Alcuni cerchi, 1918
Il cerchio alla testa.
Talvolta la circoscrizione
dipende dalla costrizione:
il nostro cervello è svagato,
disciolto, contorto, malato.
Verso l’alto (Empor), 1929, Olio su cartone, 70 x 49 cm, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim
Circoscritto e costretto
ripete coatto la marcia forzata
della materia rimasticata.
Blu cielo, particolare – 1940
Forziamo le dighe
del nostro pensiero,
smettiamo dell’acqua
l’ingiusta partizione,
lasciamo la linfa
più pura
travolgere in noi
la sottomissione,
La piazza rossa, 1916
la mortificazione del potenziale,
la coscrizione al banale,
al finto reale,
all’hamburger precotto
mangiato vomitato
che vorrebbero farci ingoiare.
Piccoli piaceri, 1913
Al posto di sottomissione
facciamo rivoluzione
senza tagliare la testa
ma facendo nei nostri cervelli
una grande festa.
Senza titolo
Non più costrizione
ma condivisione
di tutto il bene del mondo
ed anche del male,
ché più è diviso,
un pezzetto ciascuno,
e meno fa male.
Composizione IV, 1912
Facciamo vivere
la nostra pulsione
al bene del mondo.
Non vogliamo distruzione
ma costruzione, se possibile
creazione.
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Grazie per avere pubblicato questo “scherzo”. Sorridere sui mali del mondo fa buon sangue.
Bellissimi i quadri di Kandinsky !
Che bella poesia!
Il nostro cervello chiuso in sacchetti prefabbricati,
inevitabilmente annientato dai pregiudizi,
dai fatti, dalle abitudini, dal tempo e dall’inerzia. . .
E noi? Sì lo sappiamo.
E ancora speriamo di poter condividere il bene e anche il male.
Un po’ per ciascuno, questo si può fare.
Come fanno i bambini che giocano.
novella Rodari?
Ogni tanto ne butti una con quella tua sottile e leggera ironia 🙂