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« Ho dei parametri e la mia vita a questo punto è paragonabile ai sedimenti di una vecchia tazza da caffè e vorrei piuttosto morire giovane, preservando ciò che è stato fatto, anziché cancellare confusamente tutte queste cose delicate »
Autoritratto, 1977
Francesca Woodman (Denver, 3 aprile 1958 – New York, 19 gennaio 1981) è stata una fotografa statunitense.
Fu, nonostante una vita breve, un’artista fotografica influente e importante per gli ultimi decenni del XX secolo.
Appariva in molte delle proprie fotografie e il suo lavoro si concentrava soprattutto sul suo corpo e su ciò che lo circondava, riuscendo spesso a fonderli insieme con abilità. La Woodman usava in gran parte esposizioni lunghe o la doppia esposizione, in modo da poter partecipare attivamente all’impressionamento della pellicola. Nelle sue foto compaiono anche l’amica fotografa Sloan Rankin Keck e il compagno Benjamin Moore.
Originaria del Colorado, trascorse lunghi periodi in Italia. Con la macchina fotografica ritrasse nudi femminili in bianco e nero, talvolta con il volto oscurato, ottenendo effetti sfocati grazie al movimento ed al lungo periodo di esposizione, che conferiscono l’effetto di una fusione dei corpi con l’ambiente circostante. I critici riscontrano nelle sue immagini l’influenza del surrealismo poiché è manifesto in esse il desiderio di spezzare il codice delle apparenze;[1] inoltre l’artista manifestò l’adesione alla tradizione surrealista attraverso la volontà di non fornire spiegazioni sulle proprie opere.
Francesca Woodman crebbe in una famiglia di artisti, il padre George è un pittore mentre la madre Betty è una ceramista. Trascorse diversi anni e molte vacanze estive della sua infanzia a Firenze, dove frequentò il secondo anno di scuola elementare e prese lezioni di pianoforte. Scoprì la fotografia molto giovane, sviluppando le sue prime foto a soli 13 anni. Tra il 1975 e il 1979 ha frequentato la Rhode Island School of Design (RISD), dove si appassiona alle opere di Man Ray, Duane Michals e Arthur Fellig Weegee.
In questo periodo torna in Italia, a Roma, per frequentare i corsi europei della RISD con l’amica e collega Sloan Rankin. Qui si appassiona alle opere di Max Klinger e conosce, tra gli altri, anche Sabina Mirri, Edith Schloss, Giuseppe Gallo, Enrico Luzzi e Suzanne Santoro.
Frequenta anche l’ambiente artistico della Transavanguardia Italiana.
Nel gennaio del 1981 ha pubblicato la sua prima (e unica, da viva) collezione di fotografie, dal titolo Some Disordered Interior Geometries (Alcune disordinate geometrie interiori).
Nel corso dello stesso mese si suicidò gettandosi da un palazzo di New York all’età di 22 anni. Le sue fotografie vengono esposte frequentemente in tutto il mondo anche oggi.
Fonte Wikipedia
Nel 2010 è stato girato un docu-film sulla giovane artista e la sua famiglia, intitolato The Woodmans.
Qui una clip tratta dal film:: 1.05
LIBRO
FOTO DA :: MUSEO DEL LOUVRE DI ROMA
https://www.ilmuseodellouvre.com/prodotto/some-disordered-interior-geometries-by-francesca-woodman/
Descrizione
La copia attualmente in vendita cm. 16,5 x cm.22,85 edito da “Synapse, a visual art Press” pagg.22 nell’anno 1980-1981 è proposta direttamente da Giuseppe alias Christiano Casetti (proprietario della libreria Maldoror) che l’ha ricevuto dalla madre dell’artista (Betti Woodman) dopo la scomparsa di Francesca.
Durante la sua vita, Francesca Woodman ha fatto la prima e unica mostra personale nella libreria Maldoror nel marzo 1978, luogo divenuto punto di riferimento dell’artista a Roma. Durante i mesi della frequentazione della galleria, al suo interno Francesca Woodman trova dei quaderni scolastici della fine dell’ottocento e inizi del novecento. Ne sceglie alcuni e vi applica delle fotografie, talvolta assecondando le scritture di argomento vario (letteratura, storia, geometria, meccanica), in altri casi intervenendo con brevi annotazioni a mano, come si può osservare nell’unico dei quaderni pubblicati “Some Disordered Interior Geometries” (1980-1981).
Le fotografie inserite nei quaderni appartengono a periodi diversi della sua produzione. Nel “Quaderno dei dettati e dei temi” alcune immagini sono delle serie newyorkese (1978-1980), mentre in “Angels (Calendars notebook)”, datato 1978, si ritrovano per lo più fotografie stampate in Italia. E’ probabile che FW abbia progettato i quaderni mentre era a Roma (maggio 1977- agosto 1978), e abbia poi ulteriormente sviluppato a Providence e a New York quest’idea di corrispondenza diacronica tra due diversi codici linguistici. Nell’archivio Woodman di New York si conservano attualmente cinque di questi quaderni e un piccolo libro confezionato dalla fotografa, “Portrait of a Reputation” che a differenza degli altri ha un esplicito carattere narrativo.
Nel momento in cui “Synapse, a visual art Press”, stampa il libro d’artista “Some Disordered Interior Geometries” nella sua prima pagina Francesca lascia una dedica personale “per Paolo Missigoi, Christiano Casetti e Sabina Mirri della Libreria Maldoror, Roma
MOSTRA NEL 1998 — COPERTINA DEL CATALOGO DELLA MOSTRA ALLA FONDAZIONE CARTIER A PARIGI
FRANCESCA WOODMAN
ON BEING AN ANGEL
MAY 11 – JULY 31, 2016
NEW YORK, 1979