DIECI PICCOLI INDIANI (1945) Film Completo HD — DI RENE’ CLAIR — durata : 1.36.38

 

 

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René Clair, nome d’arte di René Chomette (Parigi, 11 novembre 1898 – Neuilly-sur-Seine, 15 marzo 1981), è stato un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico francese.

Tra i maestri del cinema mondiale, è considerato da Henri Langlois il regista che meglio incarna lo spirito del cinema francese.

 

 

Dieci piccoli indiani - ...E poi non ne rimase più nessuno

e poi…non ne rimase più nessuno…

 

Si tratta dell’ultimo dei quattro film americani che René Clair girò a Hollywood e l’unico giallo nella sua filmografia.

È anche la prima trasposizione cinematografica del romanzo di Agatha Christie, pubblicato per la prima volta nel 1939, (in Italia nel 1946).

Il film riprende in modo fedele la trama del libro, salvo piccoli dettagli. Il finale ripropone quello dell’adattamento per il teatro che la stessa Agatha Cristie fa del proprio romanzo nel 1943.

Clair nella stesura della sceneggiatura è aiutato dal celebre sceneggiatore Dudley Nichols, già collaboratore di tanti importanti registi come John Ford e Howard Hawks.

Le musiche sono di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), compositore ebreo fiorentino, emigrato negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali.

Agatha Christie, Dieci piccoli indiani, traduzione di Beata Della Frattina, Arnoldo Mondadori Editore, 1993

 

La filastrocca

 

«Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione, solo nove ne restar.
Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato, otto soli ne restar.
Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar.
Sette poveri negretti legna andarono a spaccar:
un di lor s’infranse a mezzo e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar
.Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar:
uno un granchio se lo prende e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti allo zoo vollero andar:
uno l’orso ne abbrancò e due soli ne restar.
I due poveri negretti stanno al sole per un po’:
un si fuse come cera e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò:
a un pino s’impiccò, e nessuno ne restò.»

 

 

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Dieci piccoli indiani (And Then There Were None) è un film del 1945 diretto dal regista René Clair.

Tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, vinse il Pardo d’oro al Festival di Locarno.

 

 

Interpreti e personaggi

  • Barry Fitzgerald: Giudice Quinncannon–doppiato da Lauro Gazzolo
  • Walter Huston: Dott. Armstrong
  • Louis Hayward: Philip Lombard / Charles Morlain
  • June Duprez: Vera Claythorne
  • Roland Young: Detective William Henry Blore
  • Richard Haydn: Thomas Rogers
  • Judith Anderson: Emily Brent
  • C. Aubrey Smith: generale Sir John Mandrake
  • Mischa Auer: principe Starloff
  • Queenie Leonard: Ethel Rogers
  • Harry Thurston: Fred Narracott

 

 

 

 

 

Trama

10 persone, che non si conoscono tra di loro, sono state invitate da un certo U.N. Owen a trascorrere un fine settimana su un’isola sperduta chiamata Nigger Island nel Devon: Vera Claythorne, il dottor Edward Armstrong, il vecchio giudice Quinncannon, la religiosa zitella Emily Brent, il principe russo Nikita Starloff, il generale Sir John Mandrake, il detective William Henry Blore e l’avventuriero Philip Lombard.

Giunti in barca all’isola di Nigger Island, gli otto invitati trovano ad attenderli i due domestici Thomas ed Ethel Rogers, giunti sull’isola da pochi giorni. In serata, durante la prima cena dopo l’arrivo degli ospiti, il principe Starloff propone un brindisi ai padroni e a un centrotavola che raffigura le statuette di dieci piccoli indiani. Vera si rammenta di una vecchia filastrocca relativa agli stessi indiani e ne canta le prime due strofe. Terminata la cena, gli invitati si riuniscono in soggiorno, dove Starloff continua a cantare la filastrocca. Improvvisamente una voce misteriosa, che si rivela essere quella di Owen, accusa tutti i presenti di essere degli assassini. Ethel Rogers sviene per lo spavento e viene portata subito in camera, mentre nel frattempo i presenti cercano di capire da dove sia provenuta la voce (in seguito si scoprirà che era solo una registrazione fatta partire da Rogers per ordine di Mr. Owen).

Poiché risulta che nessuno abbia mai conosciuto gli Owen, il giudice chiede agli altri invitati di spiegare le circostanze che li hanno condotti all’isola. I Rogers sono venuti a svolgere mansioni domestiche, Vera è stata assunta per fare la segretaria, Blore per investigare e sorvegliare i presenti, il generale Mandrake ha ricevuto l’invito tramite amici, così come il giudice Quincannon, mentre il dottor Armstrong per motivi professionali, Lombard è stato invitato dallo stesso Owen (nonostante anche lui non lo conosca) e il principe Starloff è stato invitato dal suo agente. Starloff rivela inoltre le circostanze che lo portarono all’uccisione di due persone, così come si era sentito nel disco: alla guida di un’auto, per la velocità elevata perse il controllo del mezzo e investì una coppia, anche se poi non fu condannato. Mentre sta bevendo un drink, Storloff improvvisamente manifesta problemi respiratori: si alza, dirigendosi verso gli altri, ma sbatte contro un tavolino e cade. Tutti credono che sia ubriaco, ma vengono contraddetti dal dottor Armstrong, che dichiara la morte dell’uomo. Durante la notte, Quincannon scende in sala da pranzo, notando che una delle statuine dei dieci piccoli indiani è rotta, mentre Armstrong scende per controllare il bicchiere dal quale ha bevuto Starloff prima di morire, ma viene fermato da Blore. Dopo aver ottenuto il consenso dal detective, Armstrong scopre che nel bicchiere c’era del cianuro. Suicidio o omicidio?

La mattina seguente, la signora Rogers viene trovata morta nel suo letto, per cause sconosciute. Gli ospiti notano la mancanza di un’altra statuetta, e il giudice si accorge che le morti presentano analogie con quelle della filastrocca degli indiani. Quincannon, Lombard, il dottore e Blore decidono di esplorare l’isola. A fine giornata, verso l’ora di cena, Lombard trova il cadavere del generale sulla spiaggia. Il giudice arriva quindi ad una conclusione: il misterioso Owen è uno dei presenti. Per farsi un’idea più chiara sull’identità del possibile assassino, gli invitati votano. Colui che raccoglie più voti è Rogers, che dapprincipio offeso, accetta poi la decisione e si “esilia” nella legnaia. Quincannon, per sicurezza, ordina di chiudere la porta della sala da pranzo e della cucina, evitando così “altri scherzi da indiano”. Consegnata la chiave a Rogers, gli ospiti si ritirano.

La mattina dopo, però, si accorgono della mancanza della signorina Brent e e che la colazione non è stata preparata. Miss Brent rientra poco dopo, proveniente dalla spiaggia dove si era recata a prendere delle alghe per farne un motivo per uno scialle. Lombard, Blore e Armstrong vanno a chiamare Rogers, ma lo trovano morto, con il cranio spaccato. Dopo la colazione, gli ospiti rimasti ipotizzano che il possibile assassino sia Emily Brent. Saliti nella sua stanza per interrogarla, trovano la donna morta. Poco dopo il generatore di corrente si guasta e la casa rimane al buio. Durante la cena, i superstiti decidono di confessare i propri crimini, tranne Vera, che lascia la stanza perché ha freddo e vuol prendere un cappotto. Pochi istanti dopo però, le sue urla richiamano gli altri ospiti che accorrono in suo soccorso. Nella confusione generale, si sente uno sparo e il tonfo di una persona che cade. Al ritorno in sala da pranzo, il giudice viene trovato morto, colpito alla testa. Quella notte, Armstrong sparisce misteriosamente e sulla tavola rimangono solo tre piccoli indiani.

La mattina seguente, Philip e Vera rinvengono il cadavere di Blore, ucciso dalla caduta di un blocco di mattoni. Lombard si accorge che Blore prima di morire stava osservando la spiaggia, e, raggiunto il posto, trovano il corpo del dottore. Vera estrae la pistola che Phil le aveva dato, e chiede che l’uomo confessi di essere Owen. Lombard confessa invece di essere in realtà Charles Morlain e di aver raggiunto l’isola solamente perché incuriosito di scoprire se l’invito aveva a che fare con la morte del suo amico Philip Lombard. Vera è sul punto di sparargli, ma a Charles viene un’illuminazione: fa sparare un colpo a Vera e cade. E in quel momento, qualcuno in casa, stacca il penultimo piccolo indiano…

Vera rientra e trova il giudice, vivo e vegeto, intento a giocare a biliardo, “Un gioco psicologico”, come dice lui. Confessa di essere l’autore degli omicidi degli altri ospiti e invita Vera ad impiccarsi, altrimenti lo farà la legge. Nessuno rimarrà vivo sull’isola, neppure il giudice, che ha pochi mesi di vita e ha deciso quindi di suicidarsi ingerendo quel poco cianuro che gli è rimasto. Morlain sbuca dietro al giudice che, colto di sorpresa, capisce che l’amore fra i due giovani li ha portati a fidarsi l’uno dell’altro, e che il suo piano è fallito. Alla fine, Fred Narracott, il barcaiolo, appare sulla porta per avvertire della partenza.

 

 

Dieci piccoli indiani (1945) di Renè Clair : Cult e classici del ...

 

 

 

 

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Critica

 

«Contrariato per non aver potuto realizzare Arsenico e vecchi merletti, che fu girato da Frank Capra, René Clair fa un adattamento del romanzo di Agatha Christie, Dieci piccoli negri, divenuto per Hollywood Dieci piccoli indiani. La sua tecnica, elegante e precisa, tenta, spesso con successo, di trarre da questa cupa storia una commedia degli assassinii dalle gag insolite.»

(Pierre Murat, Télérama del 16.6.2007)

 

50/50 Thriller: Dieci Piccoli Indiani. Il film del 1945

 

Per Clair il giallo presenta una affinità con il fantastico. La presenza di un universo chiuso (la villa che rinchiude gli ospiti, l’isola disabitata che rinchiude la villa) e l’enigma che sfida la ragione, aprono la strada al soprannaturale, innestano un meccanismo che si fonda sulla stessa logica sottesa al precedente film Accadde domani: Conoscere gli avvenimenti futuri diventa l’elemento determinante per il loro stesso verificarsi, un fattore che scatena fughe e inseguimenti, una caccia incrociata in cui ciascuno può essere la vittima e l’assassino.

( Giovanna Grignaffini, René Clair,  Il Castoro Cinema n. 69, Editrice Il Castoro, 1980 p.107-108.)

 

 

Tecnica cinematografica

«Clair torna a dirigere secondo i modi e i ritmi del balletto: porte che si aprono e si chiudono in continuazione, uscite, entrate, abbandoni, riprese, gruppi che si sfaldano, si ricompongono e si dissolvono, attese e morti che si ripetono con la precisione di un meccano e sono fatte sfilare come su una passerella.»

(Giovanna Grignaffini, René Clair, p.108.)

 

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1 risposta a DIECI PICCOLI INDIANI (1945) Film Completo HD — DI RENE’ CLAIR — durata : 1.36.38

  1. Donatella scrive:

    La trama è, secondo me, una delle più angoscianti che ci possano essere per un giallo. Ricordo una sua versione alla radio, che faceva tenere il fiato sospeso.

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