gli italiani’, ci sono anche italiani contrari a questi slogan, alla prepotenza e all’arroganza”.

Due mesi fa sul Crescentone a Bologna, in concomitanza con un comizio elettorale di Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni, si radunarono 11mila persone. Oggi sono state quattro volte tanto e non solo dalla Regione che il 26 gennaio andrà al voto per eleggere il nuovo governatore.

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QUALCOSA SU PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA :::

 

 

Piazza Maggiore durante una manifestazione di beneficienza.jpg

Ugeorge – Opera propria — PIAZZA MAGGIORE DURANTE UNA MANIFESTAZIONE DI BENEFICIENZA

Tango7174 – Opera propria

 

Scorcio notturno (lato Palazzo del Podestà)

Giuliani Claudio – foto mia

 

Piazza Maggiore: Palazzo d’Accursio e Palazzo del Podestà

Zolli – Opera propria

 

Piazza Maggiore, il Palazzo dei Banchi ed il portico del “Pavaglione”

wit – Flickr

 

 

 

 Piazza Maggiore (Piâza Mażåur in bolognese) è la piazza principale di Bologna, misura 115 metri in lunghezza e 60 metri in larghezza[senza fonte], ed è circondata dai più importanti edifici della città medievale. Il più antico è il Palazzo del Podestà, che chiude la piazza a nord; risale al XIII secolo ed è sormontato dalla Torre dell’Arengo, che suonando la sua campana chiamava il popolo a raccolta. A questo fu aggiunto in breve il Palazzo Re Enzo, sotto al quale si apre la volta a crociera di un quadrivio pedonale.

 

 

cosa è il CRESCENTONE ?

1934

Il “crescentone” di piazza Maggiore

 

 

E’ realizzata la pavimentazione sopraelevata di Piazza Maggiore, in granito bianco e rosa, volgarmente chiamata il “crescentone”, poiché dall’alto ricorda la forma della tipica focaccia bolognese.

 

:Il "crescentone" di piazza Maggiore Piazza Maggiore (BO) Piazza Maggiore dall La piazza Maggiore ripresa da una finestra del Palazzo comunale Piazza Maggiore da Palazzo d
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1 risposta a REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO, BOLOGNA 19 GENNAIO 2020 :: Sardine a Bologna, “40mila in piazza: è svolta, si può cambiare l’esito del voto. In due mesi il clima politico è cambiato”

  1. Donatella scrive:

    Viva Viva la Sardina
    che a noi è più vicina;
    viva viva il gran pallone
    perché sgonfia il gran buffone.

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