Lala Hu @LalaHu9 – 21.12 — 27 gennaio 2022 — grazie e mille di avercelo fatto conoscere + altro – da GARIWO, la foresta dei Giusti

 

 

La cerimonia di intitolazione (Newpress)

 

A Milano in zona Sarpi dal 2018 c’è una piazzetta intitolata a Ho Feng Shan, console cinese a Vienna nel 1938-39 che salvò migliaia di ebrei concedendo loro visti per Shanghai, dove in quegli anni arrivarono oltre 18 mila ebrei.

 

 

Feng Shan Ho

                                         Ho Feng Shan

 

Nato nel 1901 nello Hunan da una famiglia molto povera e orfano di padre, Ho Feng Shan fu cresciuto dai missionari luterani norvegesi. Imparò le lingue e fu educato coniugando il confucianesimo con le arti liberali.

Figura ancora poco conosciuta, si è cominciato a ricostruire la storia di Ho Feng Shan solo dopo la sua morte avvenuta nel 1997, rintracciando la sorte di alcuni sopravvissuti grazie al suo intervento. Nel 2000 Ho Feng Shan è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni.

Segnalo il libro “Ebrei a Shanghai” a cura di E. Giunipero, che contiene contributi e racconti su rifugiati e anche Ho Feng Shan. Tra le testimonianze, anche quelle di Sonja Muhlberger, nata a Shanghai nel 1939 da genitori ebrei tedeschi.

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GARIWO — LA FORESTA DEI GIUSTI

 

COMPLETIAMO QUESTO BEL RITRATTO CON NOTIZIE DA GARIWO :

 

 

Possedeva una personalità dinamica, un’energia senza limiti e un carattere irascibile, compensato da una mente brillante ed un forte senso dell’umorismo. Veniva descritto come un uomo con un cuore compassionevole.

Feng Shan Ho fu trasferito come Primo Segretario all’ambasciata cinese di Vienna nella primavera del 1937. Grazie alla sua conoscenza del tedesco, Ho era protagonista delle attività culturali e intellettuali della città e aveva una vasta cerchia di amici – specialmente tra gli intellettuali, molti dei quali Ebrei.

A quel tempo, Vienna aveva la terza comunità di Ebrei più grande d’Europa. Dopo anni di integrazione, gli Ebrei di Vienna sembravano ormai accettati nella società austriaca. Ma questo consenso era in realtà solo superficiale.

Dopo l’annessione dell’Austria alla Germania Nazista (Anschluss) nel marzo del 1938, tutte le ambasciate straniere in Austria furono chiuse e 185.000 Ebrei furono costretti a vivere in un regno di terrore. A Ho fu ordinato di scogliere l’ambasciata e di formare a Vienna un Consolato Generale Cinese, di cui divenne console.

Gli Ebrei austriaci erano in grave pericolo e avevano bisogno di aiuto. La grande domanda di passaporti assunse misure sproporzionate durante e immediatamente dopo la Notte dei Cristalli nel novembre 1938, quando migliaia di Ebrei furono portati nei campi di concentramento.

Vienna diventò il centro dell’immigrazione degli Ebrei austriaci: tutti i consolati della città erano presi d’assalto da Ebrei disperati, ma la maggior parte non offriva nessun tipo di aiuto. Ho iniziò a praticare una politica per la quale poteva consegnare passaporti a tutti quelli che ne richiedevano uno.

Tra questi, Eric Goldstaub, un ragazzo Ebreo viennese di 17 anni, che dopo aver chiesto aiuto a 50 consolati della città, finalmente, il 20 luglio 1938 ottenne 20 passaporti cinesi per lui e la sua grande famiglia.

Shanghai era sotto l’occupazione giapponese e non era richiesto il passaporto per entrare nel Paese; ma il passaporto, come prova di destinazione, era assolutamente necessario affinché gli Ebrei potessero lasciare l’Austria.

La comunità Ebraica Viennese fu ufficialmente sciolta nel novembre 1942. Alla fine della guerra, più di 65.000 Ebrei austriaci morirono nei ghetti e nei campi di concentramento nazisti.

Nel maggio 1940, il Console Feng Shan Ho lasciò Vienna. Dopo la guerra, Ho decise di rimanere fedele al Nazionalismo Cinese, che aveva sede a Taiwan. Fu ambasciatore in Egitto, nei Paesi del Medio Oriente, in Messico, Bolivia e Colombia.

Nel 1973, dopo quattro decenni di servizio diplomatico, Feng Shan Ho si trasferì a San Francisco, dove diventò uno dei membri della Chiesa Luterana Cinese e dove scrisse le sue memorie nel libro intitolato Quarant’anni della mia vita diplomatica, pubblicato nel 1990.

Morì nella sua casa il 28 settembre 1997, assistito dalla moglie e dalla figlia, all’età di 96 anni.

Ho Feng Shan è onorato nei Giardini di Milano – Monte Stella e Yad Vashem.

DA :

https://it.gariwo.net/giusti/shoah-e-nazismo/ho-feng-shan-15504.html

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1 risposta a Lala Hu @LalaHu9 – 21.12 — 27 gennaio 2022 — grazie e mille di avercelo fatto conoscere + altro – da GARIWO, la foresta dei Giusti

  1. ueue scrive:

    Grazie per avermi fatto conoscere questi fatti e questa bella persona!

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