ANSA.IT — 2 MARZO 2021 — 19.34 ::: E’ morto Bunny Wailer, leggenda giamaicana del reggae. Membro fondatore dei Wailers, aveva 73 anni

 

 

 

ANSA.IT — 2 MARZO 2021 — 19.34

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2021/03/02/e-morto-bunny-wailer-leggenda-giamaicana-del-reggae_fc2e53c9-81de-4310-a1a9-a1e10d1158fb.html

 

Bunny Wailer, of famed reggae group the Wailers, dies at 73 - Los Angeles Times

 

E’ morto Bunny Wailer, leggenda giamaicana del reggae.

 

 

Morto Bunny Wailer, leggenda del raggae: suonò con Bob Marley e Peter Tosh

 

 

Membro fondatore dei Wailers, aveva 73 anni

 

 

 

FOTO DA FACEBOOK

 

 

 

E’ morto Bunny Wailer, leggenda giamaicana del reggae e membro fondatore dei Wailers. 

Il nome di Wailer, all’anagrafe Neville Livingston, è indissolubilmente legato a quello di Bob Marley, che conobbe da bambino e con il quale fondò i Waliers, trio composto anche da Peter Tosh. Banny Wailer era nato a Kingston ed aveva 73 anni.

 

 

Bunny Wailer's Solo Catalog For Streaming — Reggae Legend Recovering, His Wife Jean Watt Still Missing – DancehallMag

 

 

 

Si è spento – come si legge sul Jamaica Observer che cita il suo manager Maxine Stowe – al Medical Associates Hospital di Kingston, ospedale nel quale era stato ricoverato nel luglio scorso dopo un ictus che lo aveva colpito nel luglio 2020.

 

 

È morto a 73 anni il cantante reggae Bunny Wailer, dei Wailers - Il Post

FOTO DA IL POST

 

 

Con Wailer, che, oltre a cantare, accompagnava il trio con il suo bongo, scompaiono tutti i membri del mitico gruppo reggae: Marley morì di cancro l’11 maggio 1981, mentre Tosh fu ucciso nella sua casa di St Andrew l’11 settembre 1987.

Incise otto album con i Wailers, dal 1965 al 1973, prima di avviare la sua carriera solista.

Gli album in solitaria includono Blackheart Man, pubblicato nel 1976, e Rock ‘n’ Groove, uscito cinque anni dopo. Tra le sue canzoni di successo Cool Runnings, Ballroom Floor, Crucial e Bald Head Jesu

 

 

REPUBBLICA del 2 marzo 2021 

https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/03/02/news/morto_bunny_wailer_leggenda_del_reggae-289944211/

 

 

PUBBLICHIAMO SOLO LE NOTIZIE CHE NON SONO GIA’ SULL’ANSA::

 

 

Morto Bunny Wailer, leggenda del reggae - la Repubblica

 

Con il successo anche internazionale dei Wailers, nel 1973, i primi problemi. Bunny Wailer non sopporta i ritmi e le regole dei tour, abbandona durante il giro di concerti in Inghilterra e si rifiuta di continuare negli Stati Uniti, chiede invece di potersi esibire con il gruppo soltanto nei concerti in Giamaica. Anche Tosh abbandona, la rottura della band è dietro l’angolo e Wailer avvia presto la sua fortunata carriera solista. Con il singolo Searching for love lancia una sua etichetta, la Solomonic, pubblica anche pezzi firmati dai Wailers e canta anche cover del vecchio gruppo ma non tornerà mai indietro.

Bunny Wailer, Iconic Reggae Singer And Wailers Co-Founder, Has Died At Age 73 | WJCT NEWS

E’ morto Bunny Wailer, uno dei più importanti musicisti della scena reggae giamaicana. Insieme a Bob Marley e a Peter Tosh aveva fondato i Wailers. Nato a Kingston il 10 aprile 1947 con il nome di Neville O’Riley Livingston, Wailer aveva dunque 73 anni ed era una delle voci dell’epoca d’oro del reggae ancora viventi, molto noto anche per la sua attività solista e anche per questo una delle figure artistiche più rispettate della Giamaica, la terra intorno alla quale la musica in levare ha intrecciato il suo destino fino a diventarne un sinonimo e il più potente strumento di diffusione culturale. Nel gruppo guidato da Bob Marley, Bunny Wailer era il più intransigente dal punto di vista della religione rastafariana, il più radicale anche nelle scelte politiche, tutti atteggiamenti che spiegheranno la sua uscita dalla band e l’avvio della carriera solista.

 

 

Condolences Roll In Following Passing of Reggae Great Bunny Wailer - Nationwide 90FM

 

 

Bunny Wailer era nato a Kingston ma era cresciuto nel villaggio di Nine Mile a St. Ann, e proprio lì aveva conosciuto Bob Marley. Divennero amici accomunati dal destino di essere cresciuti in una famiglia monoparentale, Bunny allevato dal padre e Bob dalla madre. A Kingston, dove le due famiglie decisero di trasferirsi insieme, conobbero Joe Higgs che aveva appena raggiunto il successo e che gli diede le prime lezioni di canto insieme a Peter Tosh e a Junior Braithwaite, che sarebbero diventati loro sodali nei Wailers insieme alle due coriste Beverley Kelso e Cherry Smith.

 

The Last Wailer | GQ

 

Con il successo anche internazionale dei Wailers, nel 1973, i primi problemi. Bunny Wailer non sopporta i ritmi e le regole dei tour, abbandona durante il giro di concerti in Inghilterra e si rifiuta di continuare negli Stati Uniti, chiede invece di potersi esibire con il gruppo soltanto nei concerti in Giamaica. Anche Tosh abbandona, la rottura della band è dietro l’angolo e Wailer avvia presto la sua fortunata carriera solista. Con il singolo Searching for love lancia una sua etichetta, la Solomonic, pubblica anche pezzi firmati dai Wailers e canta anche cover del vecchio gruppo ma non tornerà mai indietro.

 

 

Bunny Wailer, a destra, con Bob Marley and the Wailers a Londra, 1973.

 

Bunny Wailer, a destra, con Bob Marley and the Wailers a Londra, 1973. Fotografia: Michael Ochs Archives / Getty Images

 

FOTO THE GUARDIAN  :: https://www.theguardian.com/music/2021/mar/02/bunny-wailer-last-surviving-founder-member-of-the-wailers-dies-aged-73

 

 

Il 1976 è l’anno del suo album di debutto solista, Blackheart Man, che ottiene un buon successo di vendite. Accanto a lui in sala di registrazione appaiono anche Peter Tosh, la sezione ritmica dei Wailers e lo stesso Marley in una versione diversa del successo dei Wailers intitolato Dreamland. La sua intransigenza e la forte radicalizzazione politica diventa evidente con Protest, un album dichiaratamente politico con il quale Bunny Wailer si inserisce con la sua voce critica nel dibattito e nelle proteste che accompagnano quegli anni di crisi politica ed economica e di crescente violenza nel paese. Con Scheme of Things chiama alla lotta per il riconoscimento dei diritti comuni mentre con Follow Fashion Monkey critica gli afroamericani che scendono a patti con il modello di vita nordamericano. Con la sua versione piuttosto funky di Get Up Stand Up convince anche i rastafariani più scettici di continuare a lottare o che è ormai tempo di farlo.

Nonostante la qualità della sua musica e il timbro caldo della sua voce, Bunny Wailer non riuscirà mai a ottenere il successo di Peter Tosh e Bob Marley, suoi ex compagni nei Wailers. Tra il 1980 e il 1981, anno in cui Marley muore, Bunny Wailer rende omaggio alla musica dei Wailers pubblicando due album intitolati Bunny Wailer sings the Wailers, accompagnato in studio da Sly & Robbie e dai Roots Radics, che diventeranno la sua band nelle prossime apparizioni live, compresa quella al fianco di Stevie Wonder in un concerto di beneficenza a Kingston in favore dell’istituto per ciechi della città in cui ottiene un successo straordinario, tanto che molti si chiedono perché mai si tenga lontano dalle scene così a lungo. Tornerà in tour solo nell’86, a 13 anni di distanza dalla rottura con i Wailers, mentre per il primo vero riconoscimento internazionale bisognerà attendere gli anni Novanta, grazie ai due omaggi a Marley con i quali vince due Grammy: il primo per l’album Time Will Tell del 1990, il secondo con Hall of Fame: A Tribute to Bob Marley’s 50th Anniversary del 1995.

Se la musica resta una sua passione, la fede politica non lo abbandona e lo porta a impegnarsi per la gioventù giamaicana fino a fondare un partito, lo United Progressive Party, impegnato per la riforma scolastica come per la decriminalizzazione della marijuana in Giamaica. Ha continuato a incidere anche nel nuovo millennio, il primo album Communication nel 2000, l’ultimo nel 2013 intitolato Reincarnated Souls.

GIA’ SOLISTA HA VINTO IL GRAMMY TRE VOLTE COMNE MIGLIOR ALBUM DI REGGAE NEL 1991- 1995 -1997

Stowe ha anche confermato la scorsa settimana che la famiglia Wailer stava ancora cercando la moglie scomparsa di Bunny, Jean Watt.

 

 

DA : https://www.dancehallmag.com/2021/03/02/news/reggae-legend-bunny-wailer-dead-at-73.html

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1 risposta a ANSA.IT — 2 MARZO 2021 — 19.34 ::: E’ morto Bunny Wailer, leggenda giamaicana del reggae. Membro fondatore dei Wailers, aveva 73 anni

  1. i. scrive:

    Se diventassi rasta, chissà se mi crescerebbero così magnificamente i capelli?

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