Io, Alessandro Barbero – La mia Storia | (Inedito 2020) –26.14 minuti // —se vuoi, sotto, qualcosa sui ROMANZI di Barbero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Narrativa

  • Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, Milano, Mondadori,
  • Romanzo russo, Milano, Mondadori, 1998,
  • L’ultimo rosa di Lautrec, Milano, Mondadori, 2001,
  • Poeta al comando, Milano, Mondadori, 2003,
  • Gli occhi di Venezia, Milano, Mondadori, 2011,
    Vincitore del “Premio Alessandro Manzoni – città di Lecco” 2011.
  • New York, 14ª, Siena, Barbera, 2012,
  • Le ateniesi, Milano, Mondadori, 2015

 

 

1996 Alessandro Barbero | Premio Strega 2020

MONDADORI, 1995 — PREMIO STREGA, 1996

 

Inviato dal Congresso degli Stati Uniti per cercare di “capire qualcosa” nella convulsa realtà politica europea, nel 1806 sbarca ad Amsterdam un giovane gentiluomo americano. Mr. Pyle, questo il suo nome, punta veloce verso la Prussia, perché è alla corte di Federico Guglielmo che si decideranno le sorti del mondo diviso tra le ambizioni napoleoniche, i timori dell’Inghilterra e le minacce della Russia. Questo libro è il diario del suo viaggio e delle sue avventure di galante spia ante litteram, scritto sui tavoli delle osterie o nei palazzi dei principi, o anche per strada e persino sul campo di battaglia di Jena, tra i mille incontri con personalità del calibro di Goethe e Fichte e un’indimenticabile folla di personaggi, ragazze da bordello, contadini, soldati. Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo è un libro pieno di echi storici e letterari, da Casanova a Sterne a Goldoni, che mantiene intatta la vivacità, l’arguzia e l’autenticità di un diario scritto con lo sguardo inedito di un indimenticabile personaggio.

 

 

Editore: Mondadori
Collana: Oscar BIS 1+1
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 23 luglio 2020

Atene, 411 a.C. Siamo in campagna, appena fuori dalle porte della città, dove, in due casette adiacenti, abitano due vecchi reduci di guerra, Trasillo e Polemone. Anni prima hanno combattuto insieme nella ingloriosa battaglia di Mantinea, che ha visto gli Ateniesi sbaragliati dagli Spartani, sono sopravvissuti e ora vivono lavorando la terra e senza mai decidersi a trovare un marito per le loro due figlie, Glicera e Charis, che però iniziano a mordere un po’ il freno. Per i due vecchi l’unica cosa che conta è la politica. Atene ha inventato la democrazia ma deve difenderla, i ricchi complottano per instaurare la tirannide: anche il vicino Eubulo, grande proprietario che si ritira in una villa poco distante quando le fatiche della vita nella polis richiedono un po’ di riposo, è guardato con sospetto. Ma Charis e Glicera pensano che i padri vivano fuori dal mondo: per loro il giovane Cimone, figlio di Eubulo, ricco, disinvolto e arrogante, è un oggetto di sogni segreti. È così che, quando tutti gli uomini si radunano in città per la prima rappresentazione di una commedia di Aristofane, le ragazze violano tutte le regole di una società patriarcale e accettano di entrare in casa di Cimone, lontane dagli occhi severi dei padri. Ma mentre in teatro l’ateniese Lisistrata e la spartana Lampitò decretano il primo, incredibile sciopero delle donne contro gli uomini per invocare la fine di tutte le guerre, la notte nella villa di Eubulo prende una piega drammatica…

 

 

Amazon.it: Romanzo russo - Barbero, Alessandro - Libri

 

Romanzo russo è il secondo romanzo dello storico Alessandro Barbero, edito per la prima volta nel settembre 1998 da Mondadori.

Il romanzo è ambientato in Russia, nel periodo immediatamente precedente alla caduta del Muro di Berlino, ovvero nella seconda metà degli anni ottanta. A tale periodo di transizione si riferisce il sottotitolo del romanzo, ossia fiutando i futuri supplizi.

Il professore Viktor Obilin è relatore di tesi della studentessa Tanja Borisovna, decisa ad approfondire la storia dei quadri del Partito comunista degli anni precedenti. Questa prima indagine si intreccerà con una seconda, quella del giudice Nazar Kallistratovic Lappa, che indaga su un assassinio. ( wikipedia )

 

 

 

Libro L'ultimo rosa di Lautrec - A. Barbero - Mondadori ...

L’ULTIMA ROSA DI LAUTREC, 2001

 

E’ uno scorcio di vita, l’ultimo o quasi, di Henry Toulouse- Lautrec: pittore scandoloso, per i suoi quadri che rappresentano teatri e bordelli parigini della Belle Epoque; buongustaio, alcolizzato, nano, viveur; oltre a scandalizzare i benpensanti del suo tempo per il suo stile di vita e per il suo modo di dipingere, nobilitò i manifesti pubblicitari, inventando la grafica moderna. Una domenica del febbraio 1899, con un freddo polare, il nano scende, a prestissima ora, una stradina di Montmartre per incontrare “la sua rosa ” conosciuta appena la sera prima; rossa di capelli ( le rosse sono la sua passione), magra, lentigginosa, ballerina al “Ratmort”, Henry voleva offrirle una cena e farle un ritratto. Lei ha rifiutato, ma gli ha dato appuntamento, per il mattino dopo, nella sua soffitta. Adesso lei è lì, al freddo e aspetta quel signore  brutto gentile e ricco. Ad un tratto sente dei colpi; si affaccia all’abbaino e si precipita subito in strada. A terra c’è proprio Monsieur Henry, il pittore, il nano ricco, ma non sembra ferito,  si tratta di un attacco di un attacco di delirium tremens. Bisogna sbrigarsi, portarlo via, chiedere aiuto, impedire che muoia.  Così nasce l’ultimo amore tra il conte di Toulouse- Lautrec e la”sua rossa”

Bel libro che unisce tanti argomenti: rievocazione storica, amaro realismo, mitica bohème, vivi colori, aberrazioni ed ebbrezze, fame inappagabile di arte e di vita.

 

recensione da :

APPUNTI DI UNA LETTRICE

L’ULTIMA ROSA DI LAUTREC di Alessandro Barbero ed. Mondadori

 

 

 

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POETA AL COMANDO, MONDADORI, 2003

 

Il romanzo è ambientato storicamente nella cosiddetta Impresa di Fiume, in particolare nel periodo conclusivo di essa.

L’Impresa di Fiume è descritta storicamente soprattutto tramite il suo personaggio-simbolo, il poeta Gabriele D’Annunzio, ma anche con diverse figure al contorno, quali i reduci della Grande Guerra, e così via. D’Annunzio, personaggio impetuoso, si è gettato nell’Impresa soprattutto per amore dell’azione e non per reali ambizioni politiche. Il desiderio di libertà di questa vicenda segnerà la vita dei suoi protagonisti per lo più con accezione libertaria, connotazione dunque opposta (paradossalmente) alla dittatura fascista che pure da questa stessa impresa trarrà vantaggio per la propria affermazione.

( WIKIPEDIA )

 

 

 

 

Gli occhi di Venezia

MONDADORI, 2003

 

Venezia, fine del Cinquecento: per sfuggire a un’accusa infondata Michele, giovane muratore, è costretto a imbarcarsi su una galera lasciando tutto e senza nemmeno il tempo per salutare la bella moglie Bianca, appena diciassettenne. Bandito da Venezia, Michele vivrà straordinarie avventure tra le onde, sulle isole e nei porti del mare nostrum, fino ad approdare nelle terre del Sultano. Per sopravvivere, con il pensiero sempre rivolto a Bianca, da ragazzo ignaro e inesperto dovrà farsi uomo astuto, coraggioso e forte. Nel frattempo, Bianca rimane completamente sola in città, tra i palazzi dei signori e il ghetto. Il suo temperamento tenace e orgoglioso dovrà scontrarsi con prove forse più dure di quelle toccate a Michele. Incontri non meno terribili e importanti l’attendono nel dedalo di vicoli e calli… Alessandro Barbero mette tutta la sua sapienza di studioso e la sua finezza di scrittore al servizio di un grande, trascinante romanzo e di un maestoso affresco storico.

 

 

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BARBERA, 2012

 

Gli ultimi, i dimenticati, gli sbandati. Alessandro Barbero mostra al lettore il suo volto meno noto raccontando con passione tre storie di toccanti solitudini. Una giovane ragazza newyorkese si imbatte in uno strano annuncio e, spinta da curiosità e necessità, si lascia trascinare in un gioco perverso. Immigrati, senza tetto e disoccupati vivono storie marginali intorno al caos della stazione di Porta Nuova di Torino. Soldati e funzionari russi scappano dall’Afghanistan e dalla fine dell’impero sovietico cercando di salvare se stessi. Un misterioso uomo si aggira per Parigi, è l’alba, tutto sembra quieto, quasi innaturale. L’esistenza dell’uomo, però, sarà sconvolta dalle profezie di una vecchia astrologa. I racconti di Barbero mostrano un uomo attonito, fragile, egoista, impaurito e tremendamente autentico.

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