+++ ETTORE LIVINI :: E Lisbona mette in regola tutti i migranti nel Paese :: “Così potranno curarsi” — REPUBBLICA DEL 30 MARZO 2020 –pag. 19

 

 

REPUBBLICA DEL 30 MARZO 2020 –pag. 19

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LA STORIA

E Lisbona mette in regola tutti i migranti nel Paese “Così potranno curarsi”

di Ettore Livini

Migliore meta turistica del mondo - Portogallo

LISBONA-FONTE WIKIPEDIA

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Il governo socialista portoghese di Antonio Costa ha deciso di regolarizzare fino al primo luglio tutti i migranti presenti nel Paese (compresi quelli ancora in attesa di risposta alla richiesta di soggiorno) trattandoli come residenti, per «consentire a tutti l’accesso ai servizi pubblici durante l’epidemia di coronavirus». Basterà certificare di aver fatto la domanda per poter usufruire della sanità pubblica, beneficiare del sistema di welfare domestico, aprire conti bancari e stipulare contratti di affitto. «In una situazione straordinaria come questa i diritti dei migranti vanno garantiti e le persone non devono essere privati dei diritti di base solo perché in attesa di un documento», ha spiegato Claudia Veloso, la portavoce del Ministero dell’Interno.

Non è chiaro quanti saranno gli stranieri interessati dal provvedimento. Nel 2019 in Portogallo risiedevano 580mila immigrati e solo lo scorso anno hanno ottenuto il diritto di cittadinanza in 135mila. Brasiliani soprattutto, ma anche romeni, ucraini e cinesi. Il governo ha deciso anche di chiudere da oggi tutti gli uffici che si occupano di pratiche per la regolarizzazione con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi di contagio.

Lisbona e tutto il Paese sono oggi in una situazione di blocco simile a quella italiana. Il Portogallo è stato travolto dal Covid a inizio di marzo, dieci giorni circa dopo l’Italia, e ha registrato da allora 5.962 positivi (cresciuti ieri del 15%) e 119 morti. Il premier Antonio Costa è schierato al fianco di Giuseppe Conte e delle altre nazioni Ue che hanno chiesto formalmente al Consiglio europeo di varare i coronabond. Ed è stato proprio lui a dare la risposta più dura – creando un incidente diplomatico tra nord e sud del continente – al ministro delle Finanze olandese Woepke Hoeckstra. Reo di aver chiesto un’indagine sul motivo per cui una serie di Paesi europei non hanno margini finanziari sufficienti per gestire la pandemia. «Dichiarazioni ripugnanti e senza senso – l’ha fulminato Costa -. Sono proprio queste meschinità che minano lo spirito europeo». Lisbona, uscita da tempo dalla sorveglianza della Troika e forte di un’economia cresciuta del 2,2% lo scorso anno, ha già avviato una serie di misure straordinarie per affrontare lo tsunami del contagio.

Il ministro delle Finanze lusitano (e presidente dell’Eurogruppo) Mario Centeno ha stanziato 9,3 miliardi – il 4,3% del pil – per sostenere i lavoratori e le aziende a corto di liquidità. E a stretto giro di posta ha dato via libera a un altro decreto che sospende per sei mesi il pagamento di tutte le rate sui prestiti, rinviando a fine settembre quelli in scadenza nel prossimo semestre. Misure che da sole non basteranno a salvare il paese dalla recessione. Per la banca centrale, la crisi brucerà infatti tra il 3,7% e il 5,7% del pil lusitano.

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1 risposta a +++ ETTORE LIVINI :: E Lisbona mette in regola tutti i migranti nel Paese :: “Così potranno curarsi” — REPUBBLICA DEL 30 MARZO 2020 –pag. 19

  1. Donatella scrive:

    Meno male che c’è il Portogallo, con il suo governo.

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