Clusone, oratorio dei disciplini, danza macabra
Paolo da Reggio
Danza Macabra op. 40 (Danse macabre) è un breve poema sinfonico composto nel 1874 da Camille Saint-Saëns che nacque come Chanson (voce e pianoforte) e fu successivamente strumentata
Tra le numerose fonti d’ispirazione – la danza macabra, amata dall’iconografia medievale, fu già soggetto ispiratore di musiche (Totentanz di Liszt, ad esempio) e trasfigurazioni letterarie (come La maschera della morte rossa di Edgar Allan Poe) – il compositore si rivolse al poemetto grottesco scritto da Henri Cazalis sulla scorta della rinomata ballata di Goethe aveva creato una scena parodistica in cui la morte suonava un violino scordato in un cimitero.
La musica di Saint-Saëns non accoglie le ordinarie suggestioni demoniache ma prende le mosse dall’originale rilettura per cercare il “caratteristico” in una strumentazione ammiccante e spiritosa.
Per comporre questa musica, come vedremo nel paragrafo dopo, Camille si inspirò al poemetto di Henri Cazalis:
Testo
Di seguito la traduzione italiana del poemetto scritto da Henri Cazalis:
«I raggi della luna filtrano a intervalli fra nuvole a brandelli. Dodici cupi rintocchi risuonano dal campanile della chiesa. Svanito l’ultimo di essi, si odono strani rumori dall’attiguo cimitero, e la luce della luna investe una fantomatica figura: la Morte, che suona il violino, seduta su una pietra tombale. Si odono strida dai sepolcri circostanti e il vento ulula fra le cime degli alberi spogli. Le note sinistre dello scordato violino della Morte chiamano i morti fuori dalle tombe; e questi, avvolti in bianchi sudari, volteggiano attorno in una danza infernale. La quiete del sacro recinto è distrutta da grida sorde e risa orribili. La ridda degli scheletri, col rumore secco delle ossa, diviene sempre più selvaggia, e la Morte, nel mezzo, batte il tempo col suo piede scricchiolante di scheletro. Improvvisamente, come presi da un sospetto terribile, i morti si arrestano. Nel vento gelido si sentono le note della Morte. Un fremito percorre i ranghi dei trapassati: i teschi sogghignanti si rivolgono in ascolto verso la pallida luna. Ma le note stridenti della Morte di nuovo rompono il silenzio, e i morti riprendono a danzare più selvaggiamente di prima. L’ululo del vento si unisce al coro dei fantasmi, gemendo fra i rami nudi dei tigli. D’improvviso la Morte smette di suonare, e nel silenzio che segue si ode il canto del gallo. I morti si affrettano verso le tombe e la fatale visione svanisce nella luce dell’alba.» |
Charles Camille Saint-Saëns (Parigi, 9 ottobre 1835 – Algeri, 16 dicembre 1921) è stato un compositore, pianista e organista francese.
Scrisse molta musica orchestrale e diverse opere teatrali di cui la più nota è Sansone e Dalila. Le sue composizioni più conosciute sono però Il carnevale degli animali e il poema sinfonico Danza macabra.
continua :
https://it.wikipedia.org/wiki/Camille_Saint-Sa%C3%ABns
foto The Guardian
Camille Saint- Saens nel 1916
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Camille_Saint-Sa%C3%ABns_1916.jpg
Dance Macabre 1975 -inspired by Disney’s “Fantasia” 1940 – 5 minuti ca
La musica della ” Danza macabra” di Camille Saint-Saens fa immaginare un grande ballo, solenne e festoso al tempo stesso, dove ogni tanto si insinuano turbinìi di note, quasi un uragano che costringe i danzatori a fermarsi.