ANSA.IT — 21 GIUGNO 2022 — 16.24
Ucraina, Draghi: “Le sanzioni servono a spingere Mosca a negoziare”. M5s, consiglio nazionale d’urgenza sulla risoluzione.
Si cerca punto di caduta sulla consultazione delle Camere per l’invio di armi
SENATO : DRAGHI E DI MAIO
FOTO D’ARCHIVIO
Confronto serrato nella maggioranza con le fibrillazioni dei pentastellati a complicare il quadro nel giorno in cui il premier riferisce in Senato in vista del Consiglio europeo sull’Ucraina.
“Ah non lo so, vediamo, vediamo”, così il premier ha risposto arrivando a Palazzo Madama per le sue comunicazioni.
LE PAROLE DI DRAGHI
“Il governo italiano insieme ai partner Ue e G7 intende continuare a sostenere l’Ucraina come questo Parlamento ci ha detto di fare”.
Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato prima del Consiglio Ue. “Il 3 giugno il Consiglio Ue ha votato” l’ultimo “pacchetto di sanzioni”. “Le sanzioni funzionano”. “I nostri canali di dialogo restano aperti, non smetteremo di sostenere la diplomazia e cercare la pace, nei termini che sceglierà l’Ucraina”. “Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione”. “La strategia dell’Italia – ha detto ancora il premier – in accordo con l’Ue e il G7, si muove su due fronti, sosteniamo l’Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi ostilità e accetti di sedersi al tavolo dei negoziato“.
Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato sul consiglio europeo del 23 e 24 giugno.
“Il conflitto in atto” ha innescato – ha evidenziato il premier parlando della questione della crisi del grano – “una crisi umanitaria di dimensione straordinaria, sono a rischio le forniture di grano nei paesi più poveri” e nei porti ucraini sono bloccati “milioni di tonnellate del raccolto precedente”. Bisogna “liberare le scorte che sono in magazzino per sbloccare le forniture e fare spazio al nuovo raccolto che arriverà a settembre”. “Negli ultimi giorni la Russia ha ridotto le forniture di gas all’Ue e all’Italia, dall’inizio della guerra il governo si è mosso con rapidità per trovare fonti alternative” e “grazie” a questo “potremo ridurre già dall’anno prossimo la dipendenza dal gas russo”.
LA DIRETTA
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