ANSA.IT — 23 DICEMBRE 2019 ::: Le foto scientifiche più belle del 2019. Secondo la classifica della rivista Nature

 

 

ANSA.IT — 23 DICEMBRE 2019

http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2019/12/23/prima-immagine-di-buco-nero-e-la-foto-scientifica-dellanno_591648ba-ca90-4057-b997-768f991632d6.html

 

 

Le foto scientifiche più belle del 2019

Secondo la classifica della rivista Nature

 

 

I ghiacciai della Groenlandia fotografati da un drone (fonte: Florian Ledoux)

 

 

La prima immagine mai realizzata di un buco nero (fonte: ETH Collaboration)

 

 

Una foca di Weddell addormentata fra i ghiacci (fonte: Ralf Schneider)

 

 

NOTA DEL BLOG::

 

Foche di Weddell in apnea

changehali – Diving Seal

La foca di Weddell (Leptonychotes weddellii (Lesson, 1826) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Phocidae.

Il suo nome deriva da quello di Sir James Weddell, navigatore e cacciatore di foche britannico che fu il primo a descriverle (1820). Le foche di Weddell sono molto diffuse nella regione circumpolare dell’emisfero australe e lungo le coste dell’Antartide. La popolazione stimata è di 800.000 esemplari intorno alle coste antartiche, colonie minori sono presenti nella Georgia del Sud, sulle isole Sandwich meridionali, sulle isole Shetland meridionali e sulle Isole Orcadi Meridionali.

La foca di Weddell ha il pelo di colore grigio acciaio con macchie biancastre o giallognole diffuse su tutto il corpo. Nella stagione estiva i colori tendono a schiarirsi mentre in inverno si scuriscono.

I maschi adulti misurano tra i 250 e i 290 cm di lunghezza, le femmine raggiungono i 330 cm. Il peso è compreso fra i 400 e i 600 kg.

 

 

Le onde d’urto prodotte dal volo supersonico (fonte: NASA)

 

 

 

Un pesce nella barriera corallina del Mar Rosso si affaccia da un anemone sbiancato (fonte: Morgan Bennett-Smith)

 

 

 

 

La traccia lasciata da una goccia di whisky evaporata (fonte: Stuart J. Williams)

 

 

 

Embrione di tartaruga (fonte: Teresa Zgoda & Teresa Kugler)

 

 

 

 

Ogni punto corrisponde a una cellula (fonte: Carly Ziegler, Alex Shalek, Shaina Carroll (MIT), Leslie Kean, Victor Tkachev e Lucrezia Colonna (Dana-Farber Cancer Institute)/Wellcome Photography Prize 2019)

 

 

 

Il braccio fratturato del baby orango Brenda (fonte: Sumatran Orangutan Conservation via ZUMA)

 

 

 

I protozoi ‘tromba’ (fonte: Igor Siwanowicz)

 

 

 

Il 2019 sarà ricordato senz’altro come l’anno della prima immagine mai ottenuta di un buco nero, ma tra le fotografie scientifiche più belle dell’anno la rivista Nature ne ha selezionate alcune che sono il simbolo del cambiamento climatico in corso, come quella dell’assottigliamento dei ghiacci in Groenlandia, scattata con l’aiuto di un drone da Florian Ledoux, quella di una foca di Weddel che dorme tranquillamente e quella del pesce che fa capolino da un anemone di mare sbiancato nella barriera corallina del Mar Rosso

Spettacolari, poi, le immagini scattate grazie alle nuova tecniche oggi disponibili, come quella in falsi colori delle onde d’urto dell’aereo supersonico T-38 Talon, riprese dalla Nasa da un altro aereo e che aiuteranno a progettare aerei supersonici meno rumorosi; suggestiva anche l’immagini di un embrione di tartaruga i cui dettagli sono stati evidenziati grazie alla fluorescenza e quella di organismi unicellulari la cui forma ricorda quella di una tromba, vincitrice del secondo premio della Nikon Small World Photomicrography Competition, ottenuta da Igor Siwanowicz, del Janelia Research Campus di Ashburn, con un ingradimento di 40 volte.

Tra gli scatti realizzati nel mondo dell’infinitamente piccolo, Nature segnala anche l’immagine di un cerchio cellulare multicolore realizzata dai ricercatori del Massachussets Institute of technology e del Dana-Farber Cancer Institute e nella quale ogni puntino rappresenta una delle circa 100.000 cellule del macaco rhesus e ogni colore i diversi tessuti.

Arriva dallo spazio la bellissima foto della navetta russa Soyuz, fotografata dalla Stazione Spaziale Internazionale dall’astronauta  Christina Koch: a bordo della navetta c’era la collega  Jessica Meir, con la quale avrebbe affrontato la prima passeggiata spaziale tutta al femminile.

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1 risposta a ANSA.IT — 23 DICEMBRE 2019 ::: Le foto scientifiche più belle del 2019. Secondo la classifica della rivista Nature

  1. Donatella scrive:

    Stupende le immagini, che ci regalano un mondo bellissimo e sconosciuto. La foto della foca addormentata ci rinnova un senso tenero di protezione verso un mondo sconosciuto di cui noi siamo parte.

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