IVAN JAKOLEVIC BILIBIN ( Tarchovka, Pietroburgo, 1876, – Leningrado, 7 febbraio 1942 durante l’assedio tedesco ) è stato un grande illustratore di fiabe, di balletti —

 

 

 

I mercanti in visita allo zar Saltan. Illustrazione del 1905 per La favola dello zar Saltan scritta da Aleksandr Puškin.

 

 

 

 

 

Bozzetto scenografico del 1909 per l’opera lirica Il gallo d’oro di Nikolaj Rimskij-Korsakov tratta da La fiaba del galletto d’oro di Puškin.

 

 

VIDEO, 8.37

Fantasia da “Il Gallo d’oro” di Nikolaj Rimskij-Korsakov – Shlomo Mintz ( violino ) e Sander Sittig ( pianoforte )- Messina 2019

 

 

 

Il gallo d'oro e altre fiabe. Ediz. illustrata - Aleksandr Sergeevic Puskin - copertina

HOEPLI MILANO 2008

 

 

 

 

Lo zar Dadon di fronte alla regina Šemacha, sempre per Il gallo d’oro (1906).

 

 

 

 

 

 

 

Un’illustrazione per il Canto della schiera di Igor, un poema epico russo degli inizi del XIII secolo.

 

 

 

 

 

La strega Baba Jaga in una illustrazione del 1900 per la fiaba Vasilisa la Bella.

 

 

 

 

Il cavaliere rosso, un personaggio di Vasilisa la Bella 1899.

 

 

 

 

Ivan Carevič cattura una piuma dell’uccello di fuoco 1899.

 

 

 

 

Morozko, personificazione dell’inverno e del gelo nel folklore russo, appare ad una donna.

 

 

 

 

 

 

 

 

La favolosa isola di Bujan 1905.

 

 

 

 

 

 

Il bogatyr Dobrynja Nikitič trae in salvo Zabava dallo Zmaj Gorynych.

 

 

 

 

 

Il’ja Muromec e il ladro usignolo.

 

 

 

 

 

 

 

Alkonost, l’uccello del paradiso della mitologia slava.

 

 

 

 

 

 

L’amministrazione della giustizia nel Rus’ di Kiev, secondo il codice legale della Russkaja Pravda.

 

 

 

 

 

Sadko, un eroe del folklore russo.

 

 

 

 

 

Illustrazione per Ruslan e Ljudmila di Puškin.

 

 

 

 

Illustrazione per Jaroslavna (1930).

 

 

 

 

 

Ritratto Ivan Bilibin di Boris Kustodiev, 1901.

 

 

Ivan Jakovlevič Bilibin (in russo: Иван Яковлевич Билибин?; Tarchovka, 16 agosto 1876, 4 agosto del calendario giuliano – Leningrado, 7 febbraio 1942) è stato un pittore e illustratore russo.

Ivan Bilibin nacque Tarchovka, un villaggio vicino a San Pietroburgo, nella famiglia di un medico militare. Studiò alla facoltà di legge dell’Università Statale di San Pietroburgo. Nel 1898 studiò presso il pittore Anton Ažbe a Monaco, poi lavorò alcuni anni sotto la direzione di Il’ja Repin. Visse prevalentemente a San Pietroburgo e fu un membro attivo dell’associazione di artisti e letterati Mir iskusstva.

Nel 1899 Bilibin si recò in un villaggio del governatorato di Tver’, dove creò per la prima volta delle illustrazioni in quello che sarebbe diventato il suo stile caratteristico, per il libro La favola dello zarevic Ivan, dell’uccello di fuoco e del lupo grigio. Tra il 1902 e il 1904 visitò i governatorati di Vologda, Olonec e Arcangelo, su incarico della sezione di etnografia del Museo russo.

Il talento artistico di Bilibin si manifestò chiaramente nelle sue illustrazioni per favole e byliny russe (in particolare le favole di Aleksandr Puškin), e nelle sue scenografie teatrali e operistiche.

Durante la rivoluzione russa del 1905 realizzò delle caricature. Nel 1915 prese parte alla Società per il rinascimento della Russia artistica assieme a molti altri artisti del tempo. Dopo la rivoluzione d’ottobre Bilibin lasciò la Russia: dal 1920 visse dapprima al Cairo, poi ad Alessandria d’Egitto; nel 1925 si trasferì a Parigi. In quel periodo creò brillanti decorazioni per le scene di opere russe, e fu invitato ad allestire il balletto di Igor’ Stravinskij L’uccello di fuoco a Buenos Aires, ed una serie di opere a Praga e Brno. Con il passare degli anni si riconciliò con il potere sovietico: nel 1936 ritornò in patria e si stabilì a Leningrado, per insegnare all’Accademia degli artisti e continuare a lavorare come illustratore e artista di teatro. Bilibin morì durante l’assedio di Leningrado, il 7 febbraio 1942.

 

IMMAGINI E SCRITTO DA :

https://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Jakovlevi%C4%8D_Bilibin#Opere_scelte

 

 

 

SEMPRE SULL’ARTISTA RUSSO 

da:

https://www.dollynoire.com/blogs/brand/ivan-bilibin-storia-del-leggendario-illustratore-che-ha-ispirato-la-collezione-siberia

 

Il 1899 è l’anno che segna in maniera irrevocabile lo stile illustrativo di Ivan Bilibin: inviato per un lavoro presso il governatorato di Tver, lavora a dei disegni e delle miniature che serviranno ad illustrare il libro “La favola dello zarevic Ivan, dell’uccello di fuoco e del lupo grigio”. Si tratta della nascita di una matrice stilistica che, negli anni e decenni a venire, influenzerà una miriade di artisti, sia russi che stranieri. La capacità di utilizzare in maniera vivida i colori, selezionati con cura in base all’atmosfera di ciascuna illustrazione, si unisce ad un tratto delicatissimo, in grado di dar vita a figure antropomorfe o fantasiose, ma in grado di ancorarsi alla realtà nella testa dell’osservatore. Bilibin illustra negli anni moltissime favole e altrettanti byliny – poemi di narrativa epica tradizionali – russi, con una predilezione particolare per le opere fiabesche di Aleksandr Puskin. A ciò aggiunge un importante lavoro per il teatro russo: mette infatti il suo talento al servizio degli allestimenti di moltissime opere, che baseranno le proprie scenografie proprio su delle sue illustrazioni originali.

I suoi rapporti con la Russia si interrompono nel 1917 circa, in corrispondenza con la rivoluzione d’ottobre. I moti rivoluzionari che portano alla nascita della Repubblica Sovietica guidata da Lenin non sono infatti visti di buon occhio da Bilibin, che già in occasione della tentata rivoluzione del 1905 aveva raffigurato i rivoluzionari in delle caricature molto provocatorie. Dal 1920 in poi, Bilibin inizia quindi a girovagare per il mondo, allontanandosi dalla terra natale e da tutti i contrasti con i poteri che la controllavano al tempo. Vive inizialmente al Cairo, poi ad Alessandria d’Egitto, fino a trasferirsi nel 1925 a Parigi. Proprio nella capitale francese torna a legarsi indissolubilmente al teatro, sua grande passione. Crea moltissime opere uniche per gli allestimenti di piece teatrali russe, fino a venire invitato a Buenos Aires per l’allestimento de “L’uccello di fuoco”, balletto ispirato proprio alla prima fiaba da lui illustrata. Continua poi negli anni a lavorare a questo tipo di opere, spostandosi da Praga a Brno.

Con il passare degli anni inizia a riappacificarsi con le autorità sovietiche, fino a decidere di rientrare nel paese: è il 1936, dopo quasi vent’anni di auto esilio Ivan Bilibin torna in patria. Si stabilisce di nuovo a Leningrado – ossia San Pietroburgo, che per un breve periodo della storia si chiamerà così – e, oltre a continuare il proprio lavoro da illustratore, inizia ad insegnare presso l’Accademia degli artisti, ammirato e venerato come uno dei più grandi artisti russi viventi. L’idillio in terra russa non dura però a lungo, purtroppo. La vita di Ivan Bilibin viene tragicamente spezzata nel 1942, durante l’assedio di Leningrado, uno degli episodi più bui della seconda guerra mondiale. Nonostante la sconfitta delle forze tedesche, una delle più massicce inflitte durante il conflitto, nonché prima prova della cedibilità delle sue forze, moltissime furono le vittime degli scontri, tra cui proprio l’illustratore.

Il tragico finale non fa però calare il sipario sulla leggendaria vita di un artista che ha ispirato, e continua ad ispirare, molti giovani, molte opere, in sostanza chiunque entri in contatto con i suoi capolavori. Immortale come le storie che ha reso vivide, immortale come le sue opere: questo è Ivan Bilibin.

 

 

 

ALTRE OPERE DI IVAN BILIBIN::

 

 

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Corte ai tempi della “Russkaja Pravda””. Acquerello // Dipinti sulla storia Russa. (Ed. Knebelâ, 1913). / Corte reale БИЛИБИН, ИВАН ЯКОВЛЕВИЧ (1876-1942

 

 

 

 

 

 

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UNA STRADA DEL CAIRO

 

 

 

 

 

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GRANDE ALLOGGIO IN AFFITTO

 

 

 

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Ivan Bilibin – judgment-during-the-russian-pravda-1890

 

 

 

 

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Ivan Bilibin – portrait-of-lyudmila-chirikova-1922

 

 

 

 

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MOSCA

 

 

 

 

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1906

 

 

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1904

 

 

 

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1909

 

 

 

 

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State Bank Building (Nizhny Novgorod) by Ivan Bilibin (1913, priv.coll).jpg

An original design for a ceiling mural for the State Bank in Nizhny-Novgorod signed in Cyrillic and dated ‘I. Bilibin/1913’ (lower left) pencil, ink, watercolour and gouache, heightened with gold, on paper 25¾ x 39¼ in. (65.5 x 99.5 cm.)

SOFFITO DI UNA BANCA

 

 

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