GIUNTA PISANO ( qualcosa ) – (1190-1200 circa – 1260 circa), è considerato il maggiuore innovatore della pittura italiana negli quaranta del Duecento, prima di Cimabue-Il Crocefisso di San Domenico a Bologna è la sua opera più importante- // Cimabue ad Arezzo, 1270 ca

 

 

Giunta Pisano, Crocifisso di San Domenico, particolare, Bologna

anni ’50 del XIII secolo

Il Crocifisso della basilica di San Domenico di Bologna è l’opera più famosa di Giunta Pisano ed un’opera chiave della pittura duecentesca italiana. Misura 336×285 cm ed è dipinto a tempera e oro su tavola sagomata. In basso reca fa firma “CVIVS DOCTA MANVS ME PINXIT IVNTA PISANVS“.

Il Crocifisso venne realizzato probabilmente tra il 1250 e il 1254 per la basilica più importante dell’ordine domenicano, dopo che Giunta aveva dipinto un crocifisso analogo per il centro della cultura francescana, la basilica di San Francesco ad Assisi (opera perduta).

Era destinato ad essere appeso al di sopra del tramezzo (iconostasi), la struttura che separava la parte della chiesa destinata ai religiosi (il presbiterio) da quella destinata ai fedeli. Il crocifisso veniva quindi a trovarsi appeso e leggermente inclinato verso il centro della navata, e focalizzava l’attenzione dei fedeli durante le funzioni e la preghiera.

Col Concilio di Trento venne tolto dalla sua collocazione e relegato in una posizione defilata, coperto da pesanti ridipinture che vennero asportate solo nel 1935.

segue sotto, sotto la foto dell’opera intera–

 

 

 

 

Giunta Pisano, Crocifisso di Santa Maria degli Angeli, Assisi, anni ’40 – XIII secolo-

 

 

 

 

 

Giunta Pisano, Crocifisso di San Ranierino, Pisa – 1250 ca-

 

 

 

 

Giunta Pisano, Crocifisso di San Domenico, Bologna – 1240 ca-

Georges Jansoone – Opera propria

 

 

 

 

( segue da sopra- dettaglio)

 

La critica riconosce a Giunta Pisano il merito di essere il primo italiano ad aver dipinto il Christus patiens, cioè il Cristo morto sulla Croce. Inoltre, a differenza di esempi precedenti bizantini (come la Croce bizantina del Museo Nazionale di San Matteo di Pisa) per la prima volta su scala monumentale il corpo di Cristo è arcuato verso la sinistra, debordando dal braccio della croce e occupando una delle due fasce laterali dove anticamente venivano raffigurate le scene della Passione, che quindi cedono il passo ad uno sfondo di motivi geometrici. L’effetto è quello di accentuare la sofferenza del Cristo, all’insegna di un realismo tutt’altro che simbolico.

 

dettaglio

 

Sui tabelloni alle estremità dei bracci laterali Maria e San Giovanni sono raffigurati a mezzo busto (invece delle piccole figure intere bizantine) e nell’atteggiamento del compianto.

Rispetto alle precedenti croci di Santa Maria degli Angeli e di San Ranierino, Giunta riesce a imprimere maggiore volumetria all’intera figura e alle singole parti del corpo, dotando i muscoli di un vigore e una possanza solo parzialmente raggiunti prima.

Ciò è conseguito grazie al cosiddetto pittoricismo, vale a dire all’uso di righe scure molto sottili, parallele e concentriche, tracciate con la punta del pennello, la cui densità si fa più alta nelle zone scure e più rada nelle zone chiare del corpo.

Questo pittoricismo crea una pittura densa e pastosa, un corpo bronzeo, come una lamina a sbalzo su una superficie piana, raggiungendo una volumetria mai vista prima, né in altri pittori né in Giunta stesso.

 

foto I, Sailko

 

 

 

 

 

Anche il volto non è risparmiato da questa nuovo stile e le ciocche della barba e dei capelli diventano tante ciocchettine più piccole e sottili.

Lo stato di conservazione della tavola non permette di apprezzare i dettagli del perizoma che comunque appare intessuto di tante pieghe e pieghettine, a differenza del panno bianco steso di quello di san Ranierino, che, per quanto morbido e dotato di modulazioni chiaroscurali a definirne le pieghe, non raggiunge i virtuosismi di questo crocifisso bolognese.

L’opera è nel complesso eccelsa anche se le parti anatomiche sono ancora semplificate e l’attenzione alla provenienza della luce ed agli effetti da questa creati è ancora trattata in maniera piuttosto intuitiva. Sarà proprio da qui che l’arte di Cimabue partirà, con la realizzazione del suo primo crocifisso che è decisamente ispirato a quest’opera di Giunta Pisano. D’altra parte il Crocifisso di Arezzo fu dipinto per la locale chiesa domenicana, quindi verosimilmente richiesto simile al Crocifisso della chiesa madre a Bologna.

da : https://it.wikipedia.org/wiki/Crocifisso_della_basilica_di_San_Domenico

 

dettagli0– Sailko – Opera propria

 

 

 

 Sailko – Opera propria

 

 Sailko – Opera propria

 

 Sailko – Opera propria

da : https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Painted_crucifix_by_Giunta_Pisano_(Bologna)?uselang=it

 

 

 

 

 

Giunta Pisano, Il Crocifisso di San Benedetto, Museo Nazionale di San Matteo, Pisa, 1 gennaio 1250

altezza: 113 cm Modifica su Wikidata; larghezza: 83 cm Modifica su Wikidata

 

 

 

Giunta Pisano, soprannome di Giunta di Capitino (11901200 circa – 1260 circa), è stato un pittore italiano, considerato il maggiore innovatore della pittura italiana nel secondo quarto del XIII secolo, prima di Cimabue. Le poche notizie sulla sua vita coprono un periodo che va dal 1229 al 1254.

La nascita potrebbe oscillare entro il 1190 e il 1200 circa.

«…alcune più minute ricerche […] inducono a credere, che Giunta fosse pistojese per nascita, e pisano per adozione»
(p.106)-  Rosini nel suo saggio Storia della pittura italiana esposta coi monumenti (1838

Un altro documento romano del 1239, datato al 26 maggio ha fatto ipotizzare  che l’artista sia stato a Roma in quel periodo.

Nel 1241 e nel 1254 il pittore è documentato invece a Pisa.

Non si hanno notizie dopo il documento del 1254. Quell’anno Giunta aveva tra i 55 e i 65 anni, per cui è probabile che il pittore sia morto pochi anni dopo-

segue :

https://it.wikipedia.org/wiki/Giunta_Pisano

 

 

CIMABUE -Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336×267 cm)
12681271
chiesa di San Domenico di Arezzo

CrocifissoCimabue-Arezzo-Photo taken by Senet. April 20, 2010-Perspective correction, crop and blackframe with GIMP by Paolo Villa 2019.jpg

E’ la sua prima opera e vi si legge una continuità con il Crocefisso di San Domenico di Giunta Pisano a Bologna.

 

 

Particolare del volto e del torace

 

 

Madonna

Madonna

 

 

 

San Giovanni

San Giovanni

 

da : https://it.wikipedia.org/wiki/Crocifisso_di_San_Domenico_ad_Arezzo

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1 risposta a GIUNTA PISANO ( qualcosa ) – (1190-1200 circa – 1260 circa), è considerato il maggiuore innovatore della pittura italiana negli quaranta del Duecento, prima di Cimabue-Il Crocefisso di San Domenico a Bologna è la sua opera più importante- // Cimabue ad Arezzo, 1270 ca

  1. ueue scrive:

    In questa pittura la figura di Cristo riesce a trasmettere tutta la sofferenza dell’uomo.

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