UNA PAROLA AL GIORNO.IT — 27 MAGGIO 2022 — MAMMONA + immagini

 

 

Una parola al giorno

27 maggio 2022

https://unaparolaalgiorno.it/significato/mammona?rm=_

 

 

“Mammona” ritratto da Louis Le Breton per il Dizionario infernale
Louis Le Breton — 1818

Mammona

 Parole semitiche

mam-mó-na

SIGNIFICATO Dio denaro, vile denaro, peccato dell’avarizia, demone-dio della mitologia siriaca

ETIMOLOGIA voce dotta, dal latino tardo mammona, ‘guadagno’, attraverso il greco biblico mamonàs, dall’aramaico māmōnā, di etimologia ulteriore incerta, forse dall’ebraico o dal siriaco.

  • «Ed eccone un altro che all’onore ha preferito Mammona! Venduto!»

 

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Mammon, A book of images, 1898, by W.T. Horton (1864-1919), preface by W.B. Yeats (1865-1939).

 

 

Fino ad una cinquantina di anni fa, lungo via Astagno, in Ancona, si sarebbe potuto sentire qualche  ebrea commentare, al passaggio di un  di famiglia abbiente il cui commercio si sviluppava nel ramo tessile: «Te digo che quelo c’ha un gran bel mamòn, beata la fiola che se’l sposa!»,  proprio mentre nella vicina chiesa del Santissimo Sacramento il sacerdote leggeva il passo del Vangelo secondo Matteo in cui Gesù dice che:

Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e Mammona.

Mammona, una parola dal suono pesante, opprimente, che non ha niente a che fare con ragazzine malinconiche attaccate come cozze alle gonne delle loro madri. Tutt’altro! Qui si parla di un demone, il demone del denaro, così potente e seducente che nell’uso comune è divenuto  il dio denaro.

 

Heads of evil demons powers of evil francis barrett the magus.jpgDemons “Astaroth”, “Abaddon” and “Mammon” from Francis Barrett’s book “The Magus” (1801) under the heading ( titolo ) “Heads of Evil Demons”, “Powers of Evil”Francis Barrett, R. Griffith- 1801

 

Teste dei demoni diabolici: Theumis, Asmodeus e Incubus, illustrazioni da &39;The Magus&39;, pub. 1801 (incisione a mano) da Francis Barrett

altra illustrazione da Barrett
https://www.meisterdrucke.it/stampe-d-arte

 

 

L’etimologia è fumosa: passando per il latino tardo e il greco biblico, arriviamo all’aramaico parlato da Gesù, con il termine māmōnā, derivato forse dal nome di un demone o una divinità che presidiava alle ricchezze, una sorta di dio Pluto del pantheon siriaco. La parola, in ogni caso, non compare mai nel primo testamento, ma è stata  nei rotoli di Qumran.

Inoltre, alcuni etimologi hanno avanzato l’ipotesi di un prestito linguistico in aramaico dall’ebraico . Insomma, siamo nella terra delle  e delle ipotesi, ma una cosa è certa: il significato di questa parola, quale che sia la sua origine, è quello di ricchezze, beni, possedimenti, denaro.

 

Mammon and His Slave.jpg

Mammona e il suo schiavo di Johann Jacob Weber, Lipsia, 1896
Sascha Schneider – online

 

E anche in italiano possiamo utilizzarla così, molto semplicemente, per indicare un argomento talvolta delicato e spesso sgradevole: ha anteposto mammona alla fedeltà alla squadra e se ne è andato, traditore! Siamo tutti d’accordo, questo progetto è bellissimo e lavoreremo come dei matti per farlo andare in porto, ma se prima parlassimo anche un po’ di mammona?

Il denaro è una cosa talmente  e anche disprezzata, sebbene di fatto sia quasi sempre al centro di molto del fare umano, che nell’immaginario cristiano, col tempo, Mammona è diventato, grazie alle parole di Gesù, la personificazione del soldo. E non solo: è anche sinonimo del peccato dell’avarizia, uno dei sette vizi capitali, intesa non meramente come taccagneria da Arpagone, ma anche come avidità, fame di ricchezza, insaziabilità di possedimenti.

Per  vale la pena citare il poeta John Milton, che nella sua opera ‘Il paradiso perduto’ definisce Mammona come un angelo caduto, assimilandolo dunque a Lucifero, e gli fa fare un bel discorsetto nel libro secondo, al consesso dei demoni, tra i vari Molocco,  e :

Così parlò Mammon: (…)
Gorgheggiar inni a gloria sua, mentr’egli
Oggetto a noi d’amara invidia in soglio
Con ogni pompa signoril s’asside
Re nostro (…) Qual trista eternità! (…) il vile stato
Di splendido servaggio (…)
Sì, viviamo a noi stessi, entro quest’ampia
Remota sede indipendenti e sciolti,
E dura libertade al facil giogo
Di servil pompa anteponghiam!

Insomma, meglio re all’Inferno che schiavo in Paradiso.

 

 

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