Nato a San Giovanni in Altura, oggi San Giovanni Valdarno ( provincia di Arezzo ), si trasferì con la famiglia a Firenze nel 1417. Tra il 1420 e il 1421 entrò in relazione con Lorenzo Bicci, probabilmente come assistente nella sua bottega. Nel 1426 fu registrato a Pisa come garante del fratello Masaccio, e rifiutò l’eredità del fratello nel 1428, per l’incongruenza. Nel 1429 l’artista aveva una propria bottega a Firenze nella pieve di Sant’Apollinare.
Lo Scheggia morì nel 1486 e fu sepolto nella basilica di Santa Croce.
A Giovanni di ser Giovanni detto lo Scheggia, nel 1969 Bellosi ha associato i gruppi di dipinti fino ad allora raccolti sotto il nome di Maestro del Cassone Adimari e Maestro di Fucecchio.
Nel suo catalogo di opere sono presenti: una Madonna col Bambino (1450), originaria della chiesa di San Lorenzo in San Giovanni Valdarno e una tempera su tavola raffigurante un Coro di angeli musicanti , parte della porta dalla sagrestia dell’organo Oratorio di San Lorenzo. Nell’ex Abbazia dell’Ordine Vallumbrosano a Soffena è conservata anche una bella Annunciazione, mentre nella Galleria dell’Accademia a Firenze è il cosiddetto Adimari Cassone, tavola con scena di festa ambientata in prospettiva in un paesaggio cittadino, in cui il Battistero di Firenze è riconoscibile.
CASSONE ADIMARI ( SPALLIERA )
Cassone Adimari, pannello con raffigurata una scena di festa in Piazza del Duomo a Firenze.
Le triomphe de l’Amour. Laure et Pétrarque y sont représentés, le poète carressant de sa main droite la joue de sa muse
Descrizione : Sullo sfondo di piazza del Duomo a Firenze si sta svolgendo uno sposalizio. Una lunga tenda tesa tra una loggia e una casa, in quello che oggi è l’imbocco di via de’ Calzaiuoli, permette il passaggio coperto di una serie di coppie riccamente abbigliate, dalle silhouettes allungate e il passo magicamente sospeso come nella tradizione del Gotico internazionale. Più salda si rivela invece la costruzione prospettica, che rivela una celebre quanto rara veduta della Firenze dell’epoca: a sinistra si riconosce il Battistero di San Giovanni, coperto per l’occasione da drappi, la Porta di Balla (o Porta San Gallo?) e un pozzo al centro, il loggiato non più esistente di Santa Maria del Fiore. A sinistra un gruppo di inservienti, di dimensioni più piccole secondo una convenzione della tradizione medievale, si affanna entro un’abitazione a portare vivande, mentre su un palco si trovano una serie di musici, tra cui due trombicini con le insegne del Comune di Firenze. Alcune dame discutono amabilmente sedute, mentre a destra si vedono degli uomini nei tipici abiti della ricca borghesia dell’epoca. Più in lontananza, oltre le mura, si stende una sottile linea di paesaggio popolato di montagnole e segni della presenza umana.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cassone_Adimari
DETTAGLI DEL CASSONE ADIMARI
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DESCO DA PARTO — 1450 ca– Trionfo della Fama
Desco da parto, con gioco del Civettino , recto c. 1450, di Giovanni di ser Giovanni Guidi. Titolo dell’opera è : Trionfo della Fama.
retro del piatto ( ” Desco ” )
Nel 1449 in occasione della nascita di Lorenzo de’ Medici Lo Scheggia dipinse il Desco da parto con il Trionfo della Fama ora al Metropolitan Museum of Art di New York.
CORO DI ANGELI MUSICANTI ( 1450 )
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L’opera attribuita dal 1940 al Maestro del Cassone Adimari e quindi allo Scheggia, presenta una schiera di dieci angeli, su quattro registri, a file alternate di due e tre, che cantano e suonano strumenti a fiato, a percussione e a corda. La mano del pittore si coglie in particolari quali le bocche piccole, gli occhi dalle grandi palpebre, ma soprattutto nel vivace espressionismo, quasi caricaturale, dei suonatori di strumenti a fiato. Il carnato bruno, chiaroscurato dei volti e alcuni cenni prospettici, come i liuti ed il tamburello in ardito scorcio, appaiono invece di chiara lezione masaccesca.
testo dal :
MUSEO DELLA BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE- SAN GIOVANNI VALDARNO, AREZZO
Il Museo della basilica di Santa Maria delle Grazie si trova a San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo. Vi si accede dall’interno della basilica tramite una porta a destra del presbiterio o dall’esterno, tramite la scalinata sinistra del portico.