VALERIO RENZI, ELIA ROSATI, Svoboda, i neofascisti che amano la Nato -IL MANIFESTO DEL  12 DICEMBRE 2013 + altro

 

 

IL MANIFESTO DEL  12 DICEMBRE 2013
https://ilmanifesto.it/svoboda-i-neofascisti-che-amano-la-nato

Svoboda, i neofascisti che amano la Nato

IN PIAZZA. La nuova immagine della formazione guidata dall’ex pugile Oleh Tyahnybok

 

Svoboda, i neofascisti che amano la Nato

Militanti di Svoboda

 Kiev, Ucraina. Inizia il processo contro l'ex presidente Viktor Yanukovich che si trova in Russia - Rai News

Viktor Fedorovyč Janukovyč (Jenakijeve, Doneck nel Donbass, 9 luglio1950) è un politico ucraino naturalizzato russopresidente dell’Ucraina dal 2010 al 2014.

 

Da giorni le strade delle più importanti città ucraine sono bloccate da imponenti manifestazioni di popolo contrarie alla linea di governo filo-russa del presidente Viktor Janukovic. Protagonista, accanto anche a forze progressiste, delle manifestazioni, anche il partito di estrema destra Svoboda. Nato dopo l’immediata caduta della cortina di ferro fino al 2003 aveva come denominazione quella di Partito nazional-socialista ucraino, nome che modificò in Unione pan-ucraina, comunemente Svoboda (termine che significa sia «libertà» sia identifica, in russo, le comunità rurali indipendenti definite, durante l’impero zarista, appunto «zone libere»). Svoboda, saldamente guidata dall’ex-pugile Oleh Tyahnybok, ha ottenuto alle elezioni politiche del 2012 il 10,44% dei consensi.

La formazione politica di oggi, pur non disconoscendo affatto le proprie radici naziste e la sua attività squadrista, è però figlia di una riorganizzazione totale avvenuta tra le sue fila nel 2004 con l’avvento del neosegretario Tyahnybok, un radicale rinnovamento d’immagine.

Questo deciso e repentino restyling di facciata fu decisamente azzeccato e ha fatto fare un salto di qualità notevole all’organizzazione, che ha saputo approfittare delle fasi più convulse della recente storia ucraina: durante la cosiddetta Rivoluzione Arancione nel 2004 Svoboda si schierò senza mezzi termini contro il movimento arancione e offrì un sostegno, molto discreto, proprio al Partito delle Regioni dell’allora volto nuovo Janukovich, ricevendo in cambio copertura mediatica e agibilità politica.

Dal 2004 l’attività di Svoboda si è concentrata su campagne su temi sociali con parole d’ordine violentemente razziste e antisemite, come la richiesta della cancellazione del diritto d’asilo, della possibilità di avere una doppia cittadinanza e di aver accesso a qualsiasi forma di welfare per i non ucraini. Campagne e temi che fruttarono a Svoboda un nuovo aumento dei consensi nel 2007.

Ma qual è il progetto politico di Svoboda? Oltre alle classiche proposte di una una forza di estrema destra e nazionalista, vi è la cancellazione dell’Iva, il ritorno della Crimea sotto piena potestà nazionale, la tassazione di tutto il petrolio e il gas di origine russa diretto in Europa e l’ingresso nella Nato, per uscire definitivamente dall’orbita russa.

Questo è il vero scontro tra il governo Janukovich e Svoboda, che un tempo, se non alleati, di certo non erano nemici dichiarati. L’«europeismo» e il «filo atlantismo» di Svoboda hanno attirato critiche da altri gruppi neofascisti europei (soprattutto a est) e l’accusa sulla stampa ucraina di essere una forza al servizio di chi vuole destabilizzare il paese in chiave anti Putin.

Nelle strade invece la geopolitica lascia spazio alle spedizioni punitive, definite «strategia d’azione nazionale», contro militanti antifascisti, migranti e soggetti definiti hitlerianamente «asociali» e «devianti».

Secondo il Center for Society Reserch di Kiev, un organismo indipendente che si occupa di analizzare i movimenti sociali in Ucraina, la strategia di Svoboda è chiara: «Organizzare e inserirsi in ogni tipo di manifestazioni di malcontento», contribuendo a creare occasioni di scontro con la polizia e tentando con intimidazioni e aggressioni di estromettere dalle piazze formazioni politiche di opposto credo politico o poco compatibili con la sua visione del mondo. Così non sono mancati gli assalti alle sedi di gruppi studenteschi di sinistra, come Direct Action, il danneggiamento di monumenti del passato sovietico o le sedi del Partito comunista Ucraino.

Sicuramente la complessità del movimento di opposizione ucraino non è riconducibile o perimetrabile ai soli neonazisti di Svoboda, anche se la sovraesposizione mediatica delle situazione ha fatto sì che per molti commentatori, anche stranieri, il movimento di Tyanhnybok sia divenuto un semplice gruppo nazionalista che richiede, in modo un po’ muscolare, più democrazia interna; una legittimazione interna che permetterà all’estrema destra ucraina di presentarsi alle elezioni europee in modo riconoscibile e visibile sia dal punto di vista della proposta politica che delle credibilità istituzionale.

 

segue da :

WIKIPEDIA : SVOBODA ( PARTITO POLITICO )

https://it.wikipedia.org/wiki/Svoboda_(partito_politico)

 

La svolta del 2004

Eletto presidente del partito nel 2004, Tjahnybok operò una ripulitura dei ranghi e dell’immagine del partito, espellendo elementi neonazisti e ribattezzando il partito in “Unione Pan-Ucraina “Svoboda”” e sostituendo il simbolo “Idea della Nazione” con il simbolo di una mano che mostra tre dita (stilizzando il Tryzub, simbolo nazionale dell’Ucraina); venne inoltre sciolto il movimento giovanile “Patriota dell’Ucraina”, considerato troppo estremista.
Il nuovo corso del partito ebbe risultati positivi per il partito: nel 2009 Svoboda divenne il primo partito nell’Oblast’ di Ternopil’, eleggendo 50 seggi su 120, ma  il partito non riuscì tuttavia a capitalizzare questi risultati nelle elezioni presidenziali del 2010, dove Tjahnybok ottenne l’,143% dei voti.
Nel 2010 Svoboda istituì l’organizzazione S14 come suo nuovo movimento giovanile: il gruppo è stato più volte accusato di essere un’organizzazione neonazista da vari esperti dell’estrema destra ucraina ed internazionale.
Le elezioni parlamentari del 2012 videro il primo successo di Svoboda a livello nazionale: il partito ottenne il 10,45% e 37 seggi nella Verchovna Rada ( = Palamento monocamerale dell’Ucraina ). Durante le sessioni del nuovo parlamento, i membri di Svoboda si sono più volte scontrati con i parlamentari del Partito delle Regioni e del Partito Comunista dell’Ucraina, a volte anche fisicamente e violentemente.

Maidan e ingresso nel governo

Svoboda ha avuto un ruolo rilevante nelle proteste di Euromaidan: diciotto esponenti del partito sono stati uccisi nelle proteste ed il partito è stato responsabile dell’abbattimento del monumento a Vladimir Lenin a Kiev. Sempre durante Maidan, S14 ha rotto i rapporti con Svoboda per aderire al movimento nazionalista radicale Pravyi Sektor.

In seguito alla rivoluzione ucraina del 2014 e alla destituzione del Presidente Viktor Janukovyč, Svoboda è entrata ufficialmente a far parte del Primo Governo Yatseniuk: esponenti di Svoboda nel governo erano il Vice Primo Ministro Oleksandr Sjch, il Ministro delle Politiche agricole Ihor Svaika ed il Ministro delle Risorse Naturali Andrij Mokhnijk. Esponenti del partito vennero nominati governatori degli Oblast di PoltavaTernopil e Rivne.

Nonostante ciò, le elezioni presidenziali del 2014 si rivelarono un fallimento per il partito: Tjahnybok ottenne solo l’1,18%. Il 24 luglio 2014 Svoboda lasciò la maggioranza di governo.

Il declino

Nelle elezioni parlamentari del 2014 il partito ottenne 6 seggi dai collegi elettorali; Svoboda ricevette il 4,71% dei voti, non abbastanza per raggiungere la soglia del 5% necessaria per ottenere seggi sulla lista nazionale. Il dimezzarsi delle preferenze al partito dipese dalla valutazione negativa dell’operato di governi regionali comprendenti membri di Svoboda.
Il 12 novembre 2014 i ministri di Svoboda nel Governo Yatsenyuk diedero le dimissioni e così fecero i governatori congedati dal presidente Petro Poroshenko il 18 novembre 2014.
nelle elezioni parlamentari del 2019, Svoboda (in coalizione con Pravyj Sektor, Corpi Nazionali e altri partiti nazionalisti) ha ottenuto solo il 2,15% dei voti, eleggendo un solo parlamentare.

Svoboda è stato definito da alcuni analisti politici come un partito ultranazionalista e neonazista, che si richiama a Stepan Bandera. Il partito si dice favorevole a un sistema di governo presidenziale.

 

 

NOTA :

QUELLO È STEPAN BANDERA - VEJA.it

Stepan Andrijovič Bandera ( Staryj Uhryniv1º gennaio 1909 – Monaco di Baviera15 ottobre 1959) è stato un politico ucraino, leader dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) e fondatore dell’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA).

La sua figura è controversa: è giudicato un eroe in Ucraina occidentale e un criminale fascista dalla componente russofona. Fu terrorista e collaborò con la Germania nazista durante la seconda guerra mondiale per combattere i sovietici in Ucraina. Quando le truppe sovietiche si ritirarono da Leopoli, l’atto di restaurazione dello Stato ucraino da parte dell’OUN dichiarò l’indipendenza del paese e, nella speranza di un appoggio contro i sovietici, offrì sostegno alla Germania nazista. La Germania, anziché accettare l’offerta, reagì con arresti e deportazioni.

Bandera venne internato come prigioniero politico nel campo di concentramento di Sachsenhausen nel 1942, ma in seguito liberato nel 1944 perché dirigesse azioni di resistenza all’Armata Rossa.[5] Alla fine della guerra Bandera si rifugiò in Germania Ovest con la moglie e i figli, sotto la protezione degli alleati, ma fu assassinato a Monaco di Baviera da un agente del KGB nel 1959.

Nonostante sia ritenuto, insieme ai suoi seguaci, in gran parte responsabile del massacro di civili polacchi e in parte dell’Olocausto in Ucrainatuttora si tratta di una figura centrale del nazionalismo ucraino. Successivamente alla Rivoluzione arancione fu insignito dell’onorificenza di Eroe dell’Ucraina dal presidente Viktor Juščenko, poi revocata nel 2011 dalla Corte amministrativa distrettuale di Donec’k e con il supporto del presidente Viktor Janukovyč. La sua famiglia subì pesanti ritorsioni dai sovietici e dai polacchi, oltre che dagli stessi tedeschi.

 

continua:

https://it.wikipedia.org/wiki/Stepan_Bandera

 

MONUMENTI A STEFAN BANDERA  TROVATI  DA NOI SU INTERNET

 

I bambini giocano intorno al monumento a Stepan Bandera a Leopoli, Ucraina occidentale. (AP Photo/Bernat Armangue)

MONUMENTO A STEFAN BANDERA A LEOPOLI

 

Stepan Bandera inaugurazione monumento nella città di Lviv Ucraina Foto stock - Alamy

monumento a STEFAN BANDERA A LEOPOLI — non sembra lo stesso della foto sopra–

 

 

 

 

 

MANIFESTO DI BANDERA A KIEV

 

MONUMENTO  A BANDERA A TERNOPIL

 

Monumento del stepan bandera nel parco busto della stepan bandera nella regione fluviale di zdolbdivisa

MONUMENTO A BANDERA A ZDOLBFG, REGIONE FLUVIALE DELL’UCRAINA

 

ALTRO PERSONAGGIO :

Monumento a Ulas Samchuk a Zdolbuniv
Nataliya Shestakova – Opera propria

https://it.wikipedia.org/wiki/Ulas_Samchuk

 

 

Monumento al leader dei nazionalisti ucraini Stepan Bandera a Ivano-FrankivskMonumento al leader dei nazionalisti ucraini Stepan Bandera a Ivano-Frankivsk ( Ucraina )

 

ALTRO PERSONAGGIO :

Roman-Taras Yosypovych Shukhevych noto anche con il suo pseudonimo Taras Chuprynka  ( 30 giugno 1907 – 5 marzo 1950), è stato un nazionalista ucraino ,  uno dei comandanti del Battaglione Nachtigalluptmann

Shukhevych a sinistra-

da :

https://en.wikipedia.org/wiki/Roman_Shukhevych

 

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