CARLO FRANCO, Lettere al ‘Times’ da Capri borbonica che mutarono l’opinione politica d’Europa sul Regno delle Due Sicilie  -REPUBBLICA DEL 4 GIUGNO 2011.

 

 

 

ISOLA DI CAPRI

Ph. © Sonia Ritondale,

 

 

 

 

 

REPUBBLICA DEL 4 GIUGNO 2011

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Lettere al ‘Times’ dal Regno delle due Sicilie

 

CARLO FRANCO

 

 

Lettere al «Times» da Capri borbonica. Le corrispondenze di Henry Wreford che mutarono l'opinione politica d'Europa sul Regno delle Due Sicilie - Roberto Ciuni - copertina

Lettere al «Times» da Capri borbonica. Le corrispondenze di Henry Wreford che mutarono l’opinione politica d’Europa sul Regno delle Due Sicilie 

di Roberto Ciuni (Autore) 

 E. Mazzetti (Curatore)

La Conchiglia, 2011

 

 

RITROVARE in libreria un titolo di Roberto Ciuni, ad un anno esatto dalla sua scomparsa, è un piacere del quale non ci si può privare. È uscito postumo, infatti, l’ ultimo libro del giornalista che ha legato a Capri il suo impegno di scrittore. Il titolo già suscita curiosità: “Lettere al Times da Capri borbonica”, curato con zelo e affetto amicale da Ernesto Mazzetti, ma è, soprattutto, il sottotitolo a far lievitare l’ interesse politico: “Le corrispondenze di Henry Wreford che mutarono l’ opinione politica d’ Europa sul Regno delle due Sicilie”.

E, di fatto, contribuirono a costruire una immagine epica e obiettiva del Risorgimento. Non fosse altro che per aver fatto conoscere all’ Europa la vergogna delle carceri napoletane nelle quali erano rinchiusi patrioti come Poerio e Settembrini.

Leggendo gli articoli del corrispondente del “Times”, infatti, il leader conservatore William Gladstone andò a visitare le prigioni in incognita. Al termine, lanciò una sorta di anatema contro Napoli: «È la negazione di Dio», disse Gladstone. Il libro, come sottolinea Ernesto Mazzetti, è il prodotto di una ricerca lunga quindici anni e di un lavoro paziente svolto anche all’ archivio del “Times”, dove Wreford mise le mani su un rapporto della polizia borbonica che confermavano i sospetti del giornalista.

 

 

 

Ricostruzione di Villa Jovis a Capri tratta dal volume Das Schloß des Tiberius und andere Römerbauten auf Capri [1900] dell’architetto tedesco Carl Weichardt (1846-1906).

 

 

Trecento pagine dense e il libro regala – realizzando il desiderio dell’ autore – un motivo in più per celebrare con solennità il 150esimo anniversario dell’ Unità d’ Italia. Come è scritto anche nella lapide incisa all’ ingresso del municipio isolano: «A Enrico Wreford, di nascita inglese, italiano di cuore che prescelse quest’ isola e ne fece proprie le gioie, le sventure, la gloria e le speranze». La ricostruzione di Ciuni prende forma dalla lettura della dedica e dalla curiosità di saperne di più di un personaggio poco noto rispetto ai grandi frequentatori di Capri ma egualmente importante per l’ isola. E fu così che Ciuni, con il piglio del cronista che ci ha regalato inchieste di grande spessore, ha ripercorso la vita e le peripezie, culturali ed amorose, del giornalista inglese che, sbarcato sull’ isola azzurra, vi è rimasto fino alla morte.

 

 

Die Blaue Grotte auf der Insel Capri [1835-1836 circa], acquerello del pittore austriaco Jakob Alt (1789-1872), dimensioni 41,1×51,6 cm, conservato presso il Museo Albertina di Vienna (Austria)

 

Galeotto, anche in questo caso, fu l’ amore, ma molto contribuì anche il sentimento antiborbonico che segnò indelebilmente il lavoro di sir Henry Wreford, un free lance che il “Times” spedì al seguito di Garibaldi e dei suoi mille.

 

 

 

Cartolina da foto del porto di Marina Grande a Capri [1880-1900 circa], Centro documentale dell’isola di Capri, comune di Capri (Napoli).

 

La scintilla dell’ amore scoccò sulla barca che trasportava il corrispondente da Napoli a Capri perché conobbe la figlia del traghettatore, la bella Brigida, della quale s’ innamorò a prima vista. Il profilo di sir Henry, tra l’ altro, è intrigante e, in qualche modo, ambiguo. È, tanto per cominciare, un prete presbiteriano espulso, tra l’ altro, dallo Stato pontificio e riesce a ottenere l’ incarico di seguire l’ eroe dei due mondi con il preciso intento, centrato in pieno, di fiancheggiare i patrioti unitari. Questo sentimento esplode nelle corrispondenze dedicate a Ferdinando II e al regime borbonico, ma anche dal rapporto intenso e, come dire, intrinseco con l’ ambasciata britannica a Napoli.

 

 

 

LE IMMAGINI SONO TRATTE DA : 

Era di pietra la sua bellezza

Capri, mitografia di un luogo

Eugenio Zito

Dipartimento di Scienze Sociali – Università di Napoli Federico II
una bella ricerca, ch.

http://rivisteclueb.it/riviste/index.php/etnoantropologia/article/view/231/365

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1 risposta a CARLO FRANCO, Lettere al ‘Times’ da Capri borbonica che mutarono l’opinione politica d’Europa sul Regno delle Due Sicilie  -REPUBBLICA DEL 4 GIUGNO 2011.

  1. ueue scrive:

    Grazie di queste informazioni, per potere guardare un territorio al di là dei luoghi comuni.

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