Camillle Pissarro, Boulevard Montmartre in un mattino d’inverno, 1897, olio su tela, cm 64,8 x 81,3. New York, The Metropolitan Museum of Art
Boulevard Montmartre di notte è un dipinto a olio su tela (53,3×64,8 cm) di Camille Pissarro, databile al 1897 e conservato nella National Gallery di Londra
CAMILLE PISSARRO, IL BOUVARD MONTMARTRE, POMERIGGIO AL SOLE, 1897- HERMITAGE, SAN PIETROBURGO
Camille Pissarro, Place du Theatre Francais, 1898, olio su tela, 73 x 92 cm. National Museum of Belgrade
AUTORITRATTO, senza data
Statens Museum for Kunst, København, Danmark
Jacob Abraham Camille Pissarro ( Charlotte Amalie, isola di Saint Thomas, 10 luglio 1830 – Parigi, 13 novembre 1903) è stato un pittore francese, tra i maggiori esponenti dell’Impressionismo.
CHARLOTTE AMALIE OGGI– è la capitale delle Isole Vergini americane
ISOLE VERGINI AMERICANE, ufficialmente Virgin Islands of the United States, sono un territorio non incorporato degli Stati Uniti d’America. Formano un arcipelago di 53 isole vulcaniche, parte delle Piccole Antille, nel Mar dei Caraibi. Sono nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi.
Gli abitanti, a partire dal 1932, hanno la cittadinanza statunitense
Charlotte Amalie, città storica
Strada principale di Sainte Amalie
continua la strada…
è sempre la via principale, Dronningens Gade
via principale
una spiaggia di Charlotte Amalie
CAMILLE PISSARRO- NASCITA E GIOVINEZZA
Jacob Abraham Camille Pissarro nacque il 10 luglio 1830 a St. Thomas, nelle isole Antille, all’epoca note come Indie Occidentali: il padre, Frederick Pissarro, era francese con origini ebreo-portoghesi mentre la madre, Rachel Manzano, era una creola nativa dell’isola. Papà Frederick era giunto sull’isola alla ricerca di fortuna per succedere negli affari di uno zio defunto, il quale quand’era in vita era titolare di una piccola bottega.
A dodici anni Pissarro, assecondando le volontà del padre, andò a studiare in Francia, nella scuola di un sobborgo parigino, Passy. Fu proprio grazie ai continui stimoli degli insegnanti di quest’istituto che Pissarro maturò una sincera passione per il disegno e la pittura, che ebbe modo di mettere a frutto quando diciassettenne fece ritorno alle Antille. La sua passione per le Belle Arti, tuttavia, fu fortemente ostacolata dal padre, che desiderava piuttosto che si avviasse alla carriera di merciaio, ritenendola meno azzardata sotto il profilo economico. Nonostante queste rilevanti difficoltà Pissarro non abbandonò mai le sue ambizioni pittoriche, che coltivava allorquando ne avesse l’opportunità.
Un’amicizia, tuttavia, era destinata a cambiare per sempre il destino del giovane Camille: quella con Fritz Melbye, pittore danese dal quale fu persuaso a dedicarsi pienamente all’arte. Ormai animato da un’intensa irrequietudine creativa Pissarro decise di abbandonare le Antille e di fuggire in Venezuela, dove eseguì i suoi primi dipinti per pagarsi il viaggio per l’Europa. Fu solo in quel momento, quando Pissarro si divideva tra Caracas e La Guaira, che Frederick Pissarro decise di assecondare i desideri del figlio.
Pissarro giunse a Parigi nel 1855, in un momento in cui la città serbava un grandissimo fervore artistico, ben espresso nell’Esposizione Universale tenutasi proprio in quell’anno e nelle novità pittoriche introdotte da Gustave Courbet.
da :
https://it.wikipedia.org/wiki/Camille_Pissarro
In un racconto appassionante e di avvincente realismo, Irving Stone ha ridato vita ai maggiori e minori esponenti dell’Impressionismo francese, ripercorrendo le vicende umane e artistiche di personalità d’eccezione. Al centro del libro è Camille Pissarro, il «visionario riflessivo», come fu definito, la cui vita è strettamente intrecciata a quella di Monet, Manet, Degas, Renoir, Cézanne, Sisley, Gauguin, Van Gogh, Baudelaire, Zola e quanti altri, pittori, scrittori, mercanti d’arte, popolarono la scena artistica francese nella seconda metà dell’Ottocento. Gli incontri al Café Guerbois e al Café de la Nouvelle Athènes, le esposizioni ai Salons ufficiali, e ai Salons des refusés e, sullo sfondo, le vicende politiche della Francia a cavallo fra Secondo Impero e Terza Repubblica, fanno da cornice allo sviluppo di uno dei più esaltanti periodi creativi della storia dell’arte, narrato con fantasia e attenzione alla verità storica.
Café de la Nouvelle Athènes, Paris, Place Pigalle
Sconosciuto – Gronberg: Manet Retrospective
La Nouvelle Athènes è stato un caffè parigino celebre come punto di ritrovo culturale durante il tardo Ottocento. Si trovava al numero 9 di Place Pigalle, alla confluenza fra le due vie Rue Jean-Baptiste Pigalle e Rue Frochot.
Il caffè prendeva il nome alla circostante zona del IX arrondissement, al cui interno si trova tuttora la villa Scheffer-Renan che al tempo era il secondo polo culturale locale.
Fra i frequentatori abituali del caffè si ricordano Henri Matisse, Vincent van Gogh, Federico Zandomeneghi, Marcellin Desboutin e vari artisti impressionisti, che solevano sostare nella terrazza all’aperto sulla piazza per osservare i passanti e scegliere i loro modelli. Edgar Degas usò il caffè come scenografia per uno dei suoi dipinti più celebri, L’assenzio. Il compositore Erik Satie, che suonava il pianoforte nel caffè, vi incontrò il quindicenne Maurice Ravel presentatogli da suo padre.
L’edificio che ospitava il caffè ha subito numerosi cambi d’uso e di nome. In particolare, durante gli anni ’40 il caffè cambiò nome in Sphynx e diventò un locale di striptease frequentato prima dai nazisti e poi dai partigiani del movimento France libre; successivamente, dagli anni ’80 in poi cambiò nuovamente nome in New Moon e divenne una live house per musica rock: vi si esibirono fra gli altri Mano Negra, French Lovers, Noir Désir, Calvin Russel, Naked Apes of Reason e Les Wampas.
Nel 2004 il caffè è bruciato in un incendio e l’edificio, pericolante e non più recuperabile, è stato demolito. Al suo posto è stato ricostruito un nuovo edificio adibito a negozio.
Bohèmes al caffè . (1886) Jean-François Raffaelli. Pastello su tessuto. 55x44cm. Bordeaux: Musée des Beaux-Arts.
Il Café Guerbois , in Avenue de Clichy a Parigi, è stato il luogo delle discussioni e della pianificazione della fine del XIX secolo tra artisti, scrittori e amanti dell’arte – i bohèmes (bohémien), in contrasto con i borghesi .
Incentrato su Édouard Manet , il gruppo si è riunito al caffè di solito la domenica e il giovedì.
Émile Zola , Frédéric Bazille , Louis Edmond Duranty , Henri Fantin-Latour , Emmanuel Chabrier Edgar Degas , Claude Monet , Pierre-Auguste Renoir e Alfred Sisley si unirono regolarmente alle discussioni. A volte si univano a loro anche Paul Cézanne e Camille Pissarro . Il gruppo è talvolta chiamato The Batignolles Group e molti dei membri sono associati all’impressionismo .
Le conversazioni erano spesso accese. Una sera del febbraio 1870, le cose divennero così accese che Manet, insultato da una recensione scritta da Duranty, ferì Duranty in un duello . L’infortunio non fu fatale e i due rimasero amici.
CAFE’ GUERBOIS
A due passi dallo studio di Édouard Manet, uno dei più importanti pittori francesi impressionisti, si trovava il Café Guerbois: il suo proprietario, Émile Bellot, ci è noto ancora oggi perché fu ritratto da Manet nel dipinto Le bon bock (ovvero il buon boccale di birra).
MANET, LE BON BOCK ( buon boccale di birra )
EDOUARD MANET, LE CAFE’ GUERBOIS
Manet non era il solo ad apprezzare il Café Guerbois: qui si incontravano Claude Monet, Paul Cézanne, Alfred Sisley, Edgar Degas, Camille Pissarro, Pierre-Auguste Renoir, Jean-Frédéric Bazille. Ovvero i fondatori del movimento Impressionista, che cambiò per sempre la storia della pittura francese e mondiale.
Nel luogo dove sorgeva, l’attuale avenue de Clichy 9, c’è ancora una targa commemorativa che ricorda il Café Guerbois.
Camille Pissarro – Les boulevards extérieurs, effet de neige – 1879 — Musée Marmottan
Nono314
Boulevard des Italiens Afternoon, 1897
BOULEVARD MONTMARTRE, PRINTEMPS, 1897
IL LOUVRE, 1902
AVENUE DE L’OPERA AL TRAMONTO, 1898
Boulevard Montmartre Mardi Gras, 1897
LA SENNA A PARIGI, PONT ROYAL, 1903
IL PONTE NUOVO, POMERIGGIO PIOVOSO, 1901
LE PONT NEUD, 2 — 1901
LOUVRE, LUCE DEL SOLE INVERNALE, 1900
AVENUE DE L’OPERA, PLACE DU THEATRE FRANçAIS, NEBBIA, 1898
OLACE DU THEATRE FRANçAIS, EFFETO SOLE, 1898
12 FOTO SOPRA DAL MEGNIFICO FACEBOOK ” Camille Pissaro Art “
Che belli questi quadri su Parigi, che ne rafforzano il mito.