ROBERTO RODODENDRO:: ” TESTIMONE DI NOZZE ” —Siracusa, intorno agli anni ’90

 

 

 

la formichina sotto il piede del gigante, insiste e ci prova.

 

Contrariamente all’altra “Canto d’amore e di disperazione” di questa si può dire che lo spunto è completamente vero.

 

castello-sfondo-cut-inferiore – Cantine Pupillo

 

Mi trovavo il Sicilia con mia figlia Federica ( allora doveva avere intorno ai 20 anni – bellissima – ora ne ha 51- affermata psicoterapeuta non statica – sistemico relazionale, se ricordo bene ma anche oltre ) c’erano anche mio padre e mia madre venuti da Sanremo
( noi da Roma) ed io ero il testimone di nozze per mia cugina, poco più grande di Federica: esattamente vent’anni meno di me.

Si sposava finalmente con un tizio che appena visto, reputai piuttosto coglione (negli anni non ho cambiato idea) ; forse da qui il tono piuttosto … piuttosto poco positivo sul matrimonio preso nel particolare e come istituzione.

Vedi tu. Ah, piccolo particolare personale: all’epoca portavo il codino e mia zia madre della sposa mi pregò fino all’ultimo di toglierlo: piuttosto i capelli lunghi! Ma io non cedetti!

 

🙂Passammo una bellissima settimana perché con noi c’erano anche un’altra coppia milanese cugini alla lontana ma tanto amici da essere cugini vicinissimi e la sera dormivamo in una dépendance che con la villa di mio zio nulla c’entrava: presa a prestito per i “giovani” ospiti eccedenti la capienza della villa e fu un bene così.

Motivo per cui la sera/notte, affacciato al mare di fronte ad Ortigia, ascoltavo musica e scrivevo alcune poesie ( una, quella già pubblicata, altra questa più altre due, che leggerai, se vorrai e se le trovo.

 

La premessa è finita-

 

 

 

 

Baglio delle torri dall'alto, tavoli, palmento | Cantine Pupillo

 

 

 

 

TESTIMONE DI NOZZE

 

Testimone di nozze vuole dire

stare un ora ad ascoltare

un prete che parla

 

– in piedi o seduto e col capo chino

girando gli occhi di qua e di là

spiando cosa fanno gli altri

devoti –

 

poi nell’ordine

firmare un registro per dire che c’eri

stringere la mano allo sposo

baciare la sposa

 

e poi

festa!

Tutti ridono e sono contenti

Si mangia e si beve

 

*

 

Ripensandoci so

di aver perso del tempo

– ma il tempo non è bene che passi

comunque esso sia? –

a venire in Sicilia per fare mare

nel mese d’ottobre quando il cielo

anche qui spande nubi e la sabbia

è umida e immonda di rifiuti estivi

 

*

Ho perso il mio tempo

– anche se è un bene

che non mi appartiene –

 

testimone di nozze

tra vecchie sottane e doppio

petti grigi

vicino ad un prete solerte

che racconta storie risapute

di casa famiglia e di figli

fedeltà coniugale per tutta la vita

 

e mentre parla mi guarda fisso negli occhi

ha capito che sono un intruso

 

*

So di aver perso del tempo

– anche se la perdita mi è indifferente –

irrazionale banale ed ottuso

non sono diverso dal vecchio prelato

o dai giovani sposi convinti

di avere qualcosa in comune

che chiamano Amore

di resistere insieme fino a domani

senza menzogne e livori mal sopiti

 

se volevano sesso potevano prenderlo

incoscienti e felici senza dire per sempre

 

Finalmente tra poco si mangia

si beve e si fa festa

ma festa per chi?

 

*

Ho perso del tempo

ed il tempo mi crolla addosso

perché anch’io tu

ti ho portata in chiesa e non per caso

tanto tempo fa davanti ad un prete

– i testimoni li ricordo

tristi e rassegnati ma

come oggi io

allora nessuno ha parlato –

che ha cercato con lusinghe e minacce

di impegnarci per tutta una vita

– la nostra vita capisci la nostra vita! –

per un amore casuale

che apparteneva a noi soli

 

*

Ho perso del tempo lo so

– il tempo che tutto divora

tranne la nostra memoria –

perché tu mi sei sempre presente

ma l’amore ha perso traccia di noi

non più giovani né freschi e incoscienti

ci siamo trascinati negli anni

sempre uguali nei gesti e nelle apparenze

come ci hanno imposto di essere

 

Poveri imbecilli!

 

*

Ripensandoci so

che il tempo l’ho perso ormai tutto

in questa Sicilia ingioiellata e volgare

e non vale un pranzo una festa

o una pervicace bevuta

ma forse qui in piedi ho capito

davanti ad un prete banale

che fa citazioni e mi fissa negli occhi

– ha capito anche lui –

che soffro troppo ad amare

 

anche se

caparbio incauto e coglione

continuo a tormentare il mio amore

mentre la vita

– la mia vita –

questa bestia tenace mi sfugge.

 

 

 

Siracusa, intorno agli anni ’90

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2 risposte a ROBERTO RODODENDRO:: ” TESTIMONE DI NOZZE ” —Siracusa, intorno agli anni ’90

  1. Donatella scrive:

    Molto bella questa poesia: c’è tutta la contraddizione della vita e anche il tempo che passa.

  2. roberto scrive:

    Grazie Ch. bella l’impostazione, come al tuo solito.
    Piace sempre anche a me, questa poesia anche se , rileggendola, ci trovo alcune imperfezioni, qua e là, che non capisco se dipendano da me o dalla tua trascrizioni, talmente sono minime. Una mi è chiara:

    – in piedi o seduto e col capo chino
    girando gli occhi di qua e di là
    spiando cosa fanno gli altri
    1 devoti –

    —— l’altra è altrettanto “minimo ma evidente”:

    “testimone di nozze
    tra vecchie sottane e doppio
    petti grigi”

    ….doveva essere: testimone di nozze/ tra vecchie sottane/e doppio petti grigi ……. (credo, ma non l’ ho più trovata! 🙂

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