IL MANIFESTO DEL 15 MAGGIO 2021
In 5mila a Milano per la Palestina, oggi la manifestazione a Roma
Italia/Palestina. Presidi ovunque, da Palermo a Cagliari a Padova: tutti gli appuntamenti. E sui social monta la protesta dei giovani ebrei italiani: Not in our name
La manifestazione di giovedì a Milano
© Lia Forti
VIDEO ANSA.IT — GIOVEDI’ 13 MAGGIO 2021
https://www.ansa.it/lombardia/videogallery/2021/05/13/milano-manifestazione-a-sostegno-della-palestina-in-piazza-duomo_d4d76bd0-dca3-4203-b865-328cc38f650a.html
Chiara Cruciati
EDIZIONE DEL 15.05.2021
PUBBLICATO 14.5.2021, 23:57
Erano in 5mila giovedì a Milano, al presidio organizzato dai Giovani Palestinesi d’Italia e dal Gaza FreeStyle. Seconde e terze generazioni, italiani accanto ad altri italiani, giovani, meno giovani, movimenti del territorio, centri sociali.
C’è anche il rapper Ghali e ci sono anziani e giovani palestinesi che raccontano la loro storia, la loro duplice identità, la loro diaspora. E c’è la polizia che blocca un tentativo di corteo.
Hanno manifestato, come sta accadendo in Italia ovunque in questi giorni, da Palermo a Cagliari, contro l’offensiva militare israeliana a Gaza, gli sgomberi a Sheikh Jarrah, le violenze in Cisgiordania e le città miste in Israele. Tante persone in tutto il paese in direzione contraria a quella della politica dei partiti, questi giorni quanto mai unita intorno alla narrativa israeliana.
«Israele non esiste in solitaria», dice una ragazza dal palco, appellandosi all’Europa e ai media italiani, ritenuti responsabili di un silenzio imbarazzante e in molti casi in una narrazione a senso unico. Milano tornerà in piazza domani insieme a Modena e Catania.
Oggi invece tocca a Roma (alle 16 a piazza Esquilino, con un presidio organizzato dalla Comunità palestinese di Roma e del Lazio e da Assopace), a Napoli, Savona, Bologna, Pisa, Firenze, Empoli, Vicenza, Brescia, Livorno, Parma, Pavia, Trento, Torino, Salerno.
Una mobilitazione fisica che si aggiunge a quella virtuale, sui social, dove ieri a emergere con potenza è stata la protesta di giovani ebrei italiani.
Si sono fotografati con un cartello in mano e la scritta #NotInOurNames, non massacri e occupazioni militari nel nostro nome. «Ci uniamo – scrivono – ai compagni e alle compagne attivisti in Israele e Palestina e al resto delle comunità ebraiche nella diaspora che stanno facendo lo stesso».
Non tutti gli Ebrei si identificano con la politica israeliana, come non tutti gli Arabi si identificano con Hamas. C’è un filo sottilissimo di speranza.