La puntata di “Questo e altro” (RSI- marzo 1978 ) dedicata a Robert Walser.
Con Roberto Calasso, Claudio Magris, François Bondy, Giovanni Mariotti
nota del blog :::
CLAUDIO MAGRIS NASCE A TRIESTE NEL 1939 –sembra più giovane nel filmato…
In questo intervento riassume un po’ quello che dice in questi due scritti:
- Nelle regioni inferiori : Robert Walser. pp. 165-177 di ” L’anello di Clarisse “, Einaudi Tascabili
- ” Le spoglie del poeta “, pp. 175-180, Garzanti, gli Elefanti, Saggi
Entrambi sono da leggere se vi svagano le letture di autori che scrivono bene, dicono cose sensate e vi schiudono orizzonti che non sono proprio sotto casa…
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Molto bello sentire i vari commenti. La commemorazione si chiude con due citazioni, ne riporto una da una poesia “. . . a nessuno auguro di essere me, solo io sono in grado di sopportarmi. Sapere tante cose, aver visto tante cose e dire un tale nulla, un tale nulla.”
Nella conversazione viene citato Elias Canetti che dice che occorre scoprire in Walser ciò che tace, secondo Canetti Walser tace l’angoscia, tace la follia, e io aggiungerei la fuga dalla vita che intravede come se fosse davanti ad una porta che sta per aprirsi, la vita sciolta dice Magris, non già indurita. Una porta che non vuole o non può aprire. Come se si fosse sempre tenuto a margine, senza mai crederci o decidere di entrare. Come se non avesse mai creduto né a se stesso né al mondo che non ha più gerarchia né connessione.
Si rimane incantati dal suo andare solitario, discreto, intimo, direi spirituale e anche vuoto.
Infinitamente grazie del commento che è un vero con-tributo…ciao cara, ch. per il blog