All’inizio del XX secolo ci fu una massiccia emigrazione verso il Sudamerica. Nel secondo dopoguerra, come nel resto del sud d’Italia, si è innescato un lento ma costante processo di migrazione verso le regioni settentrionali, ancora oggi in corso.
Gangi (Ganci in siciliano) è un comune italiano di 6.568 abitanti della città metropolitana di Palermo a 1.011 metri s.l.m.
La città greca di Engyon è stata da una lunga tradizione storiografica identificata con Gangi. A fondare Engyon intorno al 1200 a.C. sarebbero stati, i Cretesi, che la chiamarono la loro città col nome di una sorgente in essa presente. Dopo la sua distruzione, un nuovo insediamento sul Monte Marone prese il nome di Engio (dal latino Engium) e in seguito di Gangi.
FOTO DA FACEBOOK ” DIARIO DA GANGI ”
GANGI E’ SOTTO CASTELBUONO IN LINEA CON CEFALU’
A 120 km da Palermo e a circa 60 km da Enna, arroccato sul Monte Barone e con l’Etna di fronte, si trova il pluripremiato borgo medioevale. L’aria fine e il profumo di montagna ci portano a Gangi, che, più che un borgo, è una cittadina dalle origini mitiche. Il borgo medievale, che tramuta la roccia in arte e sembra sorgere direttamente dalla pietra, bisogna cercarlo proprio in cima, superando le pendici del monte. Ma ecco che, imboccata una stradina acciottolata, si apre davanti agli occhi una scenografia lapidea: un grosso gregge di case addossate le une alle altre, facciate dorate, addobbate di fiori, balconcini di ferro battuto, ricchi portali. Diciotto chiese, palazzi signorili, tesori artistici sono disseminati in queste stradine che s’inerpicano e s’intrecciano in un grandioso scenario naturale.
L’Itinerario Gagitano coinvolge quattro Comuni delle Madonie – Gangi, Geraci Siculo, Petralia Sottana, Petralia Soprana – ed è il percorso migliore per avvicinarsi non solo alle opere della dinastia artistica dei Gagini e delle loro botteghe di scultura, ma anche ai giacimenti culturali, al paesaggio naturale e all’ambiente di questo territorio.
Sono in tutto quindici i Comuni interessati dal Parco Naturale Regionale delle Madonie, un’area nel cuore della Sicilia sospesa tra mare e montagna.Il Parco ha sede a Petralia Sottana ed è un gioiello dal punto di vista botanico per la presenza di castagni, ciliegi, lecci, querce da sughero. Nella contrada Macchia dell’Inferno protagonista è la rovella, una quercia tipica delle località più assolate del Mediterraneo.
In località Piano Pomo si trova il Sentiero degli Agrifogli, una delle aree naturalistiche più importanti della regione grazie al suo boschetto di secolari agrifogli giganti, con le chiome alte fino a 14 metri. Tra gli animali presenti, il daino, il riccio, la volpe rossa, il cinghiale e le farfalle diurne.
Manifestazioni ed Eventi
– Cravaccata, nei giorni del Carnevale: carri allegorici e maschere a cavallo.– Domenica delle Palme e Settimana Santa: colorata e barocca, la processione delle Palme è un rito antico e molto partecipato. Il ritmare dei tamburi portati a spalla, dai tamburinara, dà avvio alla cerimonia: richiamati dal tam tam che annuncia l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, i fedeli e le confraternite coi loro stendardi attraversano le vie del centro medievale terminando il percorso davanti al sagrato della chiesa Matrice, dove 24 tamburi all’unisono battono il ritmo finale
.– Festa dello Spirito Santo: lunedì successivo alla Pentecoste, spettacolare processione religiosa, con 35 statue di legno portate a spalla.
– Festa dei Burgisi: prima domenica di agosto.
– Sagra della Spiga: seconda domenica d’agosto, una festa tradizionale.
– Vivere in Assisi: 4 ottobre (biennale): rievocazione in costume della vita di San Francesco.
– Natale: con il presepe vivente, l’antica Betlemme è ambientata nei vicoli di Gangi; con il concerto di campane, l’atmosfera natalizia si carica dei suoni della festa; e c’è anche il mercatino di Natale
Cucina tipica gangitana
Il menu gangitano inizia con la pasta ccu maccu (ditaloni conditi con purea di fave verdi) e prosegue con il castrato al forno con patate (carne d’agnellone cotta al forno e aromatizzata con vino rosso, rosmarino e spezie).
L’alternativa è un piatto di Quaresima, il baccalà fritto con contorno di finocchietto selvatico.
Anche i dolci rispettano le tradizioni: a Natale la cuccia, pasta frolla ripiena di mandorle, uva passa e fichi secchi; in estate e autunno i mastacuttè, biscotti di farina, zucchero e succo di fichidindia.
Il caciocavallo di Gangi è un formaggio pecorino di primo o secondo sale, stagionato e con grani di pepe. Rinomata anche la salsiccia secca.
IL TESTO E’ PRESO DAL LINK SOPRA:
https://www.ilviaggioinsicilia.it/gangi-borgo-medievale/
PER CHI VOLESSE UNO SCRITTO PIU’ AMPIO :
https://it.wikipedia.org/wiki/Gangi
TUTTE LE FOTO SOPRA SONO PRESE DAL FACEBOOK ” DIARIO DA GANGI ” CHE CONTIENE ANCHE DEI VIDEO
Scorcio del corso Giuseppe Fedele Vitale
Azotoliquido – Opera propria
Torre Civica e cupola della chiesa madre.
Azotoliquido – Opera propria
Chiesa di San Giuseppe dei ricchi o di San Paolo
Azotoliquido – Opera propria
La parte bassa del paese con al centro la Chiesa del SS. Salvatore
Azotoliquido – Opera propria
Castello dei Ventimiglia
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Effems – Opera propria
Il castello di Gangi sorge fra la fine del XIII e i primi decenni del XIV secolo ad opera di Enrico Ventimiglia e viene completato probabilmente dal nipote Francesco I Ventimiglia, conte di Geraci e signore di Gangi. Il castello non fu dimora abituale per i Ventimiglia, che preferirono quello di Geraci e quello di Castelbuono. L’edificio, molto simile a quello di Castelbuono, appartenne alla famiglia Ventimiglia sino al 1625, anno in cui passò in possesso della famiglia Graffeo e qualche anno dopo alla famiglia Valguarnera.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Gangi
Piazza del Popolo e Palazzo del Municipio
Azotoliquido – Opera propria
Gangi (PA), Piazza del Popolo e palazzo comunale (XIX sec.)
Torre campanaria della Chiesa Madre
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