La Chiesa di San Giovanni Nepomuceno è un’architettura unica che si trova a Zelena Hora (collina verde), a Zd’ar nad Sazavou, nella Repubblica Ceca, a ca due ore di macchina da Praga e ad un’ora da Brno. Fa parte del patrimonio Unesco dal 1994.
La chiesa risale al 1719, quando fu progettata da un famoso architetto, Jan Blazej Santini-Aichel, su iniziativa di Vaclav Vejmluva. Vejmluva era abate del monastero cistercense. Santini era un architetto piuttosto indipendente e non lavorava con molte persone.
Per Santini, la chiesa doveva servire come punto di riferimento per il pellegrinaggio, costruito a forma di stella. L’opera di Santini fu molto influenzata dai simboli, così come dagli insegnamenti della Cabala. L’attuale prodotto finale della chiesa è quasi identico ai disegni iniziali, realizzati da Santini, con alcune piccole modifiche che si sono rese necessarie nel corso degli anni.
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La chiesa è un’opera unica in tutta Europa per il suo aspetto gotico barocco. La chiesa è costruita come una stella a 5 punte, che ha anche cinque ingressi, 5 altari, 25 cappelle, 5 stelle e 5 angeli sull’altare maggiore. Tre degli angeli sull’altare superiore portano anche una sfera, che ha cinque punti di partenza su di loro, che rappresenta i cinque continenti in cui il cristianesimo è stato diffuso.
Altare della Chiesa del Pellegrinaggio di S. Jan Nepomucký, distretto di Žďár nad Sázavou, Rep. Ceca
https://cs.wikipedia.org/wiki/Soubor:Zelen%C3%A1_hora_-_olt%C3%A1%C5%99.jpg
http://www.idvideo.cz/novinky/zelena-hora-v-rekonstrukci
https://zdarns.estranky.cz/fotoalbum/stare-pohlednice-zdaru/zelena-hora—letecke/10-001.-.html
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https://www.turistika.cz/vylety/zelena-hora-u-zdaru-nad-sazavou/detail
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Tripadvisor
La cittadina di Zelenà Hora
Zelená Hora (in tedesco Grunberg) è un comune della Repubblica Ceca facente parte del distretto di Vyškov, in Moravia Meridionale.
Moravia meridionale
Distretti della Moravia meridionale
LA MORAVIA E LA COLTURA DELLA VITE
La Repubblica Ceca viene divisa per convenzione in 2 ampie regioni vitivinicole, la Boemia e la Moravia. La prima comprende parte del territorio a nord della città di Praga fino al confine tedesco con la Sassonia, poco meno di 650 ettari di vigneto e due sottozone. La seconda, oggetto di questo post, è di gran lunga la più importante non solo a livello numerico: il 96% dei vigneti del Paese, quasi 18.000 ettari spalmati su 308 comuni e dal 2004 4 sottozone, tutte a sud della città di Brno e quindi verso Austria e Slovacchia: le impronunciabili Znojemská, Mikulovská, Velkopavlovická e Slovácká.
Nella cartina qui sopra l’indicazione del 49º parallelo Nord non è casuale e serve a ricordare che per quanto a guardare una mappa possa sembrare più su in realtà è regione che si trova alla stessa altezza di Alsazia e Champagne, in Francia. Come è facilmente immaginabile e anche se testimonianze fanno risalire la viticoltura della zona ai Celti è grazie ai Romani che nasce una vera e propria cultura del vino (in particolare alla 10a Legione dell’Imperatore Marco Aurelio, che aveva una base vicino al villaggio di Mušov durante la seconda metà del II secolo). Una tradizione che si è tramandata nei secoli fino al Sacro Romano Impero, durante il quale un numero significativo di città e monasteri erano circondati da vigneti, come in molte altre parti d’Europa.
È intorno alla fine del XIX secolo che si inizia a ragionare di viticoltura come la intendiamo oggi con la nascita delle prime scuole specializzate ma è indubbio che per decenni tutto il sistema produttivo della Moravia Meridionale fosse indirizzato più alla quantità che alla qualità. È in quel periodo, nella seconda metà del 900, che l’estensione dei vigneti si avvicina a quella odierna, che viene introdotta la meccanizzazione e che nascono atttraverso alcuni incroci alcune delle varietà che ancora oggi vengono riconosciute come tipiche della Regione, su tutte la Pálava.
Con la fine del socialismo e della Cecoslovacchia si inizia a incentivare con forza l’iniziativa privata anche nel settore agricolo ed è in quegli anni che nascono alcune cantine famose ancora oggi in un processo di rinnovamento che probabilmente non si è ancora fermato.
CONTINUA CON IL NOME DELLE PRINCIPALI CANTINE :
Che originale la chiesa e che bella la regione!