Buongiorno domani ! 29 settembre — Lucio Battisti + Equipe 84 ( 1967 )

 

29  settembre è una canzone di Mogol e Battisti, il 29 settembre è il compleanno della moglie di Mogol, da qui il titolo e le parole, è uscita nel 1967 in un 45 giri dell’Equipe 84, Battisti l’ha incisa in seguito.

 

 

 

 

♫ Equipe 84 ♪ 29 Settembre ♫ Video & Audio Restaurati

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4 risposte a Buongiorno domani ! 29 settembre — Lucio Battisti + Equipe 84 ( 1967 )

  1. ueue scrive:

    Bella e orecchiabile la canzone. Mi viene in mente uno sketch di Walter Chiari che prendeva in giro l’antifemminismo delle canzoni di Battisti.

  2. ueue scrive:

    Mi ha “divertito” un film francese del 2o19, “Ribelli”, regista Allan Mauduit, interpreti Cécile De France, Yolande Moreau, Audrey Larry. La trama: Sandra è una giovane donna che, dal sud della Francia, ritorna a Boulogne-sur-Mer,dove è nata. Fugge da una marito violento ma non ha nessuno che la accolga davvero, nemmeno la madre. Trova lavoro in una ditta che inscatola pesce, dove fa amicizia con due altre lavoratrici. Un giorno, mentre sta per rivestirsi ed uscire a fine turno dalla fabbrica, è costretta ad uccidere per legittima difesa un caporeparto che vorrebbe violentarla. Lei e le sue due amiche, accorse al trambusto in sua difesa, scoprono che l’ucciso aveva con se’ una borsa piena di soldi, provenienti sicuramente da qualche traffico illecito. Decidono di sbarazzarsi del cadavere e di nascondere la borsa. Da qui si sviluppa un insieme di azioni sempre più travolgenti, che tengono in sospeso lo spettatore fino all’ultimo. Il film, più che un noir, sembra un western: tutti hanno il grilletto facile, non esistono “buoni” ma solo “cattivi”, che cercano disperatamente di salvare il malloppo. L’ambiente umano è quello degradato di un sottoproletariato, diviso solamente tra chi vince e chi perde. Il tutto però è trattato con una pennellata di grottesco e con un ritmo incalzante. L’umanità è distante ed appena accennata nella simpatia che suscitano le due “amiche” dell’interprete principale. Non c’è salvezza per nessuno, se non per il malloppo che le tre donne riescono a conservare, tra uccisioni e colpi bassi. Si potrebbe parlare di Western al femminile in una tranquilla cittadina del nord della Francia.

  3. ueue scrive:

    Un fil di tutt’altro genere è ” Semina il vento” di Danilo Caputo. Si potrebbe quasi parlare di documentario. Nica, l’interprete principale, a ventuno anni, abbandona gli studi di agronomia all’università e torna a casa in un paesino vicino a Taranto. La sua intenzione è quella di lavorare nelle campagne di famiglia e mettere a frutto quello che ha imparato. Trova però un padre, una volta agricoltore, sommerso dai debiti, una terra inquinata dalle vicinissime fabbriche, gli ulivi devastati da un parassita. Non c’è in nessuno un desiderio di rinascita, ma tutto il paese, compreso suo padre, vogliono solo poter sradicare gli ulivi per prendere la sovvenzione statale. L’unica che vorrebbe risanare quel posto è Nica, forte delle sue conoscenze scientifiche che permetterebbero di salvare gli oliveti e del suo amore per la terra, trasmessole dalla nonna Il culmine della tragedia è quando la ragazza scopre che il padre è connivente con le organizzazioni criminali che sversano rifiuti in un terreno forse condannato per sempre ad un irreversibile inquinamento. Il film finisce a questo punto e ci si interroga se ci sarà mai una svolta positiva. La malattia che distrugge gli ulivi è anche quella che corrode il paesaggio e il cuore degli uomini, che praticamente non hanno più una terra a cui ancorarsi. Il film è dolente, ma fa intravvedere uno spiffero di speranza che non sappiamo come e se riuscirà a realizzarsi.

  4. ueue scrive:

    Il titolo “Semina il vento” mi fa pensare a quella canzone famosissima che tradotta credo dica nel suo ritornello: “risposta non c’è, o forse chi lo sa, risposta nel vento sarà”.

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