DONATELLA –CI RACCONTA UNA STORIA DIVERTENTE DA CARLO VERDONE :: LA PRIMA ESTATE ROMANA DI POESIA A CASTELPORZIANO, 1979 + immagini e video

 

 

Trascrivo la cronaca di un evento poetico che si svolse nell’estate del 1979 sulla spiaggia tra Ostia e Torvaianica, nell’ambito dell’Estate Romana.

Si trattava del Festival dei Poeti di Castelporziano, descritto da uno dei partecipanti, Carlo Verdone, nel suo ultimo libro “La carezza della memoria”, pagg.113 e seguenti:

 

 

Castelporziano 1979, omaggio all'estate dei poeti: «Con la parola ci prendiamo cura del mondo» - Corriere.it

foto de Il corriere

 

 

“Era la fine di giugno, e tutto era pronto per la tre giorni di poesia…Il carnet di invitati era a dir poco fenomenale:

Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso, William Burroughs, Peter Orlovsky, Evgenij Evtusenco, Osvaldo Soriano, Jacqueline Risset, Dario Bellezza, Dacia Maraini, Nico Orengo…

 

 

Il Festival Internazionale dei poeti di Castel Porziano

File:Festival internazionale dei poeti Castelporziano 1979 Allen Ginsberg e Fernanda Pivano.jpg

ALLEN GINSBERG E FERNANDA PIVANO

 

 

Date le ristrettezze del Budget furono sistemati all’ENALC, una struttura alberghiera in dismissione sul lungomare di Ostia, dotata di vasti ambienti con brandine, reti e materassi. Così tra i numerosi ospiti stranieri s’instaurò un incredibile clima comunitario dalle reminiscenze hippie. Una troupe seguiva Evtusenco, che se la tirava come se fosse il più grande poeta del mondo… Migliaia di persone provenienti da tutta Italia puntarono verso il litorale romano per partecipare a quella che doveva essere la Woodstock dell’arte poetica.

 

Festival Internazionale dei Poeti – Minestrone vs Poesia 1979

–  7 minuti ca

 

Presto dilagò il caos…

 

 

 

Estate 1979, il festival internazionale di poesia sulla spiaggia di Castelporziano, sul litorale romano (Adriano Mordenti/ Agf- REPUBBLICA

 

 

Gli aspiranti poeti più pacifici erano in coda, in attesa di ottenere l’agognato microfono che li avrebbe consegnati alla gloria o alla lapidazione. Quando una poesia si beccava dei fischi l’autore si incazzava e il pubblico gli rispondeva con insulti… Qualcuno recitava versi vuoti e insensati che venivano acclamati indegnamente… Ci fu uno che se la prendeva col padre che faceva il pastore…Fu la volta di una ragazzona dall’accento del sud, che parlando intercalava con mille ”cioè”…Voleva aprire un insensato dibattito sulla coscienza dello scrittore… Da lontano si levarono delle urla:” ahò!  Guardate che qua c’è ‘n morto!”…

Poi le grida disumane di un coatto a cui avevano fregato l’autoradio da sotto il sedile dell’auto… Si levò una voce: ” Ma che cazzo voi? Ma un morto de fame come te c’ha pure la radio?” E quello: “Sì, ridateme la radio, li mortacci vostri!”
L’uomo si beccò sonanti pernacchie e parolacce di ogni sorta. Si scatenò una scazzottata in cui ebbe la peggio…

 

 

FOTO DA MINIMA MORALIA

 

 

 

I “poeti famosi” erano in balia di una platea non più affamata di parole o suggestioni liriche e nemmeno di contestazione politica, ma di pura, becera trasgressione…

Nel frattempo il mio amico Armando… con coraggio incosciente cominciò ad attirare l’attenzione. “Compagni, pretendo tre minuti di silenzio…Compagni…tre minuti per due poesie”.” Ma chi cazzo sei che pretendi?” gli rispose un vecchio hippie con i capelli bianchi lunghi fino al collo.” Tu sei ‘n fascista! Ecco chi sei!” ribatté Armando. E aggiunse la frase che lo sotterrò: “Anzi, siete tutti ‘n mucchio de fascisti mascherati da poeti co’ le pezze ar culo proletarie!”

Non l’avesse mai detto. Gli piovvero addosso bottiglie di vetro, lattine e una mela che lo colpì in un occhio…Sulla scena apparve uno squilibrato con la faccia spiritata da Charles Manson che mostrava i genitali alla folla. Poi il solenne annuncio: minestrone gratis per tutti. Tripudio generale…Un ammasso umano affamato assaltò il pentolone e il palco iniziò a traballare in modo sinistro. Uno dei poeti, allucinato, urlò:” Anche il minestrone è poesia!” Pochi istanti dopo franò tutto. Il minestrone si rovesciò ovunque e volarono sedie, scodelle e sonore mazzate. La distesa di sabbia diventò un girone infernale…”

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1 risposta a DONATELLA –CI RACCONTA UNA STORIA DIVERTENTE DA CARLO VERDONE :: LA PRIMA ESTATE ROMANA DI POESIA A CASTELPORZIANO, 1979 + immagini e video

  1. i. scrive:

    Bellissime le foto, che ci trasmettono un po’ di quel grandioso (!) caos.

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