MARINA GORI — grazie e mille ! : ANDREA PALLADINO:: Dal nazista delle fosse ardeatine a Ordine Nuovo, la rete dello spionaggio americano — DOMANI, 18 GIUGNO 2021 

 

 

DOMANI, 18 GIUGNO 2021 

https://www.editorialedomani.it/politica/italia/net-project-los-angeles-usa-spiavano-comunisti-italiani-ufficiale-delle-fosse-ardeatine-rainews-spotlight-vha617jc

 

 

“NET PROJECT LOS ANGELES “

 

Dal nazista delle fosse ardeatine a Ordine Nuovo, la rete dello spionaggio americano

Creata il 20 dicembre 1947 dai servizi militari statunistensi la rete aveva un unico nemico e una missione chiara: «Ottenere informazioni sulle personalità e le attività del Partito comunista italiano». L’inchiesta di “Spotlight” su Rai News 24

Una rete clandestina, un nome in codice: “Net Project Los Angeles”. Creata il 20 dicembre 1947, pochi mesi prima delle elezioni decisive del 1948, ideata e promossa dai servizi militari Usa, il Counter Intelligence Corps (Cic), l’agenzia di servizi segreti che aveva accompagnato le forze statunitensi durante la guerra finita due anni prima. Aveva un unico nemico, ed una missione chiara: «Ottenere informazioni sulle personalità e le attività del Partito comunista italiano».

Dopo la liberazione il fronte rapidamente si sposta ad est, l’Unione sovietica da alleato in pochi mesi mesi diventa l’avversario da bloccare ad ogni costo. Gladio ancora non esisteva (verrà creata dall’Alleanza atlantica nei primi anni ’50), ma l’intelligence militare statunitense già si muoveva per creare un fronte anticomunista. Servivano specialisti, reti di fonti, agenti segreti con esperienza e contatti.

 

IL PATTO CINICO

 

Nel documento del progetto – che viene mostrato per la prima volta in televisione nel programma di Rainews24 Spotlight (“La rete silenziosa”, in onda venerdì 18 giugno, alle 21.30) – c’è la traccia evidente di un patto cinico. A capo della struttura c’era l’ex maggiore delle SS  Karl Hass, uno dei responsabili della strage della Fosse Ardeatine. Da boia diventa una risorsa. Verrà condannato all’ergastolo per crimini di guerra solo cinquant’anni dopo, nel 1998, insieme all’ex capitano Erich Priebke. Ammise di aver sparato nel marzo del 1944 contro i 335 civili sterminati dai plotoni comandati da Kappler alle porte di Roma, senza mostrare mai un segno di pentimento.

Fino ad allora, grazie al suo ruolo di agente anticomunista, nessuno lo cercò. Viveva indisturbato in una magnifica villa sul lago di Castel Gandolfo, di proprietà di un noto avvocato romano. Nei ritagli di tempo interpretava a Cinecittà il ruolo più congeniale per lui, quello di ufficiale nazista. È suo il volto del soldato delle SA che dà l’ordine di fuoco nel film capolavoro di Luchino Visconti “La caduta degli dei”: un gioco del destino, un ruolo da figurante nel racconto dell’ascesa delle SS nei primi anni del III Reich.

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