ANPI Scuola – Brescia @ANPI_Scuola — 18.13 — 21 gennaio 2022 – grazie di avercelo ricordato ! + blog di Adriano Maini, campo di concentramento di Vallecrosia + un libro

 

#FascistCrimes — Il campo di concentramento di Vallecrosia (Riviera ligure) fu aperto #Otd nel 1944.

Istituito dalle autorità della “Repubblica” fantoccio di Mussolini, sostenuto dai nazisti di #Hitler , fungeva da campo di transito per ebrei e altri prigionieri in attesa di espulsione.

#21gennaio #HMD2022

 

 

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mercoledì 12 maggio 2021

In Provincia il campo fu istituito a Vallecrosia

mercoledì 12 maggio 2021

In Provincia il campo fu istituito a Vallecrosia

 

 

Nella primavera 1943 la presenza ebraica si accrebbe grazie all’arrivo di connazionali rimpatriati dalla Francia. Completata rapidamente l’occupazione militare della Provincia, le unità tedesche Gestapo e SS avevano visionato gli elenchi degli ebrei residenti. Ottenuta anche l’indispensabile collaborazione della polizia italiana, furono in grado di scatenare una lunga e spietata caccia all’ebreo già sperimentata altrove. La stagione del terrore ebbe inizio il 18 novembre 1943 a Bordighera con l’arresto dei tre membri della famiglia Hassan. Nella tragica notte tra il 25 e 26 novembre, uomini delle SS e agenti della polizia italiana operarono una grande retata. Vi incapparono trentacinque ebrei che furono arrestati a Ventimiglia, Bordighera e San Remo. Furono rinchiusi nelle carceri di San Remo ed Imperia e trasferiti successivamente a Genova.

Il 5 dicembre 1943 il Ministro dell’interno della Repubblica Sociale italiana ordinava che «tutti gli ebrei, anche se discriminati fossero arrestati ed internati in appositi campi di raccolta provinciali e i loro beni mobili e immobili sottoposti ad immediato sequestro». In Provincia il campo fu istituito a Vallecrosia, in un’area già occupata da edifici militari. Entrò in funzione nel febbraio 1944 e fu chiuso nell’agosto dello stesso anno. Nel campo furono internati soprattutto prigionieri politici, genitori dei renitenti alla leva e solamente cinque ebree arrestate a Bordighera e San Remo. Nei mesi successivi i pochi arresti operati appaiono riconducibili allo squallido fenomeno delle delazioni. Alcune famiglie, che, invece, erano riuscite fortunosamente a sottrarsi alla cattura, partirono immediatamente e si diressero con successo verso la Svizzera. Altri nuclei familiari o singoli furono nascosti e protetti da amici o conoscenti; alcuni trovarono rifugio presso istituti religiosi.

Una nuova recrudescenza della caccia all’ebreo si registrò nell’aprile 1944, quando furono arrestati a San Remo cinque anziani ebrei. Tra questi figurava anche Elena Abraham che sarebbe morta in carcere ad Imperia. La stagione del terrore sarebbe terminata il mese successivo. Il bilancio degli arresti e delle deportazioni in questa Provincia in cui la presenza ebraica non fu mai troppo importante, è tuttavia impressionante e ammonta ad almeno 54 deportati. Solo cinque sopravvivranno all’inferno dei lager nazisti e faranno ritorno.

 

 

CONTINUA :

https://gsvri.blogspot.com/2020/05/il-campo-di-transito-di-vallecrosia.html

 

 

Destinazione Ravensbrück. L'orrore e la bellezza nel lager delle donne - Donatella Alfonso,Laura Amoretti,Raffaella Ranise - ebook

Destinazione Ravensbrück. L’orrore e la bellezza nel lager delle donne 

di Donatella Alfonso (Autore) 

 

Laura Amoretti (Autore) 

 

Raffaella Ranise (Autore)
All Around, 2020

Alcune erano bambine, accompagnate dalle madri, altre ragazze di vent’anni, madri di famiglia, oppure già anziane. Sui treni che le portavano al campo di concentramento di Ravensbrück, a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti a famiglie ebraiche: reiette da isolare, da eliminare, per il regime nazista. Mille tra le italiane deportate, di ogni età, non tornarono mai: tra loro anche alcune passate per un piccolo e quasi dimenticato centro di detenzione nell’estremo ponente ligure, a Vallecrosia. La storia di queste donne, ragazze e bambine, i ricordi, la capacità che ebbero molte di loro, nonostante la tragedia che stavano vivendo, di ritrovare la capacità di un affetto, di un gesto, di un sorriso, si affiancano ai momenti più cupi vissuti nel lager e, per le sopravvissute, riportati nella vita vissuta dopo. A 75 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un libro che ripercorre testimonianze e luoghi e la tessitura della memoria di queste donne, della disumanità che hanno dovuto affrontare e del male che ha attraversato l’Europa, monito per allontanare ogni vento di inaccettabili revanscismi.

 

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1 risposta a ANPI Scuola – Brescia @ANPI_Scuola — 18.13 — 21 gennaio 2022 – grazie di avercelo ricordato ! + blog di Adriano Maini, campo di concentramento di Vallecrosia + un libro

  1. ueue scrive:

    Negli ultimi anni, per fortuna, sono uscite molte testimonianze su questi campi di concentramento, numerosissimi in tutta Italia. Preludevano al viaggio, quasi sempre senza ritorno, verso i lager nazisti. Di questi luoghi di prigionia, che preludevano all’annientamento, finora si sapeva molto poco. Grazie davvero a tutti quelli che fanno conoscere queste realtà terribili, che dovrebbero “vaccinarci” dal fascismo e da ogni regime disumano.

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