” I GRANDI MAGAZZINI “, FILM COMPLETO IN ITALIANO DI CASTELLANO & PIPOLO, 1986 — –1.50.36 ++ trama e personaggi + critica da my movies

 

Grandi magazzini (1986).jpg

CAST DE  ” I GRANDI MAGAZZINI “

 

 

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https://www.youtube.com/results?search_query=grandi+magazzini+film+completo

 

 

  • Enrico Montesano: Evaristo Mazzetti
  • Michele Placido: direttore
  • Nino Manfredi: Marco Salviati
  • Lino Banfi: Nicola Abatecola
  • Paolo Villaggio: detenuto Turati
  • Renato Pozzetto: Fausto Valsecchi
  • Christian De Sica: Antonio Borazzi
  • Massimo Boldi: Corrado Minozzi
  • Gigi Reder: detenuto Nardini
  • Teo Teocoli: Armando Venturini
  • Heather Parisi: cliente miope
  • Leo Gullotta: Simoni, agente di Salviati
  • Paolo Panelli: padre di Evaristo Mazzetti
  • Alessandro Haber: Umberto Anzellotti
  • Laura Antonelli: Helèna Anzellotti
  • Gianni Bonagura: ingegner Gruber
  • Claudio Botosso: Roberto
  • Ornella Muti: se stessa / commessa Luisa
  • Massimo Ciavarro: De Rossi / figlio di Gruber
  • Simonetta Stefanelli: signorina Marisa Romano
  • Ugo Bologna: dottor Tucci
  • Victor Cavallo: signor Carotti
  • Franco Fabrizi: ingegner Zambuti
  • Rosanna Banfi: Assunta Abatecola
  • Mattia Sbragia: dottor Baldini
  • Bruno Di Luia: l’esattore di Puccio
  • Luciano Bonanni: se stesso
  • Sabrina Salerno: ragazza con l’impermeabile

 

 

Trama

All’interno dei Grandi magazzini (G.M.) si intrecciano vari personaggi e storie.

Evaristo Mazzetti è un addetto alle pulizie dei Grandi magazzini. Per fare un favore all’amico De Rossi accetta di sostituirlo come commesso al reparto sanitari, non sapendo che l’uomo deve 30 milioni a uno strozzino di nome Puccio e che in realtà De Rossi altri non è che il figlio dell’ingegner Gruber, proprietario dei G.M. Nell’arco della giornata Evaristo riceve più volte la visita dell’esattore mandato da Puccio a riscuotere il debito: questi, ad ogni apparizione, gli provoca svariate fratture alle ossa. Il caso poi vuole che Helèna, moglie del dottor Umberto Anzellotti capo del personale, abbia scoperto che il figlio di Gruber lavora sotto falso nome come commesso al reparto sanitari. Rivelata la cosa al marito, la donna lo induce a credere che tale figlio sia proprio Mazzetti; così tra un invito a pranzo e un tentativo di seduzione da parte della donna, si combina un incontro col padre di Evaristo. L’arrivo a sorpresa dell’ingegner Gruber porta ad altri equivoci che causano il licenziamento di Evaristo, finché questi non viene reintegrato dallo stesso De Rossi, che nel frattempo ha saldato il debito di gioco.

Il direttore dei GM, dispotico e concentrato sempre e solo sul lavoro, dopo aver trattato con freddezza per tutto il giorno la sua segretaria, la signorina Romano, a fine giornata si ravvede invitando la donna a cena.

Corrado Minozzi è l’addetto alla sorveglianza dei Grandi magazzini. Richiamato all’ordine dal direttore per negligenza, promette che non si farà scappare più di un ladro, ma nel corso della giornata prima si fa rubare sotto gli occhi una bicicletta da un taccheggiatore, poi una radio, un abito femminile e per finire si lascia scappare una coppia che non compra mai niente ma ruba i carrelli.

Fausto Valsecchi è un addetto alle consegne a domicilio dei Grandi magazzini. Durante la giornata, vessato dal capo spedizioniere, si trova coinvolto in diverse situazioni: una portiera non gli permette di usare l’ascensore per trasportare un televisore, un alano finisce per assalirlo, una vedova inconsolabile vorrebbe trattenerlo a pranzo e una coppia di coniugi rissosi lo coinvolge in una lite. A fine giornata accetta l’offerta di un ingegnere omosessuale, a cui ha fatto l’ultima consegna, di prendere il posto del suo compagno Mimì che lo ha abbandonato, vendicandosi del suo capo spedizioni.

Nicola Abatecola è un mendicante, con una gamba finta, che insieme alla figlia Assunta, fa il suonatore ambulante all’ingresso dei Grandi magazzini; nonostante la sua situazione Nicola non si compiange anzi sorride alla vita, vendendo ai clienti dei G.M. quella che lui definisce una merce rara, l’allegria, e riesce anche a ottenere un lauto obolo dal direttore.

Marco Salviati è un attore sul viale del tramonto, alcolizzato e in difficoltà economiche. Accetta l’offerta del suo agente Simoni di girare uno spot per i Grandi magazzini per un milione di lire di paga. Durante le riprese Salviati cerca continuamente di bere alcolici di nascosto, fino ad ubriacarsi di champagne nella sala riunioni. Riportato sul set dal segretario di produzione Bonanni, fa imbestialire il regista cambiando continuamente la battuta. Per salvare la faccia all’amico, Simoni ottiene di fargli girare lo spot senza pellicola, promettendo al regista di trovare poi un sostituto gratis; Salviati stavolta recita lo spot alla perfezione, ma quando gli viene chiesto di girarne un altro per sicurezza si rifiuta, facendo poi il nobile gesto di offrire champagne alla troupe con la paga.

Antonio Borazzi è un borgataro di Cantalupo in Sabina, fortunato vincitore di un buono acquisto da spendere ai G.M., per l’ammontare di 500 000 lire. Affidato alla signorina Carla Marchi per la scelta della merce, dopo aver trascorso l’intera giornata nei G.M. non riuscendo a trovare merce che gli permetta di spendere la somma precisa da lui vinta, alla fine opta per una notte con l’avvenente commessa.

Turati e Nardini sono due detenuti per truffa che appena usciti di galera cercano di mettere in atto un raggiro ai danni dei G.M., spacciando uno di loro per un robot umanoide di produzione tedesca che vorrebbero vendere al responsabile degli acquisti dottor Tucci. Costui però decide di far esaminare l’articolo ad un esperto in marketing per ragazzi, il figlio Carletto, che sottopone Turati ad ogni serie di test.

Roberto, commesso dei G.M., è perdutamente innamorato di Ornella Muti, a cui scrive ogni giorno. A sorpresa proprio l’attrice compare ai G.M., per conoscerlo e per convincerlo che la donna adatta a lui è la sua ex fidanzata Luisa. Poco dopo Roberto si accorge di aver sognato, ma decide di seguire comunque il consiglio della Muti e torna con Luisa, che casualmente è identica alla nota attrice.

Una cliente molto miope perde le lenti a contatto e si smarrisce nei G.M.; dopo mille peripezie alla fine crede di avercela fatta a tornare a casa, ma in realtà la camera da letto in cui si trova è all’interno del reparto arredamento.

Inoltre sono presenti altre storie e sketch vari. Un commesso guardone paga un addetto alle caldaie per poter vedere sotto la gonna delle clienti che entrano in negozio attraverso una grata, facendogli anche alzare la gonna come a Marilyn Monroe nel film Quando la moglie è in vacanza. Un commesso addetto alla vestitura dei manichini scambia una donna in carne ed ossa per un manichino lasciandola a petto nudo. Una commessa del reparto di cosmetici prova dei rossetti sulla propria mano per mostrarli a una cliente, che se ne va senza comprare nulla. Alla fine si scopre che la commessa ha testato i rossetti su una mano artificiale.

Un cliente prova un’auto giapponese a comandi vocali e finisce per mandarla a quel paese perché parla troppo. L’auto le risponde a tono. Una cliente intervistata per la pubblicità del detersivo Push si lamenta perché la camicetta bianca prima di essere lavata era blu. Un cliente pieno di punture sul viso chiede un insetticida contro le vespe e un commesso gliene mostra uno che fa crollare al suolo uno scooter omonimo. Un cliente di colore chiede alla reception dov’è la “fiera del bianco” (i saldi post-natalizi sulla biancheria, grande classico di quel periodo). Una signora prende una confezione di profilattici dicendo che così il fidanzato di sua figlia potrà dargli la prova d’amore. La figlia, bruttissima, si gira e dice alla madre di non avere un fidanzato.

Nella versione integrale compare anche una parodia dello spot del Tartufone Motta, molto trasmesso in quegli anni, stavolta usando il pregiato vegetale; Sempre nella versione integrale, una commessa testa il funzionamento di alcuni prodotti, tra i quali un phon e un vibratore. Un cliente vuole comprare un giaccone di montone rovesciato e il commesso gli presenta una pecora viva. Nella versione integrale del film altri clienti chiedono vestiti simili e il commesso mostra a tutti la stessa pecora. Quando Un cliente chiede una pecora, lui dice che non ne ha più.

 

 

 Critica di my movies

Una lunga serie di gag fa da ossatura a un film tutto sommato slegato e solo a tratti divertente. In una stravagante giornata ai grandi magazzini si incontra tutta una serie di macchiette più o meno riuscite nonostante l’impiego di un cast “tutte stelle”, nel quale ricordiamo in piccole apparizioni Nino Manfredi, Laura Antonelli, Michele Placido, Lino Banfi, Christian De Sica, Ornella Muti, Massimo Boldi, Paolo Panelli.

 

 

Onesto film d’intrattenimento Valutazione 3 stelle su cinque

di giulio andreetta

Di certo non si può parlare per questo film di un capolavoro, tuttavia, a distanza di qualche tempo, la pellicola si è impressa nella mia memoria in modo abbastanza solido. In effetti l’idea germinale è buona: evitare una narrazione consequenziale, infatti, permette agli attori di essere più liberi nei loro numeri comici. Di certo balzano subito agli occhi i nomi degli attori scritturati. Villaggio, Pozzetto, Montesano, Manfredi, Muti, Placido, Banfi e molti altri. In effetti la recitazione, nel complesso, è buona. Ma, cosa ancora più importante per questo film è il suo valore storico: è un documento di un’Italia che non c’è più. Quei mitici anni ’80 sono finiti, ormai, e penso che molti potranno vivere un momento di nostalgia e malinconia a ricordare quel periodo. Dal punto di vista tecnico il taglio del film è quello di un tradizionale film comico, la macchina da presa sembra avere esclusivamente la funzione di documentare ciò che accade sulla scena, un poco come accadeva con la camera fissa per i film di Totò. Da vedere se si vuol passare una serata di puro intrattenimento. 

 

DA MY MOVIES

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1 risposta a ” I GRANDI MAGAZZINI “, FILM COMPLETO IN ITALIANO DI CASTELLANO & PIPOLO, 1986 — –1.50.36 ++ trama e personaggi + critica da my movies

  1. Donatella scrive:

    Ricordo di avere visto l’antenato di questo film, stesso titolo, con un Vittorio De Sica molto giovane, che cantava ” Parlami d’amore Mariù, tutta la mia vita sei tu…2.

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