Film completo in italiano :: LEGGE DI GUERRA DI BRUNO PAOLINELLI, 1961 –durata : 1.43.44 +++qualcosa su BRUNO PAOLINELLI ( 1923- 1991 ), REGISTA, SCENEGGIATORE E PRODUTTORE CINEMATOGRAFICO

 

 

Legge Di Guerra - Film (1961) - Foto Locandina | iVID.it ...

 

 

Legge di guerra è un film del 1961 diretto da Bruno Paolinelli.

Soggetto Bruno Paolinelli

Sceneggiatura Giuseppe Berto, Bruno Paolinelli

 

Interpreti e personaggi

  • Mel Ferrer: Marco
  • Peter van Eyck: capitano Langeman
  • Magali Noël: Olga
  • Jean Desailly: Rede
  • Ida Galli: Daniza
  • Maria Michi: signora Macusar
  • Michael Hinz: Jossip
  • Paul Müller: interprete
  • André Jocelyn: studente
  • Diego Carlisi: Masch
  • Stane Potokar: signor Macusar
  • Branko Plesa: don Stefano
  • Mira Sardoc: Zaira
  • Franz Muxeneder: sergente tedesco
  • Marijan Lovric: Akos
  • Leonarda Bettarini: Rina
  • Branca Florjanc: Rita, la bambina
  • Sasa Miklavc: Lucas
  • Peter Neusser: capitano Paul

 

 

 

TRAMA 

 

L’azione si svolge in Italia, nel 1943. Dopo l’attentato ad un treno militare germanico, che è costato la vita a tre soldati, il comando tedesco ordina che, per rappresaglia, vengano fucilati trenta ostaggi, presi a caso nel più vicino villaggio, se il colpevole dell’attentato non si consegnerà spontaneamente entro un’ora e mezzo. Il maestro del villaggio, autore del sabotaggio, è preda di contrastanti sentimenti. Si ribella all’idea che trenta innocenti paghino con la vita l’azione da lui compiuta, ma il comandante della formazione partigiana di cui fa parte gli ha ordinato di non costituirsi poiché il sabotaggio rientra nelle normali azioni di guerra e la responsabilità del massacro ricadrebbe interamente sui Tedeschi. Per l’arrivo di rinforzi divenuto impossibile un colpo di mano partigiano per tentare di liberare i prigionieri, coloro che hanno una persona cara fra i condannati decidono di trovare per loro conto il responsabile e consegnarlo al plotone di esecuzione. I sospetti si concentrano sull’orologiaio del paese, un uomo inviso a tutti e ben noto per il suo carattere violento. L’uomo viene arrestato e consegnato ai Tedeschi, i quali rilasciano gli ostaggi. Il nuovo aspetto del dramma induce il maestro a risolvere in modo eroico il dilemma della sua coscienza. Egli non può permettere che un innocente venga ucciso al suo posto solo perché la gente lo ha scelto come capro espiatorio: l’azione di guerra si trasformerebbe così in un assassinio. Si presenta quindi ai Tedeschi i quali lo fucilano davanti alla chiesa, dopo aver liberato l’orologiaio.

 

 

 

Critica

 

«[…] Autore anche del soggetto, il regista ha saputo tenersi lontano dalla facile retorica che la situazione poteva suggerirgli; ambienti, episodi e personaggi sono disegnati per tratti essenziali con un rigore che quanto più si fa sentire schivo di effetti tanto più sollecita la commozione. Il pregio del film è in questo freno, da cui prende tanta evidenza sulle figure e sui fatti, l’atmosfera di quei giorni luttuosi. Il suo difetto, una certa timidezza e schematicità rispetto all’ampiezza del tema, implicante il rapporto fra i partigiani e la popolazione civile. Ottimo il complesso degli attori […]»

( Leo Pestelli, La Stampa, 15 giugno 1961 )

 

 

 

Il regista Bruno Paolinelli nel suo studio - Archivio storico ...

Bruno Paolinelli (Roma, 1923 – Roquebrune-Cap-Martin, 16 settembre 1991 ) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

 

 

PROFILO DEL REGISTA DA REPUBBLICA DEL 22 SETTEMBRE 1991 IN OCCASIONE DELLA SUA MORTE

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/09/22/si-spento-il-regista-produttore-paolinelli.html

 

 

MONTECARLO – Il regista e produttore Bruno Paolinelli è morto lunedì 16 settembre a Roquebrune (Costa Azzurra), ma solo ieri la famiglia ne ha dato notizia per volontà dello scomparso, colpito da un male incurabile. Nato a Roma nel 1923, Bruno Paolinelli aveva cominciato a lavorare nel cinema negli anni ‘ 40 come assistente operatore di Il cavaliere del sogno e Una volta alla settimana. Nel dopoguerra, fu direttore della fotografia di documentari e film, cominciando poi a scrivere soggetti e sceneggiature (tra cui Donne proibite). Nel 1952 era stato co-regista, oltre che soggettista e sceneggiatore, di Georg Wilheim Pabst del film La voce del silenzio. Nel 1955 aveva prodotto il film di Pabst Cose da pazzi. Il suo esordio nella regia è del 1955: I pappagalli, con Aldo Fabrizi, Peppino e Titina De Filippo, e Alberto Sordi, che venne giudicato dalla critica “d’ avanguardia perché apre una strada per una visione realistico-satirica del costume”.

E’ del ‘ 59 la sua seconda regia, Tunisi top secret, sceneggiato con Francesco Maselli, e di due anni dopo è Legge di guerra scritto con Giuseppe Berto.

Nel 1964 girò La suora giovane, che ottenne numerosi premi. Negli anni successivi si dedicò alla produzione, continuando a scrivere soggetti e sceneggiature, realizzando fra gli altri Il giro del mondo degli innamorati di Peynet e Putiferio va alla guerra ed inoltre Don Milani, Cecilia, Orlando Furioso. Si impegnò anche attivamente, quale componente dell’ Associazione nazionale autori cinematografici, nella lotta per la salvaguardia del cinema italiano.

 

 

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