FABRIZIO BARCA: UN FUTURO PIU’ GIUSTO. RABBIA, CONFLITTO E GIUSTIZIA SOCIALE, IL MULINO, MAGGIO 2020 — PRESENTAZIONE DEGLI AUTORI- VIDEO, 33.52 –ALTRI LIBRI DI FABRIZIO BARCA

 

 

VIDEO : 33. 52  –presentazione del libro di Fabrizio Barca e Patrizia Luongo

 

IL VIDEO PARTE DAL MINUTO UNO

 

 

 

 

 

Un futuro più giusto. Rabbia, conflitto e giustizia sociale

 Fabrizio Barca, Patrizia Luongo

 

Editore: Il Mulino
Collana: Contemporanea
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 28 maggio 2020
Pagine: 280 p.
16 euro, prezzo pieno

Un’agenda radicale: intervenire subito perché nessuno resti indietro nella crisi da Covid-19.

È urgente imboccare la strada di un futuro più giusto, prendendo di petto il problema dei problemi: le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. La crisi Covid-19 ha reso ancora più evidente questo stato di cose e ha aperto molteplici scenari. Come evitare che gli squilibri di potere e di ricchezza crescano ancora? O che prevalga una dinamica autoritaria? Quali sono le cause delle disuguaglianze e le responsabilità della politica e delle politiche? È possibile indirizzare l’accelerazione della trasformazione digitale alla diffusione di conoscenza e alla creazione di buoni lavori? E come? Come far funzionare la «macchina pubblica» e assicurare il confronto democratico sulle decisioni? Come assicurare dignità e partecipazione strategica al lavoro? Come affrontare la crisi generazionale? Sviluppando le «15 proposte per la giustizia sociale» elaborate dal Forum Disuguaglianze Diversità, alleanza originale di cittadinanza attiva e ricerca, il volume offre una risposta a queste domande, fornendo uno schema concettuale per affrontare l’incertezza e soluzioni operative per cambiare rotta.

 

 

indice:

 

I. Un progetto per un futuro più giusto

II. Ingiustizia sociale: i fatti e le cause

III. Disuguaglianza di ricchezza e progetti politici

IV. Un cambiamento tecnologico per la giustizia sociale

V. Un lavoro con più forza per contare

VI. Un passaggio generazionale più giusto

Appendice. Obiettivi di giustizia sociale

 

 

ALTRI LIBRI DI FABRIZIO BARCA::

 

 

Conversando con Fabrizio Barca. Viaggio nell’Italia disuguale

 Fabrizio Barca, Fabrizio Ricci

Editore: Ediesse
Collana: Conversando
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 24 maggio 2018
Pagine: 126 p., Brossura
13 euro, prezzo pieno

 

 

La disuguaglianza è il peggiore nemico del tempo presente, essa può assumere molte forme: c’è quella economica, quella sociale, ma c’è anche quella di «riconoscimento». L’Occidente è attraversato da queste faglie di disuguaglianza, che hanno una natura fortemente territoriale: faglie fra aree rurali e urbane, fra periferie e centri, fra città in decadenza e fiorenti. Se queste sofferenze non trovano la strada dell’avanzamento sociale, si trasformano in rabbia verso élites e istituzioni e in deriva autoritaria. L’Italia non fa eccezione. C’è una parte importante del Paese che avverte l’abbandono. Sta nelle periferie. E nell’Italia delle due «erre», rurale e rugosa, l’Italia delle aree interne. Qui si combatte una sfida tra innovatori e rentiers, ovvero quelle parti di classe dirigente locale più preoccupate di difendere rendite di posizione che di invertire il declino. Quando sono questi ultimi a vincere, per i giovani e gli innovatori le possibilità sono due: una è la fuga, l’altra è l’insubordinazione ai rituali del passato. Fabrizio Barca è un sostenitore convinto di questa seconda ipotesi. Perché per costruire una nuova stagione di avanzamento serve uno shock, affinché le aree interne possano diventare motore di nuovo sviluppo per l’Italia. Il cambiamento va però innescato attraverso un processo «rivolto ai luoghi», che parta cioè dall’azione delle comunità e dei cittadini organizzati, che, nel vuoto lasciato dai partiti, diventano i protagonisti. E l’insegnamento della travagliata esperienza aquilana, dopo il sisma del 2009. Ed è un metodo che, in forme diverse, vale anche per le grandi città, persino per Roma. Questo piccolo viaggio fatto di domande e risposte, tra aree interne, zone terremotate e degrado urbano, vuole provare ad offrire spunti per la costruzione di un progetto, certamente ambizioso, ma possibile. In cui una parte del paese è già impegnata.

 

 

 

Il capitalismo italiano. Storia di un compromesso senza riforme

 Fabrizio Barca

Articolo acquistabile con 18App e Carta del Docente
Editore: Donzelli
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
Anno edizione: 1999
In commercio dal: 26 novembre 1999
Pagine: XIII-130 p.
13 euro, prezzo pieno

Esistono dei “caratteri originari” del nostro capitalismo? E quali sono? Somigliano piuttosto a dei “peccati originali”? E qual è la specificità dell’Italia nel raffronto con altri casi di sviluppo? E ancora: è una storia compatta e omogenea quella che qui si vuole raccontare, o nel corso di cinquant’anni sono intervenute modificazioni e fratture tali da trasformare il modello di partenza? L’analisi degli studiosi presentata nel volume parte dal secondo dopoguerra. È in quella fase che si presenta l’opportunità di un disegno di vasta portata per una nuova regolamentazione dei mercati. È quello il momento in cui si cerca di superare i vincoli e le asfissie ereditati dal passato: la debolezza della nostra borghesia imprenditrice, la specificità di un capitalismo che ha cominciato a vedere in funzione preminente lo Stato tra i soggetti proprietari; e lo si fa puntando soprattutto su strumenti “straordinari”. Le regole del gioco, i soggetti interlocutori, gli assetti di potere, il predominio di famiglie e di gruppi, cristallizzatisi in quegli anni, segnano in modo significativo tutto il resto della parabola. Sarà soltanto sul finire degli anni ottanta, con molte resistenze e sotto la spinta dell’integrazione europea, della globalizzazione dei mercati e degli stessi costi delle scelte compiute, che si avvieranno processi di revisione in grado porre in discussione i precedenti assetti.

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