MATTEO MARCELLI :: Migranti.  Arriva la protezione speciale. Si chiude la pagina dei decreti Salvini. AVVENIRE, 12 AGOSTO 2020 ++ Migranti. Come cambierà il nuovo testo sull’immigrazione-Domande e risposte

 

 

Avvenire

 mercoledì 12 agosto 2020

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-protezione-speciale-si-chiude-la-pagina-dei-decreti-sal
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Lamorgese: entro Ferragosto il decreto sull'immigrazione

LA MINISTRA DELL’INTERNO LAMORGESE E IL DIRETTORE DELL’AVVENIRE MARCO TARQUINIO

 

 

 

Migranti. 

Arriva la protezione speciale. Si chiude la pagina dei decreti Salvini

 

 

 

 Arriva la protezione speciale. Si chiude la pagina dei decreti Salvini

ANSA

Dopo l’annuncio della ministra Lamorgese, il governo accelera: il piano sarà allo studio di Conte per Ferragosto. Altri profughi positivi, arriva l’Esercito a Pozzallo e Milano

 

Matteo Marcelli 

 

 

Da molti considerata come il necessario segnale di discontinuità tra i governi Conte e il successivo Conte-bis, la revisione dei decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini sembra ormai cosa fatta. Il grosso del lavoro, e cioè l’accordo tra le forze interne alla maggioranza, è archiviato. E il nuovo testo sull’immigrazione, come annunciato dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in un’intervista col direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio, sarà sulla scrivania del premier entro Ferragosto.

 

Riconoscimenti in linea con l’Ue

 

Ma cosa cambierà? Di fatto si reintroduce la ‘protezione umanitaria’, cancellata con un colpo di spugna dall’ex titolare del Viminale. Si chiamerà probabilmente ‘protezione speciale’, ma la sostanza rimarrà la stessa. Va detto però che la ‘protezione umanitaria’ era uno status strutturato nell’arco di una decina di anni, sulla base di una vasta giurisprudenza e a partire da uno spazio limitato garantito dalla legislazione originale. Il decreto annunciato proporrà un testo nuovo. L’obiettivo è quello di tornare a una percentuale di soggetti con riconoscimento di protezione (a vario titolo) in linea con la media europea. Perché il nostro Paese, con i decreti Salvini in vigore, era passato da un 40% circa di riconoscimenti complessivi a meno del 20%.

Una circostanza determinata dal fatto che in Italia la ‘protezione umanitaria’ ricopriva un ruolo decisivo, a differenza di altri Stati che possono contare su diversi istituti di riconoscimento dello status dei migranti. Così facendo, gli effetti nefasti dei provvedimenti voluti dall’allora vicepremier leghista saranno disinnescati.

 

 

Accoglienza e integrazione

 

Il decreto Salvini aveva ampiamente ridimensionato i confini del sistema Sprar, successivamente ribattezzato come ‘Siproimi’, escludendo di fatto dai circuiti dell’accoglienza i richiedenti asilo, che invece con il nuovo testo verranno reintrodotti nel sistema. Ci sarà comunque una differenza tra i servizi che saranno loro garantiti rispetto a quelli offerti ai titolari di protezione, così come stabilito da una delibera della Corte dei Conti nel 2018. Il testo imponeva infatti una differenziazione tra chi non ha ancora maturato il diritto di asilo (e potrebbe anche non maturarlo) e chi invece ha già raggiunto lo status. Ad ogni modo il sistema sarà ripristinato, con lo stop alle strutture di massa per irregolari a favore invece di un’accoglienza diffusa, fatta di piccoli gruppi e in grado di facilitare la convivenza con le comunità locali e l’integrazione.

La differenza, piccola in realtà, sarà che i titolari di protezione internazionale avranno anche dei servizi di orientamento e formazione al lavoro. Mediazione culturale, studio della lingua, assistenza sanitaria, supporto psicologico, dovrebbero essere invece garantiti a tutti.

Salvini, non per decreto, ma attraverso la redazione di un nuovo capitolato d’appalto per la gestione dei centri di accoglienza, aveva tagliato diverse di queste voci. Nel frattempo, ieri, un’apposita commissione presso il Dipartimento per l’Immigrazione del Viminale ha autorizzato la prosecuzione di 499 progetti Siproimi scaduti, per poter garantire la continuità dei servizi di accoglienza da parte degli enti locali che aderiscono alla rete.

 

 

Obiettivo: decongestionare

 

La gestione dei grandi centri di accoglienza (nazionale), resterà una parte importante del sistema di integrazione immaginato dal governo, ma verrà alleggerita dal ritorno dello Sprar. La sinergia delle due dimensioni, statale e territoriale, dovrebbe aiutare la decongestione degli hotspot, dove tra l’altro si sta pensando di introdurre l’utilizzo di tamponi immediati a ogni arrivo per facilitare i trasferimenti in sicurezza. Misure che eviteranno ulteriori pressioni sociali, limitando i tentativi di fuga. Certo, finché la situazione è a rischio, non si possono escludere interventi straordinari. Come la decisione di ieri di inviare l’Esercito a presidiare l’hotspot di Pozzallo, che ha registrato un aumento dei casi di Covid-19 tra i migranti ospiti nella struttura (sono saliti a 73).

Anche a Milano è stato disposto un presidio militare dopo che un migrante è risultato positivo nel Cas di via Quintiliano.

 

 

AVVENIRE — 12 AGOSTO 2020

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/il-nuovo-testo-sull-immigrazione

 

 

Migranti. Come cambierà il nuovo testo sull’immigrazione

mercoledì 12 agosto 2020

Domande e risposte sul nuovo testo che reintroduce la ‘protezione umanitaria’, cancellata dai decreti sicurezza

Come cambierà la protezione?

 

Sì, ma avrà un altro nome: si chiamerà protezione speciale. Tecnicamente non si tornerà alla legislazione precedente e lo status in questione sarà il risultato di un testo nuovo. Ma la sostanza sarà la stessa: assicurare accoglienza e protezione non solo a chi proviene da un Paese in guerra, ma anche a soggetti particolarmente vulnerabili: minori stranieri non accompagnati, donne con bambini che hanno subito torture o detenzione, persone a cui non viene garantita la dignità umana attraverso un livello di vita accettabile e persone che fuggono da disastri naturali o altri eventi di particolare gravità in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. L’obiettivo è quello di tornare a una percentuale di riconoscimenti di protezione (a vario titolo) in linea con la media europea. Con i decreti Salvini, invece, il numero di riconoscimenti si era più che dimezzato.

 

 

Tornerà lo Sprar per richiedenti asilo?

 

 

Sì, i decreti Salvini hanno modificato il sistema Sprar (poi rinominato Siproimi), destinandolo esclusivamente ai titolari di protezione ed escludendo i richiedenti asilo. Con il nuovo testo invece verranno reintrodotti nel meccanismo. Continueranno a funzionare anche i grandi centri (Cas), ma l’obiettivo del nuovo decreto è quello di favorire un’accoglienza diffusa, fatta di piccoli gruppi e in grado di facilitare la convivenza con le comunità locali aiutando l’integrazione.

 

 

Quali servizi verranno garantiti?

 

Ci sarà una differenza tra i servizi garantiti ai richiedenti asilo rispetto a quelli offerti ai titolari di protezione, così come stabilito da una delibera della Corte dei Conti nel 2018. Il testo imponeva infatti una differenziazione tra chi non ha ancora maturato il diritto asilo (e potrebbe anche non maturarlo) e chi invece ha già raggiunto lo status. Chi ha già ottenuto il riconoscimento di rifugiato avrà garantiti dei servizi di orientamento e formazione al lavoro. Ma la mediazione culturale, lo studio della lingua, l’assistenza sanitaria e il supporto psicologico, dovrebbero essere invece offerti a tutti. Matteo Salvini, non per decreto, ma attraverso la redazione di un nuovo capitolato d’appalto per la gestione dei centri di accoglienza, aveva tagliato diverse di queste voci, riducendo le possibilità di integrazione.

 

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1 risposta a MATTEO MARCELLI :: Migranti.  Arriva la protezione speciale. Si chiude la pagina dei decreti Salvini. AVVENIRE, 12 AGOSTO 2020 ++ Migranti. Come cambierà il nuovo testo sull’immigrazione-Domande e risposte

  1. Donatella scrive:

    Si comincia a cancellare una pagina vergognosa della nostra storia, anche se in ritardo.

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